Perché dovresti camminare d’inverno fra il lago di Como e il Monte di Brianza: boschi, misteri, laghi e monti

Camminare d’inverno sul Monte di Brianza tra boschi bassi, sentieri accessibili e panorami aperti sulla pianura

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Il Monte di Brianza è uno di quei luoghi che d’inverno funzionano meglio che d’estate. Non è una montagna vera e propria, ma una dorsale boscosa che separa la Brianza dal Lecchese, con quote modeste, sentieri fitti e panorami sorprendentemente ampi.

Proprio per questo, quando arriva il freddo e le montagne più alte diventano impegnative o affollate, il Monte di Brianza diventa una scelta ideale per camminare senza stress, immersi nel silenzio dei boschi spogli. Lo abbiamo percorso da Lecco a Campsirago, un itinerario a piedi di 22 km che ti rigenera davvero.

Perché il Monte di Brianza è perfetto d’inverno

Le quote contenute, quasi sempre sotto i mille metri, rendono il Monte di Brianza accessibile anche nei mesi più freddi. Qui la neve, quando arriva, è leggera e non continua, e spesso i sentieri restano praticabili anche dopo pochi giorni. I boschi di castagni e robinie, spogli delle foglie, lasciano filtrare la luce e aprono visuali che in estate restano nascoste.san-genesio
Camminare d’inverno significa anche trovare meno persone, meno rumore, meno distrazioni.
Nel nostro percorso, insieme al gruppo di Errando, abbiamo registrato un dislivello positivo di 900 metri e negativo di 700.

I sentieri più belli per camminare

Uno degli itinerari più classici parte da Lecco e sale verso l’Eremo di Monte Barro, seguendo mulattiere storiche e sentieri ben segnati. È un percorso progressivo, mai troppo ripido, che regala viste continue sui laghi briantei e sulle Prealpi lecchesi.
Se non vuoi salire così in alto, puoi seguire il sentiero più basso, che costeggia i laghi, fra quello di Como (ramo di Lecco) e i 5 laghi glaciali dei dintorni. Poi, dal versante sud del Monte di Barro, ti dirigi verso il Monte di Brianza fra i boschi di faggi e castagni. Passi dalla chiesa di San Michele, da un ex lazzaretto in mezzo al bosco, poi scendi nel villaggio di Figina, dove il tempo si è fermato al 1850. san-michele
Da lì ricomincia la salite fino alla cima del Crocione e alla vetta del Monte di Brianza a 8890 metri, dove c’è l’altare della Madonna dell’Alpe. Una zona suggestiva, un po’ misteriosa, che affonda le radici nelle antiche popolazioni celtiche che per prime abitarono la zona e che praticavano riti arcaici della fertilità
La tappa successiva è San Genesio, abbazia ristrutturata a residenza privata, con un anfiteratro naturale che guarda verso Milano.
Infine il borgo medievale di Campsirago e, più giù, la stazione ferroviaria di Olgiate Molgora, da cui puoi ripartire per arrivare a casa.

Un’altra zona molto adatta alle passeggiate invernali è quella tra Sirtori, Campsirago e Monticello, dove una rete di sentieri e strade bianche attraversa boschi bassi, radure e piccoli nuclei rurali. Qui il cammino è più dolce, ideale anche nelle giornate corte, quando si vuole rientrare presto ma senza rinunciare alla sensazione di immersione nella natura.
Tempo totale da Lecco a Campsirago: 6-7 ore.

Boschi, radure e panorami aperti

Il valore del Monte di Brianza d’inverno sta nel suo equilibrio. Non è spettacolare nel senso classico, ma offre continuità. I boschi sono fitti ma mai opprimenti, le radure si aprono all’improvviso, i punti panoramici permettono di vedere la pianura, il Resegone, le Grigne e, nelle giornate limpide, persino il Monte Rosa in lontananza. È una montagna che non chiede prestazioni, ma attenzione.monte-brianza-segnaletica

Quando andare e come vestirsi

Le giornate migliori per camminare sul Monte di Brianza sono quelle fredde ma asciutte, tipiche dell’inverno lombardo. Il terreno drenante e le mulattiere in pietra riducono il rischio di fango rispetto ad altre zone collinari. Bastano scarponcini impermeabili, abbigliamento a strati e una giacca antivento.
Non servono ciaspole né attrezzatura tecnica: qui il camminare resta semplice, ed è proprio questo il suo punto di forza.lazzaretto

Camminare vicino a casa, ma fuori dal tempo

Per chi vive a Milano e dintorni, il Monte di Brianza è un luogo di prossimità, ma non per questo banale. Camminarci d’inverno significa uscire dal ritmo quotidiano senza dover affrontare lunghi spostamenti. È una montagna che invita a rallentare, a osservare, a godere di un inverno meno spettacolare ma più autentico. Ed è forse per questo che, proprio nei mesi freddi, dà il meglio di sé. i mesi in cui non puoi esimerti da fermarti in una delle trattorie locali a mangiare la tipica cassoeula.

Foto Martino De Mori

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