Lignano Sabbiadoro e Laguna di Marano in bicicletta: cicloturismo di là dal fiume e tra gli alberi

Lignano Sabbiadoro e Laguna di Marano in bicicletta: cicloturismo di là dal fiume e tra gli alberi

Devo ammettere che fino a poco tempo fa a Lignano Sabbiadoro non avrei nemmeno pensato di portare una bicicletta. E avrei sbagliato. Non perché tra Sabbiadoro, Pineta e Riviera la bicicletta non sia perfetta per muoversi tra spiaggia, hotel, ristoranti e shopping. Ma perché di là dal fiume e tra gli alberi, per citare il titolo di un celebre libro che ha legato per sempre Ernest Hemingway al territorio del Friuli Venezia Giulia e di Lignano in particolare, c’è un vero e proprio parco giochi naturale per il cicloturismo.

Lignano Sabbiadoro e Laguna di Marano in bicicletta: cicloturismo di là dal fiume e tra gli alberi

Appunto, di là dal fiume e tra gli alberi: tra il corso del Tagliamento, quello dello Stella e lungo il perimetro della Laguna di Marano c’è un vero parco giochi gravel. Che poi lo si voglia percorrere con una MTB o una bici da trekking, anche in versione elettrica e anche (o ancora meglio) approfittando delle numerose experience guidate, dove l’acqua lascia spazio alla terraferma c’è un orizzonte di natura che tra uccelli migratori e stanziali, specie ittiche lagunari, una vegetazione spontanea di canne palustri, limonio e giunchi e boschi dove si nascondono perfino cinghiali e altre specie selvatiche rasenta davvero la dimensione wild.

Lignano Sabbiadoro e Laguna di Marano in bicicletta: cicloturismo di là dal fiume e tra gli alberi

Il bello è che si tratta di un territorio tutto sommato circoscritto ma mutevole come tutte le aree lagunari, sempre uguale a se stesso ma anche sempre un po’ diverso. Motivo per cui anche solo dalla mattina alla sera, al volgere delle maree, tutto può cambiare. Non a caso proprio Hemingway, guardando questo territorio dalla spiaggia durante la sua sosta nell’aprile del 1954, paragonò Lignano Sabbiadoro alla Florida, per la profonda somiglianza con le Everglades, le wetlands considerate tra le zone più wild degli Stati Uniti.

Tour delle 3 acque

Un itinerario davvero suggestivo è il tour delle 3 acque, ovvero quella di mare, quella di fiume e quella di laguna. Idealmente e simbolicamente si parte dalla Terrazza a Mare per percorrere la ciclabile fino all’altezza del Faro, da cui si gode il primo scorcio mozzafiato sulle isole. Ci si inoltra poi tra i vicoletti della zona darsena fino al ponte del Porto Vecchio, che porta alla ciclabile che costeggia la Laguna di Marano.

Lignano Sabbiadoro e Laguna di Marano in bicicletta: cicloturismo di là dal fiume e tra gli alberi

Da qui si prosegue poi lungo il fiume Tagliamento fino alla foce per tornare infine sul lungomare, ammirando il semicerchio che chiude a nord il mare Adriatico, e chiudere il cerchio.

Tour Bike & Boat

Un altro modo per godere dell’unicità di questo territorio e raggiungere Marano è fare uno dei tour Bike & Boat, che prevede di attraversare la laguna a bordo di una delle speciali imbarcazioni a chiglia piatta che consentono di esplorare anche i canali più piccoli della laguna. Sbarcati si può indugiare un po’ nella vivacità di Marano con il suo fascino veneziano e poi montare in sella e pedalare verso il Centro visite Valle Canal Novo. Visitarlo vale davvero la pena perché è pensato sul su modello dei “Wetlands Centres” anglosassoni, c’è un acquario lagunare didattico e tanti percorsi per andare ad ammirare cigni e oche ma anche specie rare che nidificano qui fino a fine estate, come l’elegante cavaliere d’Italia e l’airone rosso, dal piumaggio dalle striature fulve e brune.

Lignano Sabbiadoro e Laguna di Marano in bicicletta: cicloturismo di là dal fiume e tra gli alberi

Lasciato il Centro visite si pedala poi in libertà e sicurezza nel cuore della riserva, tra zone umide e aree agricole, angoli selvatici e boschi come quelli di Muzzana del Turgnano, quello di Baredi – Selva di Arvonchi, tra gli ultimi boschi planiziali della Bassa Friulana rimasti dove non è raro incontraro qualche cicloturista che percorre la via Romea Strata. Ci sono anche costruzioni che raccontano come l’uomo si è adattato a questo territorio come la Bilancia di Bepi, una storica palafitta utilizzata dai pescatori come rifugio durante la tradizionale pesca con il bilancione, situata all’interno della Riserva Regionale Naturale Foci del Fiume Stella, dove è possibile anche fermarsi per un pranzo di pesce fresco, pescato in maniera sostenibile e solo per le esigenze del giorno (ci sono anche menù vegetariani e vegani sempre con prodotti di laguna e del territorio).

Lignano Sabbiadoro e Laguna di Marano in bicicletta: cicloturismo di là dal fiume e tra gli alberi

Da qui si può proseguire sempre in sella tra canneti e pinete selvagge oppure rientrare a Lignano in barca navigando a pelo d’acqua nei canali formati dalle barene, gli isolotti punteggiati dai casoni, le tradizionali abitazioni costruite da fasci di canne lacustri opportunamente assemblate, composte di un unico locale a pianta rettangolare o circolare con un focolare al centro, che i pescatori utilizzavano nel corso dell’inverno per passare le notti e ripararsi dal freddo e oggi sono orgogliosamente mantenute dai maranesi.

Lungo il corso dello Stella e del Tagliamento

O ancora si può fare un grande classico delle uscite gravel e delle pedalate nella natura: seguire il corso dei fiumi, in questo caso lo Stella e il Tagliamento. Un classico tour è quello che partendo idealmente dalla Terrazza a Mare percorre la ciclabile per Aprilia Marittima, da dove si potrà osservare Lignano da una prospettiva poco conosciuta perfino ai turisti abituali ma molto panoramica e suggestiva. Si continua poi a pedalare costeggiando la laguna di Marano sul sentiero sterrato fino alla Riserva naturale Foci dello Stella da dove si prosegue su un percorso che conduce alla chiesetta di Santa Maria della Neve.

Lignano Sabbiadoro e Laguna di Marano in bicicletta: cicloturismo di là dal fiume e tra gli alberi

Risalendo in sella, si potrà poi tornare indietro prendendo la nuova pista ciclabile a Gorgo di Latisana, che costeggia il fiume Tagliamento fino al suo dolce estuario a Lignano e da qui pedalare verso la vivacità del centro cittadino.

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