La Ciclabile dei Trabocchi, la più bella via verde vista mare d’Italia

La ciclabile dei Trabocchi, l'itinerario cicloturistico da Ortona a Vasto in Abruzzo, è per molti la più bella via verde vista mare d'Italia. Ecco il percorso e cosa c'è da vedere.

Ciclabile dei Trabocchi

La Ciclabile dei Trabocchi, il percorso tra Ortona e Vasto ricavato sul tracciato della dismessa ferrovia costiera inaugurata nel 1863 e dismessa nel 2005, è per molti la più bella via verde vista mare d’Italia. Per il contrasto netto tra le spiagge e il mare selvaggio d’Abruzzo da una parte e l’entroterra aspro dall’altra, per il fatto che la ciclovia dei Trabocchi è quasi integralmente separata dal traffico veicolari, tanto da valerle il premio tra le migliori Green Road Awards 2021, e perché quei giganti di legno costruiti su palafitte e impiegati nel passato per la pesca donano a ogni spinta di pedale qualcosa di unico e magico da ammirare tra tra le terre verdi, le coste selvagge e il blu dell’Adriatico.

La Ciclabile dei Trabocchi, la più bella via verde vista mare d’Italia

La Ciclabile dei Trabocchi si snoda tra Ortona e Vasto, in Abruzzo, per complessivi 50 Km circa. Convenzionalmente la ciclovia dovrebbe cominciare a Francavilla, ma attualmente il punto di accesso alla ciclovia dei Trabocchi è a Ortona, presso l’antico porto della cittadina in prossimità del Faro bianco e nero della Ritorna, che si può raggiungere comodamente anche in treno.Ciclabile dei TrabocchiDa qui si comincia a pedalare in direzione sud, sempre sostanzialmente senza dislivelli, in direzione di San Vito Marina. Superato il porto della baia del Lido dei Saraceni si lambiscono le spiagge in sassi di Acquabella, Ripari-Bardella e Mucchiola, dopo la quale si intravvede subito il primo Trabocco, quello Mucchiola. Ora si prosegue verso la riserva di Punta Acquabella, pedalando lungo un sentiero sentiero immerso nella verdeggiante macchia mediterranea, con vista sul blu del mare e sul primo trabocco di questo itinerario.

A San Vito Marina, proprio sul molo di Gualdo, in coincidenza della Spiaggia Rocco Mancini si trova il bel Trabocco Punta Fornace, che valge l’ispirazione di una sosta rigenerante. Si prosegue quindi verso la contrada delle Portelle a San Vito Chietino, fino a raggiungere il celebre Trabocco Turchino, proprio in prossimità dell’omonima spiaggia da cui si può scorgere anche sul promontorio l’Eremo dannunziano, il casolare in cui si ritirava il poeta e da cui si ammira l’intero litorale abruzzese. Caratterizzato da 3 piccole gallerie che tagliano il frastagliato promontorio, questo tratto di Ciclabile è considerato da molti il più suggestivo in assoluto.

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Ciclabile dei Trabocchi

Dal porticciolo di Vallevò c’è un nuovo tratto di ciclabile quasi interamente asfaltato e molto bello dal punto di vista paesaggistico, che evita di affrontare un tratto di Statale 16 fino a Rocca San Giovanni, un caratteristico villaggio marinaro in prossimità del quale si avvistano i trabocchi di Punta Tufano e di Sasso della Cajana, nella zona del porticciolo e del mare.
Da qui, dalla Pinetina di Rocca, riparte la ciclabile che consente di pedalare immersi nella natura, tra i pini d’Aleppo, con scorci su belle spiagge come quella di Fossacesia in prossimità della quale si trovano i trabocchi di Punta Cavalluccio e Punta Punciosa, seguiti da quello di Pesce Palombo.

Ciclabile dei Trabocchi

Per evitare la SS 16 la Ciclovia qui prosegue con un breve tratto tra le campagne dell’interno e poi riprende in direzione di Torino di Sangro, dove in prossimità della Spiaggia di Lago Dragoni è invece necessario affrontare un paio di km di Statale fino a Cala le Morge, dove si trova l’omonimo trabocco e la bellissima spiaggia naturalista in sassi. Il percorso prosegue lambendo la Riserva Naturale della Lecceta e proseguendo verso la riserva naturale di Punta Aderci, l’immagine indimenticabile da cartolina da conservare dentro di sé al termine della Ciclabile dei Trabocchi. La ciclabile tuttavia non finisce qui, perché prosegue all’interno della vegetazione riprendendo poi di fatto in Località Vignola, presso l’omonimo hotel, e continuando fino a Vasto Marina, praticamente al confine con il Molise.

 

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