Mondoñedo, il paese sul Cammino di Santiago dove si impara a suonare le campane, un’esperienza magica

A Mondoñedo si sale sul campanile della cattedrale e si impara a suonare le campane con il campanaro, custode di un mestiere antico

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Mondoñedo è una delle tappe più affascinanti del Cammino del Nord, quel ramo del Cammino di Santiago che attraversa le Asturie e la Galizia paesaggi verdi, oceano, pioggia improvvisa e borghi che sembrano rimasti immobili.

Tra questi, Mondoñedo è uno dei più sorprendenti: una cittadina piccola, raccolta, circondata da colline e silenzi. Al centro, come un magnete, la sua cattedrale. Qui puoi vivere un’esperienza davvero originale: salire su un campanile co il suo campanaro e imparare il mestiere antico di suonare le campane. 

Una cattedrale che è tre epoche in una

La Catedral de la Asunción è uno di quei luoghi che raccontano la storia meglio di qualunque guida. Romanica nelle basi, gotica nelle linee e barocca nei dettagli, è una sintesi delle epoche che l’hanno vista crescere.mondonedo-centro-cattedrale
La facciata è ampia, quasi calma, con due torri che si alzano come un invito. L’interno è un percorso nel tempo: archi austeri, altari sovraccarichi, luce rarefatta.
È una cattedrale viva, non un museo. E soprattutto è una cattedrale “abitata”: da chi la visita, da chi prega, e da chi la fa suonare.

Il campanaro: un mestiere antico che qui continua a esistere

A Mondoñedo si può conoscere il campanaro, una figura che altrove è sparita o è diventata un automatismo elettronico. Qui no. Qui è ancora una persona in carne e ossa a scandire il suono sul paese.
È un mestiere antico, un’attività quasi perduta e già dichiarata Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità dall’UNESCO. Un lavoro fatto di gesti che non si improvvisano, come mi spiega Valentìn Ínsua Palacios, che da generazioni gestisce la chiesa e le campane. “Devi capire il peso delle campane, misurare la corda, aspettare il momento giusto, coordinare diversi attrezzi, senza sbagliare tempo e note”. Importante: “Devi dare al suono la stessa cadenza di secoli fa”. Il cosiddetto ‘toque manual’.
Il campanaro da qualche tempo conduce chi glielo chiede in un piccolo tour dentro, letteralmente., le campane, spiegando come si fa a suonarle. mondonedo-campane

Un’esperienza fuori del comune, che tu passi da qui pe il Cammino o no. Valentìn spiega tutto sulla tecnica, il ritmo, la responsabilità di suonare per matrimoni, funerali, festa del patrono. E soprattutto il rispetto per il silenzio che precede ogni rintocco.

Si sale sul campanile: scala stretta, qualche brivido e un panorama inatteso

L’esperienza più immersiva è la salita al campanile. Si entra da una porta laterale, si percorre una scala stretta, quasi verticale in alcuni tratti. È una salita breve ma intensa, con la sensazione di entrare nel cuore segreto della cattedrale.mondonedo-cattedrale
In cima, il panorama si apre su Mondoñedo: tetti di ardesia, il dedalo delle stradine medievali, le colline che circondano la città. Ma l’attenzione va subito alle campane.
Si passa accanto ai bronzi, che da vicino sono enormi. Si sente l’odore del metallo, delle corde, del legno. È un mondo sospeso, a metà tra terra e cielo.

Suonare le campane: un gesto che resta nella memoria

Il momento più sorprendente arriva quando il campanaro invita a provare. Si tirano le corde, si sente il peso della campana che risponde, ci si sincronizza con il movimento.
È un suono che non si dimentica: pieno, rotondo, profondissimo.
Un suono che vibra nelle braccia prima ancora che nelle orecchie. La campana più famosa e amata è La Paula
A volte permette anche di entrare dentro una campana, un gesto simbolico che restituisce la misura reale del suo volume. È un’esperienza di risonanza pura: un luogo dove il rumore scompare e resta solo un’eco interna, quasi un battito.campane-meccanismo
Poi ti porta nella camera del meccanismo, che ricorda quello complesso di un orologio, e ti spiega come funziona.
Infine nel sottotetto, dove, spiega, potrebbe esserci un fantasma che vive lì da secoli. Durante una visita di notte, la suggestione è totale.

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Perché Mondoñedo vale una deviazione sul Cammino

Mondoñedo merita una sosta per diversi motivi, e tutti hanno a che fare con qualcosa che altrove si è perso. La sua cattedrale mette insieme tre epoche senza ostentazione, come se fosse naturale vedere romanico, gotico e barocco convivere nella stessa facciata. E infine c’è quella sensazione particolare di entrare in una tradizione viva: non un’esperienza costruita per i visitatori, ma un rito che scorre da sempre.mondonedo-borgo
Mondoñedo è una tappa breve, ma lascia addosso qualcosa di lungo. Qui il Cammino non passa solamente: risuona. È un rintocco che si muove tra le case, scende dal campanile e accompagna i pellegrini da secoli, come un filo sonoro che lega il passato a chi arriva oggi.

Foto Martino De Mori, Spaininfo

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