Questi pittoreschi borghi italiani hanno delle forme strane: qui l’immaginazione diventa architettura

MONTEFIORALLE – Un occhio ellittico che osserva le colline del Chianti, con vicoli e case disposti a cerchi concentrici.
Centuripe
Castel di Tora
Castelmezzano
Montefioralle
Palmanova
Rocca Calascio
Vallo di Nera

C’è un’Italia che sembra disegnata dall’immaginazione più che dall’urbanistica. Borghi che, visti dall’alto, rivelano profili inaspettati: un pesce addormentato tra le colline, una stella di mura antiche perfettamente geometrica e molto atro ancora. Sono luoghi dove la casualità del terreno e la mano dell’uomo hanno finito per creare forme che raccontano storie. In questi paesi sospesi tra realtà e fantasia, l’architettura diventa un riflesso dei sogni e ogni vicolo, ogni curva, sembra suggerire un disegno segreto. Nella gallery si possono scoprire i 7 borghi d’Italia con le forme più strane.

Centuripe (Sicilia)

Da lassù, Centuripe pare il disegno di un gigante addormentato, disteso tra le colline dell’entroterra sicialiano. Le sue strade si intrecciano come vene di pietra, delineando una figura umana o, secondo altri, una stella che brilla nel cuore dell’isola. È un borgo che unisce archeologia e visioni: dal Belvedere di San Nicola lo sguardo abbraccia l’Etna, e per un attimo si ha l’impressione che l’uomo di Centuripe stia dormendo ai suoi piedi.

Castel di Tora (Lazio)

Adagiato sul lago del Turano, Castel di Tora appare come una tartaruga che risale lenta dalle profondità. Il borgo si stringe sul promontorio roccioso, le case formano il guscio e il ponte che lo collega alla terraferma diventa quasi il suo collo proteso verso la riva. È uno di quei luoghi in cui l’acqua disegna e riflette, rendendo ogni prospettiva diversa: da certe angolazioni pare davvero una creatura viva, nata dalla fusione tra pietra e lago.

Montefioralle (Toscana)

Nel cuore del Chianti, Montefioralle si apre come un occhio che osserva le colline. Le sue mura ellittiche abbracciano vicoli stretti e case in pietra dorata, disposte con una precisione sorprendente per un borgo medievale. Dall’alto, la forma è armoniosa, quasi geometrica, ma basta entrare per sentirne il respiro antico: profumo di vino, silenzio e luce che scivola tra gli archi.

Rocca Calascio (Abruzzo)

A oltre 1.200 metri d’altezza, Rocca Calascio si stende lungo la dorsale appenninica come un drago di pietra addormentato tra le nuvole. La fortezza domina il vuoto, le torri sembrano scaglie e il borgo sottostante ne disegna il corpo sinuoso. Il vento soffia tra le rovine come un respiro antico, e nelle sere d’inverno la nebbia ne accentua l’incanto mitico.

Vallo di Nera (Umbria)

In Valnerina, in Umbria, Vallo di Nera si avvolge su sé stesso come un pensiero antico. Le sue mura concentriche disegnano una spirale quasi perfetta, e percorrerle è come entrare in un labirinto che non confonde, ma calma. Ogni cerchio porta più vicino al silenzio, tra pietre chiare, archi medievali e profumo di legna. Da lontano, il paese pare un vortice immobile, un segno inciso nel paesaggio per ricordare che anche la quiete può avere una forma geometrica.
Foto di Hagai Agmon-Snir حچاي اچمون-سنير חגי אגמון-שניר – Opera propria, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia

Palmanova (Friuli-Venezia Giulia)

Perfetta come un disegno rinascimentale, Palmanova nasce da un sogno di ordine e difesa. La sua pianta a stella a nove punte è così precisa da sembrare tracciata con un compasso celeste: bastioni, porte e strade convergono tutte verso una piazza esagonale che è il cuore geometrico della città. Vista dall’alto, sembra un fiore di pietra o una macchina ideale.

Castelmezzano (Basilicata)

Incastonato tra le guglie appuntite delle Dolomiti Lucane, Castelmezzano assomiglia a un nido d’aquila costruito direttamente nella roccia. Le case si arrampicano sul pendio come piume di pietra, fuse al paesaggio fino a diventarne parte viva. Dall’alto, il borgo sembra sospeso, pronto a spiccare il volo sopra le valli sottostanti. Quando il sole cala dietro le montagne, il profilo del paese si illumina di riflessi dorati, e allora l’aquila di Basilicata sembra davvero destarsi per un istante.

Leggi Anche

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Pubblicità

Potrebbe interessarti anche...