Luoghi in Italia che in autunno diventano mondi incantati: pare di stare dentro una fiaba

LA SCARZUOLA – Archi impossibili, scale che non conducono da nessuna parte e vialetti coperti di foglie autunnali rendono questo luogo un labirinto magico, come uscito da un sogno.
Rocca Calascio
Bosco del Sasseto
Eremo di San Colombano
Forte di Bard
La Scarzuola
Santuario dell’Addolorata di Castelpetroso
Villa Palagonia

L’autunno cambia tutto. I colori si fanno più profondi, la luce cala prima, le nebbie si alzano e certi luoghi smettono di sembrare reali. In Italia esistono posti che in questa stagione diventano scenografie da racconto: castelli che appaiono sospesi nell’aria, boschi deformati dal tempo, giardini dove la natura e l’architettura si mescolano fino a sembrare fantasia. Non serve immaginazione: basta arrivarci e guardarli. È come finire dentro una fiaba, senza effetti speciali. Nella gallery potete scoprire quali sono i posti più fiabeschi d’Italia da visitare in questa stagione.

Rocca Calascio, Abruzzo

Una fortezza piazzata a più di mille metri di altitudine, e in mezzo al nulla. In autunno la montagna su cui si poggia Rocca Calascio si spegne di colore, arriva la nebbia bassa e la rocca pare sospesa, scollegata dal mondo. Le mura bianche spuntano dalla roccia come se non le avesse costruite nessuno, semplicemente cresciute lì. Quando il vento taglia e il cielo si chiude, il silenzio è totale: è il classico scenario da fiaba, ma senza lieto fine garantito.

Rocca Calascio

La Scarzuola, Umbria

La Scarzuola si presenza come un teatro di pietra nel mezzo del bosco, costruito come se qualcuno avesse voluto fissare un sogno nella realtà. Scale che non portano da nessuna parte, porte cieche, archi sovrapposti, simboli sparsi ovunque, ma il fatto più interessante è che non è tutto. Durante questa stagione, infatti, pare quasi che la vegetazione inghiotta le geometrie, le foglie coprano i vialetti e l’intero complesso sia un labirinto incompleto. È surreale e un po’ inquietante: la classica ambientazione dove potersi perdere e non essere del tutto sicuri di aver capito cosa si è visto.

Forte di Bard, Valle d’Aosta

Decisamente fiabesco, soprattutto in autunno, è il Forte di Bard, un’enorme fortezza incollata a una roccia che passa sopra un passaggio stretto che sembra costruito apposta per bloccare il mondo. In questo periodo dell’anno le montagne scuriscono, le nuvole si abbassano e il maniero appare come una sagoma massiccia sospesa sul vuoto. Le mura sono geometriche, fredde, quasi troppo perfette per essere italiane: più una cittadella militare di un regno immaginario che un monumento storico. Con la nebbia che risale dal fondovalle diventa cinematrografico e irreale, una sorta di castello da Hollywood incastrato nella montagna.

Villa Palagonia, Sicilia

Poi ancora Villa Palagonia, un palazzo barocco che fa credere di essere progettato da qualcuno con troppa fantasia e zero limiti. I cancelli accolgono il visitatore con creature deformi, maschere, animali che non esistono: una sfilata di statue che oscillano tra il grottesco e il comico. In autunno il giardino si ingiallisce, le foglie coprono i viali e quelle figure in pietra paiono più vive del necessario. Dentro non mancano sale e specchi che distorcono prospettive e riflessi che vanno a completare il quadro.

Bosco del Sasseto, Lazio

Il Bosco del Sasseto si estende nel borgo di Torre Alfina, e per la sua aurea fiabesca viene spesso chiamato “Bosco di Biancaneve“. Non a caso, dà l’impressione di essere cresciuto sopra un antico incantesimo: alberi altissimi, tronchi contorti, radici che inghiottono rocce vulcaniche coperte di muschio. Nei mesi di ottobre e novembre diventa ancora più irreale: il sottosuolo è un tappeto di foglie, il verde si sporca di ocra e tutto è silenzioso, umido, immobile. Si cammina e si ha la sensazione che il bosco osservi, non il contrario.

Eremo di San Colombano, Trentino

Una piccola chiesa incastonata in una parete verticale di roccia, come se fosse stata scolpita direttamente nella montagna. Per raggiungere l’Eremo di San Colombano c’è una scalinata scavata nella pietra, sotto il vuoto e sopra la roccia che incombe. In autunno la valle si riempie di nebbia, i colori si smorzano e la struttura appare sospesa, quasi appesa al nulla. È una scena assurda, da racconto fantastico.

Santuario dell’Addolorata di Castelpetroso, Molise

Dallo stile neogotico e piazzato nel mezzo delle montagne: benvenuti al Santuario dell’Addolorata di Castelpetroso. Le guglie si mostrano simili ad artigli di pietra che puntano al cielo, la facciata è enorme rispetto allo spazio intorno, e in autunno la cornice cambia: foglie rosse, nebbia che taglia le torri, silenzio totale. Da lontano pare un castello di un regno inventato, apparso lì senza spiegazioni. Ci si arriva e ci si domanda perché sia così surreale in un angolo così vuoto. Ed è proprio questo il bello.

Foto Canva

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