Tra novembre e dicembre la Toscana regala una delle stagioni più autentiche. Le colline cambiano colore, i boschi profumano di legna e umido, i borghi si animano con feste che uniscono gusto, storia e identità. È il momento delle castagne, del tartufo bianco e dell’olio nuovo: tre eccellenze che raccontano la regione meglio di qualunque cartolina.
È una Toscana lenta, da esplorare senza fretta, seguendo strade che si arrampicano nei borghi, visitando musei del gusto, assaggiando ricette della tradizione e partecipando a eventi che trasformano l’autunno in un viaggio sensoriale.
Castagne e borghi del silenzio: il cuore antico della montagna toscana
A fine autunno i castagneti diventano un luogo da ascoltare. Qui la storia è fatta di comunità che vivevano grazie all’“albero del pane”, e oggi questi boschi tornano protagonisti con eventi e visite ai luoghi che ne custodiscono la memoria.
Tra i più suggestivi:
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Ecomuseo della Castagna di Ortignano Raggiolo, nel Casentino, dove il profumo delle seccatoie racconta la vita delle famiglie montane.
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Museo del Castagno di Colognora, nell’entroterra lucchese: un viaggio nella cultura che ha modellato il paesaggio rurale.
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Centro di Studio e Documentazione sul Castagno di Marradi, per entrare nel mondo della castanicoltura italiana.
Dal 12 al 14 dicembre la raccolta diventa festa alla Fortezza da Basso di Firenze, con Castanea, evento dedicato a castagne, farine, trasformazioni e tradizioni. Un debutto che rende omaggio a prodotti come il Marrone del Mugello IGP, la Castagna del Monte Amiata IGP e la Farina di Neccio della Garfagnana DOP.
Il tartufo bianco: boschi, fiere e musei da vivere tra novembre e dicembre
Fine autunno significa anche tartufo bianco. In Toscana è presente ovunque: nelle colline senesi, nel Casentino, in Val di Chiana, nel Mugello. Ma il cuore della tradizione resta San Miniato, patria del tartufo più grande mai trovato.
Da segnare in agenda:
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Mostra Nazionale del Tartufo Bianco (29-30 novembre): mercatini, cacce al tartufo, showcooking e degustazioni diffuse.
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Museo del Tartufo delle Colline Samminiatesi (MuTart), nel centro storico di San Miniato.
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Museo del Tartufo di San Giovanni d’Asso, nel castello trecentesco, con esperienze sensoriali e giochi olfattivi.
È l’occasione perfetta per provare ricette come la stracciatella al tartufo bianco, balsamo perfetto nelle sere fredde di novembre.
Olio nuovo: frantoi aperti, feste e trekking tra gli uliveti
Dalla fine di ottobre a dicembre il paesaggio cambia ancora: gli ulivi diventano il centro di un rito che coinvolge famiglie, frantoi e comunità. Qui l’olio non è un condimento, ma un’identità.
Le esperienze più belle:
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Trekking tra gli uliveti durante “ÒLEA Giuncarico” (29-30 novembre), con mercatini, degustazioni e incontri sulla sostenibilità.
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Festa dell’Olio EVO di San Quirico d’Orcia (5-8 dicembre), nel cuore della Val d’Orcia: un appuntamento che unisce paesaggio, produttori e ricette del territorio.
Da non perdere una degustazione guidata per riconoscere le differenze tra le DOP toscane: Chianti Classico, Terre di Siena, Seggiano, Lucca.
Borghi, musei del gusto e ricette della tradizione
Fine autunno è anche il momento perfetto per entrare nei borghi quando la folla se n’è andata:
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Marradi e i suoi “necci” fumanti.
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I castagneti della Garfagnana al tramonto.
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Le colline dorate di Caprese Michelangelo.
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San Giovanni d’Asso, dove il castello diventa un percorso sensoriale.
Sono luoghi dove si assaggia l’identità della regione, ancora prima dei prodotti.
E questo è il periodo perfetto per provare ricette come le lasagne “Bastarde” della Lunigiana o la zuppa alla frantoiana, pensate per esaltare farina di castagne e olio nuovo.
Una Toscana che accoglie, ascolta e sorprende
Tra novembre e dicembre la Toscana è più di una destinazione: è una stagione. Le feste diventano un modo per entrare in contatto con chi la abita, mentre i prodotti raccontano storie di lavoro, sapienza e territorio.
Dai castagneti ai frantoi, dai mercati del tartufo alle sagre nei borghi, questo periodo è l’occasione migliore per scoprire una Toscana più intima, genuina e luminosa.
Un viaggio che si vive con i sensi, passo dopo passo, piatto dopo piatto.
Foto Toscana
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