8 domande a Dominik Fischnaller, il nuovo asso italiano dello slittino

Dominik Fischnaller

Prima gara, prima vittoria: è successo a Igls, Austria, nella prima tappa della Coppa del Mondo di slittino dove Dominik Fischnaller, atleta Red Bull, ha messo in fila i padroni di casa Armin Frauscher e Wolfgang Kindl e conquistato la sua seconda vittoria in carriera dopo quella di Lillehammer nel novembre 2013.

Il ventiduenne carabiniere di Rio Pusteria ha stampato la 91^ vittoria azzurra nella specialità proprio nel giorno dell’esordio come direttore tecnico di Armin Zoeggeler, uno dei più grandi campioni di ogni tempo nello slittino. L’obiettivo dichiarato di Dominik è semplice: “Vincere ogni volta che sia possibile” (cosa che però non è successa a Lake Placid, dove a fare la voce grossa sono stati gli americani Christopher Mazdzer e Tucker West  e dove il nostro Dominik è giunto solo 12°).

E allora andiamo a conoscere l’astro nascente dello slittino italiano.

Hai cominciato giovanissimo con lo slittino: oltre all’influenza di tuo fratello Hans Peter e di tuo cugino Kevin, che cosa ti affascinava di questo sport?

Si è vero, ho cominciato a nove anni per seguire le orme di mio fratello. Ma la cosa che amo di più è la velocità e la tensione che si prova mentre ci si trova in curva.

Qual è il rischio maggiore dello slittino agonistico?

Sicuramente il pericolo maggiore che si ha nello slittino agonistico è quello di cadere e scivolare sul ghiaccio, con conseguenze molto gravi, data l’alta velocità, anche di 150 km/h. Si rischia di bruciarsi e di ritrovarsi con tanti lividi blu sul corpo. Ma anche in tanti altri sport il rischio di infortunio è alto.

Una dote fondamentale che deve avere uno slittinista?

Una cosa che uno slittinista non deve mai avere è la paura, perché non potrebbe scivolare abbastanza velocemente. Bisogna sicuramente avere rispetto del percorso, ma mai paura. Un’altra cosa molto importante è la concentrazione, bisogna sempre essere attenti a quello che si sta facendo per essere pronti a correggersi in caso di errori.

Quali sono le differenze tra lo slittino agonistico e quello usato per divertimento?

C’è una grande differenza! Noi scendiamo su piste costruite con ghiaccio artificiale. Nel praticare slittino per divertimento si scivola sulla neve. Noi siamo sdraiati sulla slitta, mentre nel non agonismo si sta seduti sulla slitta. Noi non riusciamo a frenare così facilmente come accade con le classiche slitte che sono spesso munite anche di appositi freni. Infine anche la costruzione della slitta è totalmente diversa.

Ci dici 3 motivi per cui provare ad andare con lo slittino?

La velocità, il ghiaccio e l’adrenalina che si prova nello scivolare a 150km/h.

Quali sono le piste che ti divertono di più?

Io preferisco le piste più difficili, quelle più tecniche, piene di curve, dove bisogna sempre controllare la slitta e non si può mai lasciarla semplicemente scivolare. E soprattutto quelle che mi permettono di raggiungere velocità elevate.

E quelle dove invece sei più in difficoltà?

Trovo difficoltà nelle piste più facili, meno tecniche.

Quali sono i tuoi obiettivi in questa Coppa del Mondo?

Il mio primo obiettivo era quello di vincere una gara e per fortuna è un obiettivo già raggiunto! Adesso punto ad arrivare sempre sul podio e a portare avanti una stagione il più costante possibile, senza commettere grandi errori.

Photo credits: Damiano Levati / Red Bull Content Pool

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