La stagione dell’amore degli anfibi è cominciata. E tu li puoi aiutare a riprodursi

La stagione dell'amore degli anfibi è cominciata. E tu li puoi aiutare a riprodursi

Come ogni anno verso fine inverno, la stagione dell’amore degli anfibi è cominciata, e andrà avanti fino all’estate. Rospi, rane, salamandre e altre specie di animali anfibi si svegliano proprio in questo periodo tra fine febbraio e inizio marzo dal letargo e seguendo l’istinto migrano dalla terraferma verso le zone riproduttive. Le zone umide di riproduzione dove depositare le uova, come stagni, laghetti, pozze, corsi d’acqua, sono spesso separate dai luoghi di letargo da infrastrutture umane come strade, ferrovie e luoghi abitati. Ed è qui che rospi, rane e anfibi in generale rischiano di perdere la vita.

Come aiutare gli anfibi durante la stagione dell’amore

Ti sarà sicuramente capitato di notare qualche anfibio morto schiacciato sulla strada. E se presti bene attenzione è molto probabile che nella stessa zona ce ne sia più di uno. Non necessariamente ma molto probabilmente sono maschi che, usciti allo scoperto, stavano aspettando la femmina per la riproduzione.

La stagione dell'amore degli anfibi è cominciata. E tu li puoi aiutare a riprodursi

Ma anche le femmine in cammino verso le zone umide per la riproduzione corrono lo stesso rischio. La buona notizia è che la presenza di anfibi è generalmente sintomo di ambienti ben conservati; la cattiva notizia è che soprattutto nelle aree antropizzate, e soprattutto a causa delle scarse precipitazioni e della siccità, sono a rischio scomparsa, con grave rischio di alterazione dell’ecosistema locale.

 

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Rane, rospi, salamandre e gli altri anfibi sono cruciali per il mantenimento dell’equilibrio ecologico del territorio e della sua biodiversità. Svolgono infatti un’azione di controllo degli insetti che vivono nelle zone umide, come le zanzare, ma si nutrono anche di altre specie dannose per l’agricoltura, come le lumache. Ed è per questo che sarebbe il caso di aiutare questi animali durante la loro migrazione verso le zone di riproduzione.

 

Cosa si può fare per salvare gli anfibi

I percorsi di migrazione sono generalmente noti a livello locale, e non è infrequente trovare cartelli che ammoniscono a moderare la velocità e prestare attenzione. Oltre ai cartelli si trovano spesso anche barriere antiattraversamento come recinzioni plastiche temporanee o, nei casi più virtuosi, anche passaggi sotterranei.

Se notate cartelli e recinzioni, e volete dare una mano, potete unirvi ai gruppi locali di volontari che nelle ore serali li “raccolgono” e li traghettano dall’altra parte della strada; oppure se notate molti esemplari morti e nessun cartello segnalatore né infrastrutture potete rivolgervi al Comune e chiedere che siano prese delle misure a tutela di questi animali, oppure ancora dare vita a un gruppo locale di volontari.

Per aiutare rospi e rane ad attraversare la strada bastano un paio di guanti, un secchio, una torcia e, considerando il buio serale, indossare gli smanicati catarifrangenti o indumenti ad alta visibilità per farsi vedere a distanza dagli automobilisti.
Foto di seth0s da Pixabay

 

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