Piccolo, raccolto e quasi dimenticato, quasi ‘segreto’: Tussio, frazione di Prata d’Ansidonia in provincia dell’Aquila, è uno di quei luoghi che sembrano usciti da un’altra epoca.
Sorge su un’altura che guarda verso la piana di Navelli, tra il Parco del Sirente-Velino e il Gran Sasso d’Italia, ed è un punto d’incontro perfetto tra paesaggio, storia e silenzio. Un luogo di pace e sospensione del tempo che in autunno dà il suo meglio.
Un borgo sospeso tra montagne e memoria
Il borgo conta poche decine di abitanti e custodisce ancora la struttura medievale, fatta di case in pietra calcarea, archi, scalinate e vicoli stretti che profumano di legna e tempo. In autunno, quando la luce diventa dorata e la campagna si tinge di rame, Tussio diventa un rifugio ideale per chi cerca quiete e autenticità.
Passeggiare nel borgo e dintorni
Il cuore del paese è la piazzetta principale, dominata dalla chiesa di San Sebastiano, con il suo portale rinascimentale. Passeggiando tra le vie si incontrano piccoli scorci che raccontano un Abruzzo di altri tempi: cortili fioriti, finestre con inferriate, scalette di pietra e il suono lontano delle campane.
Dal borgo partono sentieri panoramici che si affacciano sulla piana di Navelli, famosa per lo zafferano DOP, e che collegano Tussio ai vicini borghi di Prata d’Ansidonia e Castel Camponeschi, un magnifico esempio di borgo fortificato abruzzese perfettamente conservato. In autunno, tra i boschi di roverelle e aceri, il paesaggio si accende di colori e profumi intensi.
Leggi Anche
- I percorsi del Parco di Monza seguendo la strega Matta Tapina
Novembre che brucia di colori: gli angoli d’Italia dove il foliage dà (ancora) il meglio - In Trentino c’è un lago turchese (con la sua diga) che è perfetto per le passeggiate d’autunno: Fedaia
- A Micene il passato rivive tra porte ciclopiche e tombe che custodiscono misteri millenari
Tra archeologia e natura
A poca distanza dal paese si trova il sito archeologico di Peltuinum, antica città romana fondata nel I secolo a.C. lungo il tratturo che collegava l’Aquila a Foggia. I resti del teatro e delle mura, con le montagne sullo sfondo, offrono uno degli scorci più suggestivi dell’Abruzzo interno.
Tussio è anche una base perfetta per escursioni naturalistiche: dal borgo si raggiunge in poco tempo il Parco Naturale Regionale Sirente-Velino, con i suoi sentieri tra faggete, canyon e paesi di pastori, oppure si può risalire verso il Gran Sasso, per esplorare la piana di Campo Imperatore.
Un Abruzzo autentico e accogliente
Tussio conserva l’anima dell’Abruzzo rurale: piccole locande, sapori semplici e ospitalità genuina. In autunno si raccolgono castagne e funghi, si preparano minestre di legumi e si accendono i camini. Non mancano feste locali e sagre nei paesi vicini, dedicate ai prodotti del territorio.
È un luogo perfetto per chi cerca una fuga lenta, lontano dalle mete turistiche, per ascoltare il vento tra le case e riscoprire il piacere del silenzio. E a fine novembre inizia uno dei mercatini di natale più veri d’Italia.
Foto Tussio
©RIPRODUZIONE RISERVATA




