C’è un motivo se Johanna Spyri, nell’Ottocento, scelse proprio Maienfeld come palcoscenico per il suo romanzo più celebre, Heidi. Se state pensando che lo abbia fatto perché cercava un luogo da favola siete (probabilmente) sulla strada sbagliata. Secondo molti, infatti, ciò che desiderava era una località di contrasti: la nobiltà delle vigne a valle e la severità delle cime che chiudono l’orizzonte. Oggi questo angolo di Canton Grigioni noto come Bündner Herrschaft (Signoria Grigionese), rappresenta una delle mete outdoor più particolari della Svizzera, in grado di unire il turismo culturale a un’escursionismo di carattere.
L’eleganza del fondovalle e l’oro rosso dei Grigioni
Prima di salire verso le vette, Maienfeld si presenta come un villaggio signorile e quasi inaspettato per la latitudine a cui si trova. Il clima qui è mitigato dal Favonio, un vento caldo che permette la coltivazione di vigneti pregiati. Passeggiando per il centro, tra i castelli di Salenegg e Brandis, si percepisce un’atmosfera aristocratica che funge da perfetto preludio alla salita.
Da queste parti il Pinot Nero è sovrano e le cantine (le tipiche Torkel) sono parte integrante del paesaggio: una sosta obbligata prima di cambiare passo e affrontare il dislivello.
Il Sentiero di Heidi: un’ascesa nel tempo
Il vero cuore dell’esperienza all’aria aperta inizia lasciandosi alle spalle l’abitato e intraprendendo un percorso grazie a cui fare un viaggio che risale i pendii del monte Falknis.
- Maienfeld: il punto di partenza in cui l’architettura dei Grigioni mostra il suo lato più colto, tra facciate in pietra e giardini curati che sfumano lentamente nei primi filari di vite.
- Heididorf: superata la prima salita, si entra nel “Villaggio di Heidi”. Non aspettatevi finzione, perché è un nucleo di baite ricostruite e originali dell’800. Entrare nella casa della protagonista o nella bottega del falegname consente di studiare l’architettura vernacolare svizzera, in cui il legno di larice e la pietra locale venivano incastrati per resistere ai secoli e alla neve.
- Heidiweg: il sentiero escursionistico si snoda attraverso boschi, radure e pendii aperti. La pendenza si fa costante, regalando scorci sulla Valle del Reno che si apre sotto i piedi dell’escursionista. Ed è proprio qui che il silenzio della montagna prende il sopravvento.
- Ochsenberg (Heidialp): il culmine dell’itinerario si raggiunge a 1.111 metri. Qui sorge la baita originale dell’alpeggio. In questo punto, la “particolarità” del borgo emerge in tutta la sua forza, in quanto lo sguardo spazia dalle cime innevate dei Grigioni fino alla pianura.
Dettagli tecnici per l’escursionista
- Difficoltà: media (E – Escursionistico). Il sentiero fino all’alpeggio richiede calzature adeguate.
- Dislivello: 450 – 600 metri totali partendo dalla stazione ferroviaria di Maienfeld.
- Curiosità outdoor: il sentiero è collegato alla rete dei sentieri svizzeri (segnavia gialli), permettendo varianti più impegnative per chi vuole spingersi verso la vetta del Falknis (2.562 m).
Perché visitarla in inverno o nelle mezze stagioni
Sebbene la primavera regali fioriture spettacolari, è l’autunno inoltrato o l’inizio dell’inverno a rivelare la Maienfeld più autentica. Quando i vigneti si tingono d’oro e le prime spruzzate di neve imbiancano le cime del Falknis, il villaggio riacquista quella solitudine poetica che ha ispirato la letteratura mondiale.
Foto di copertina di Orlando Mugwyler – Opera propria, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia; Canva
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