Di castagne in Lazio ne potete trovare e raccogliere molte più di quanto vi immaginate. L’eterogeneità del territorio e il clima fanno sì che questa regione abbia diverse zone in cui dominano castagneti particolarmente estesi: ideali per lunghe passeggiate (di bassa difficoltà) da fare nei pomeriggi autunnali. Chi abita a Roma, solitamente, va a raccogliere questi gustosi frutti nei boschi di Manziana, ma in tutte le altre province (specialmente quella di Viterbo, dove si può gustare la Castagna di Vallerano DOP) ci sono boschi di castagno facili da raggiungere anche per chi vive in città. Andiamo a vedere i migliori posti dove raccogliere le castagne in Lazio.
Castagne in Lazio: dove trovarle e raccoglierle nelle 5 province
1.Provincia di Viterbo
Il castagno viene definito il monumento naturale del comune di Canepina, situato nel territorio laziale della Tuscia. Le castagne della Tuscia sono il cuore dell’economia di questo paesino e costituiscono il 30% della produzione regionale. Nella zona, dunque, troverete castagneti enormi e ricchi di gustosi frutti, ma non è sempre possibile raccoglierli: prima informatevi chiamando gli enti turistici locali e il comune. In provincia di Viterbo potete immergervi nei coloratissimi boschi dei Monti Cimini, dove dai 500 metri sul livello del mare fino a raggiungere gli 800/900 metri si raccolgono le pregiate Castagne dei Monti Cimini.Queste vengono prodotte a Caprarola, Canepina, Capranica, Carbognano, Ronciglione, Soriano nel Cimino, Vetralla, Vignanello, San Martino al Cimino, Vitorchiano. La provincia di Viterbo è celebre anche per la Castagna di Vallerano DOP, la cui zona di produzione è rappresentata esclusivamente dal territorio del comune di Vallerano.
Per informazioni sulla raccolta, e su sagre, eventi e degustazioni potete contattare l’Associazione Amici della Castagna di Vallerano.
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2. Provincia di Roma
A circa 1 ora di auto dalla capitale, non lontano dal Lago di Bracciano, si trova il piccolo borgo di Manziana, situato in un territorio di origine vulcanica che dà alle castagne un sapore particolare. Qui è situato il conosciutissimo Bosco di Manziana (anche chiamato “La Macchia Grande”), in cui si sviluppano quattro sentieri molto frequentati dalle famiglie che vanno a castagne in Lazio. Altre due località limitrofe a Roma ideali per le castagne sono Segni e Montelanico, che assieme a Carpineto Romano vantano oltre 1000 ettari di castagneti da frutto e producono circa 30mila quintali di castagne e marroni all’anno.
E proprio a Carpineto Romano, per raccogliere i frutti, dal centro del paese parte un bel percorso che sale verso Pian della Faggeta. I romani, inoltre, amano andare a castagne anche lungo l’antico sentiero che attraversa il castagneto di Capranica Prenestina. Questo anello, contraddistinto da un dislivello massimo di 360 metri, parte dal centro di Capranica Prenestina e si può completare in circa 3 ore.
3. Provincia di Latina
Il territorio dei Monti Lepini è davvero ricco di castagni. Qui vi consigliamo un sentiero che parte presso il comune di Sezze e termina nel borgo medievale di Bassiano: l’itinerario è semplice, segnalato e molto affascinante dal punto di vista paesaggistico. Il castagneto di questo sentiero è privato, dunque per raccogliere le castagne bisogna pagare una quota e prenotare chiamando l’apposito numero presente sul sito. Le castagne si possono trovare anche nei boschi attorno a Lenola e Norma.
4. Provincia di Frosinone
In Ciociaria le castagne migliori sono a Terelle, dove sorge un castagneto secolare molto importante che regala frutti piccoli ma estremamente gustosi (e contraddistinti dal marchio DOP). Per andare a castagne in questa provincia c’è anche una passeggiata che parte dalla località Scanole; l’itinerario attraversa straordinarie vallate con castagneti antichi e termina a Settare.
5. Provincia di Rieti
La Valle del Turano, con i suoi boschi situati tra i 400 e i 1200 metri, è davvero ottima per le castagne in Lazio. Per chi ama questo frutto, in provincia di Rieti c’è la Strada del Tartufo e della Castagna della Valle del Turano. Lungo il sentiero, a poco più di 3 chilometri da Collegiove, il castagno diviene l’assoluto protagonistica della superficie boschiva. L’ecotipo più diffuso di questo itinerario è la Castagna Rossa del Cicolano, contraddistinta da un aroma molto delicato. Un altro comune del Reatino ideale per le castagne è Pescorocchiano.
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