Itinerari in Umbria: Acquasparta e la Festa del Rinascimento

itinerari-in-umbria-acquasparta-e-la-festa-del-rinascimento

Uno degli itinerari in Umbria meno conosciuti e più interessanti passa da Acquasparta, borgo che vive tra spiritualità e scienza, dove si tiene la Festa del Rinascimento.
L’Umbria è terra di borghi medievali, mura, castelli e rocche da visitare. L’Umbria, terra di grandi prodotti enogastronomici, è terra del silenzio, dove la natura è sovrana, forse per questo è patria della spiritualità. Umbri sono San Francesco, San Benedetto, Santa Chiara ed altri, ma è anche terra di contrasti.
È infatti in Umbria, precisamente ad Acquasparta (Tr), tappa immancabile per i pellegrini che percorrono il cammino di San Francesco, che la scienza ha lasciato il suo segno, grazie alla presenza di Federico Cesi. Fu lui che all’inizio del ‘600, ha dato vita all’Accademia dei Lincei, la prima accademia scientifica d’Europa di cui fu membro anche Galileo Galilei.

 

Itinerari in Umbria: Acquasparta e la Festa del Rinascimento

Acquasparta (Tr), che sembrerebbe derivare dal latino “ad aquas partes”, cioè la parte, il territorio delle acque, antica città sorta sulle rovine di un probabile insediamento romano, nei pressi del municipium di Carsulae, si affaccia sulla valle del torrente Naia e guarda i boschi dei Monti Martani.

La cittadina sorge tra le sorgenti dell’Amerino e di Furapane, toccata dall’Antica Via Flaminia, è uno dei Borghi più belli d’Italia in Umbria. Pur essendo un tipico borgo medievale, è l’emblema del Rinascimento in Umbria, rappresentato dalle architetture di Palazzo Cesi, intorno al quale si snoda tutto il centro storico e della Chiesa di Santa Cecilia, in cui si trovano le tombe dell’illustre famiglia Cesi.

Ad Acquasparta il legame con il Rinascimento è così sentito che ormai da ventitré anni si celebra l’arrivo in città dell’illuminato Federico Cesi detto il Linceo, che si trasferì ad Acquasparta poco dopo il matrimonio con la giovane Artemisia Colonna, avvenuto nel 1614.

Leggi anche: Itinerari in Umbria, il Sentiero della predica agli uccelli di San Francesco

La Festa del Rinascimento di Acquasparta

Eccellente occasione per visitare Acquasparta ed il suo ricco territorio è infatti la “Festa del Rinascimento” che si terrà questo anno, dal 10 al 25 giugno 2023, momento in cui si darà vita con scrupolosa fedeltà storica e forte coinvolgimento degli abitanti, alla rievocazione storica dei festeggiamenti che la piccola comunità, organizzò in occasione dell’arrivo di Federico Cesi, una delle figure più significative della cultura scientifica del primo seicento, uno dei primi fautori in Italia dell’astronomia post-copernicana, appassionato studioso di scienze naturali, soprattutto di botanica.acquasparta

La “Festa del Rinascimento” si aprirà con il “Grande Corteo delle Contrade” dal titolo “Metamorfosi: la terra, gli astri, l’uomo”, in programma per la sera del 10 giugno.

Leggi anche: 5 belle escursioni in Umbria per tutti

Le contrade di Acquasparta

Le tre contrade si sfideranno poi durante i quindici giorni di festa, in diverse gare a cui il pubblico potrà assistere: la Gara Gastronomica che vedrà l’elaborazione di una ricetta della cucina rinascimentale che questo anno avrà come protagonista il tartufo, prodotto eccellente del territorio, che ha recentemente ricevuto il prestigioso riconoscimento dell’inserimento nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale UNESCO (Cerca e cavatura del tartufo in Italia: conoscenze e pratiche tradizionali).
Il Grande Gioco dell’Oca, una riproposizione vivente, in costume, del gioco da tavolo le cui origini, nella sua versione moderna, risalgono alla seconda metà del Cinquecento.
La Gara dei Tamburini arricchita dallo spettacolo degli sbandieratori, e la Gara di Teatro in cui ogni contrada, con propri attori amatoriali mette in scena una libera interpretazione teatrale di un testo scritto prima del 1630 rielaborato ed adattato; in questa edizione le compagnie di contrada si esibiranno su testi di W. Shakespeare e F. De Rojas.

Molteplici le iniziative collaterali rivolte al pubblico che andranno ad arricchire il programma, dai passeggiate fotografiche alla scoperta del territorio, dei piccoli e grandi animali, delle orchidee spontanee, degli arbusti ed alberi tipici; alle degustazioni di vini nelle Sale rinascimentali di palazzo Cesi “Nel bicchiere del celivago – Viaggio giocoso tra vini e pianeti” un percorso che associa il carattere di ogni vino alla scoperta dei caratteri dei pianeti; agli spettacoli teatrali ed acrobatici di tema rinascimentale e con effetti pirotecnici.

acquasparta-e-la-festa-del-rinascimento

Non mancheranno dei momenti dedicati ai più piccoli con “L’Accademia della Piccola Lince” una serie di laboratori legati al tema della scienza e della conoscenza scientifica che si baseranno sull’osservazione in natura e sull’utilizzo del microscopio come strumento di meraviglia e scoperta.

Accademia dei Lincei ad Acquasparta

Il 17 agosto 1603, Federico Cesi riunisce nel palazzo di famiglia, in via della Maschera d’Oro a Roma, gli amici il ternano Anastasio de Filiis, il marchigiano Francesco Stelluti e l’Olandese Johannes van Heeck, con i quali fonda l’Accademia dei Lincei, così denominata per l’eccezionale acutezza di sguardo attribuita alla lince, preso a simbolo della dotta compagnia di studiosi.
Oggetto del suo studio, nel disegno del Cesi, erano tutte le scienze della natura, da indagarsi con libera osservazione sperimentale, di là da ogni vincolo di tradizione e autorità. È questa la gran novità che caratterizza fin dal loro nascere i Lincei, l’interesse portato essenzialmente sulle scienze della natura e un atteggiamento di rispetto ma non di vincolo nei confronti della precedente tradizione aristotelico-tolemaica, che la nuova scienza sperimentale rimetteva talora in discussione. La vera essenza ideologica del sodalizio linceo viene espressa nel Lynceographum, l’ampio statuto programmatico del giovane nobile, ripetutamente sottoposto al giudizio e alle correzioni degli altri “fratelli”. Finita la costruzione del Palazzo Cesi ad Acquasparta, Federico “il Linceo” nel 1604, si ritira sconfortato e deluso dall’atteggiamento del padre, intollerante e assai poco comprensivo nei confronti delle attività dell’Accademia dei Lincei. Una volta superata la fase critica, i quattro fondatori dell’Accademia, riprendono a riunirsi nelle sale del palazzo e, dopo il 1618, Federico vi stabilisce la propria dimora.

Theatrum Totius Naturae

Il Theatrum totius Naturae, progettato da Federico Cesi il Linceo intorno al 1615, doveva configurarsi come una sorta di grande Enciclopedia storico-naturalistica del cosmo e farsi manifesto, al tempo stesso, di una nuova filosofia della natura (Speculum rationis).
Articolata in varie sezioni, dalla fisica alla cosmologia, dalla meteorologia alla biologia e alla bibliografia, quest’opera grandiosa non poté essere realizzata per intero nel breve arco di vita di Federico Cesi. Recentemente presso l’Institut de France di Parigi sono state scoperte più di mille carte preparatorie redatte da Cesi per il suo Theatrum, che ancora oggi risultano di singolare importanza. Fra queste sono conservati i preziosi disegni delle «piante imperfette» studiate dal Princeps. Con questa categoria egli si riferiva a funghi, felci e fossili, corpi «mutilati» che difettavano delle caratteristiche tipiche delle altre forme di vita e che risultavano di difficile classificazione.
Questi organismi erano interessanti soprattutto perché mancavano di un visibile apparato riproduttivo con cui poter spiegare la loro genesi. Per indagare quello che considerava un misterioso segreto della natura e della vita, Federico utilizzò uno strumento a lui pervenuto da Galilei, il microscopio. Questo «occhialino», che non si confaceva allo sguardo di Galileo, in quegli anni rivolto al cielo, si adattava perfettamente alle ricerche degli altri accademici, interessati soprattutto alla biologia.

Palazzo Cesi ad Acquasparta

Cinquecentesca dimora di una tra le famiglie illustri e prestigiose umbre-romane e sede nei primi anni del XVII sec., dell’attività scientifica del Principe Federico Cesi II detto il Linceo e della prima Accademia dei Lincei. Acquasparta, fu centro di un feudo che nel 1540 Gian Giacomo Cesi e la moglie Isabella di Alviano ottennero da Pier Luigi Farnese.
La costruzione del Palazzo Cesi cominciò nel 1561 per volere del Cardinale Federico I sul luogo di una rocca distrutta nei primi anni del XVI secolo nel corso delle guerre fra Todi, Terni e Spoleto e di cui utilizza le torri, uniche strutture superstiti.

Carsulae, Area Archeologica

L’area archeologica di Carsulae comprende le rovine del municipio romano, pianificato in età augustea, sorto ai lati della via Flaminia, presso San Gemini e Acquasparta, località note sin dall’antichità per le loro fonti di acque minerali. Restano visibili ai visitatori i resti dei principali monumenti pubblici, civili e religiosi: la Curia e i templi Gemini – affaccianti sul foro –, la basilica, il teatro e l’anfiteatro, questi ultimi lungo la via Flaminia, che entrava in città attraverso il monumentale arco di San Damiano.
Il tratto urbano della strada formava il cardo maximus, lastricato con basoli di pietra calcarea e munito di marciapiedi e di canalizzazioni per lo scolo delle acque. Monumenti funerari sono visibili a nord dell’arco di San Damiano, mentre nella zona opposta è un impianto termale. Testimonianza della diffusione del cristianesimo è la chiesa dei Santi Cosma e Damiano, ricavata in epoca medievale da un preesistente edificio romano lungo la Flaminia.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Pubblicità

Potrebbe interessarti anche...