Torino – Tolosa in bicicletta per abbracciare mio figlio

Torino - Tolosa in bicicletta

Questo è il racconto del mio viaggio Torino – Tolosa in bicicletta. Sono partito da casa a Torino la mattina del 3 luglio con l’idea di arrivare a Tolosa, a circa 840 km, per trascorrere il fine settimana successivo, quello del 10-12 luglio, con mio figlio che lavora lì.
La prima tappa è Cuneo dove arrivo verso le 16 percorrendo la bellissima ciclabile delle Risorgive, che parte da Orbassano e arriva un po’ prima di Saluzzo. Il 4 mattina parto intorno alle 7 in treno per Ventimiglia, dove arrivo alle 10.40 circa e vado a salutare Franco a Vallecrosia, un amico che non vedevo da 35 anni. Poi riparto per Cagnes-sur-Mer dove vedo sulle carte segnalato un campeggio vicino al mare. Già fantasticavo un bagno serale ma in realtà non so come arrivo in un grande parcheggio per auto che porta lo stesso nome del campeggio.
Proseguo allora per 5 km e trovo un campeggio, non è sul mare ma nell’interno, rinuncio al bagno ma mi concedo una cena con formaggio francese di capra, meraviglioso.
La mattina dopo vorrei arrivare più lontano possibile e fermarmi solo per stanchezza. Arrivo a Hyeres, prima di Tolone, dopo circa 130 km. Sono stanco morto e con qualche dolore e c’è pure qualche disavventura con il campeggio, che mi fa aspettare un’ora per poi dirmi che non posso fermarmi.

Torino - Tolosa in bicicletta

Il 6 luglio vorrei arrivare oltre Marsiglia, o almeno nella sua periferia ovest. Ci riesco ma arrivo alle 21. Mi permetto una notte in albergo. Ne trovo uno che ha appena riaperto dopo il COVID. Doccia e letto sono da sogno. Il Mistral ha soffiato tutto il giorno, e comincio ad avere qualche fitta alla schiena.
Il 7 luglio capisco che purtroppo senza treno non arriverò in tempo. Intanto raggiungo Arles in bicicletta, una 90ina di km con molta fatica, un ginocchio e la schiena sono infiammati.
Ad Arles prendo il treno fino a Narbonne, mi riposo, indosso abiti asciutti e soffro meno per i dolori. Le prossime tre tappe saranno turistiche. Carcassonne, dove ceno in un ristorante in centro, è suggestiva. Castelnaudary ha un laghetto e dei navigli da vedere. Il 10 arrivo a Tolosa, dove finalmente abbraccio mio figlio Francesco.

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