Localizzatore satellitare Garmin Inreach: 7 motivi per cui dovresti comprarlo subito

Garmin inReach perché comprarlo

Garmin inReach Mini e GarminGPSMAP 66i sono un localizzatore satellitare che permette di conoscere la propria posizione, comunicarla in caso di emergenza e richiedere aiuto ovunque nel mondo. Detta così sembra la descrizione di un dispositivo che può interessare solamente a chi si spinge in zone remote e ad alto rischio per avventure precluse ai più. Ma così non è, e sono i numeri e i dati di fatto nudi a crudi a dire perché sarebbe il caso di comprarlo, e portarlo sempre con sé, ogni volta che lasciamo la città e ce ne andiamo nella natura.

Incidenti in montagna e persone disperse in Italia

Ogni anno, in Italia, scompaiono circa 18mila persone (per la precisione, nel 2018 18.468 denunce di scomparsa, e ben 13.745 di queste persone non sono ancora state ritrovate). In questo numero, che è parti a un comune di medie dimensioni, c’è dentro di tutto: dagli allontanamenti volontari alle fughe dei migranti dai centri di accoglienza, ma c’è anche chi esce di casa per fare una passeggiata in montagna o per cercare funghi nel bosco e la sera non rientra più. E sono più di quanti se ne possa pensare: nel 2019 il conto dice di un morto al giorno, e non sempre e non solo si tratta di alpinisti vittime di incidente in alta montagna. Nel conto degli interventi del Soccorso Alpino Italiano ci sono anche fungaioli, escursionisti, gitanti che sono rimaste vittima di cadute, distorsioni, malori. A inizio settembre i dati dati del Soccorso Alpino Italiano a partire dal 1° gennaio contavano 6.780 interventi di soccorso in montagna e ambienti impervi, con 250 vittime, 32 dispersi e 936 feriti gravi.

La copertura telefonica in Italia per chiamare soccorso

Be’ ma se mi succede qualcosa chiamo i soccorsi con il cellulare“. Sì ma no: in Italia ci sono 1450 comuni non coperti da segnale telefonico (il dato è della Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani), praticamente 1 comune su 8. Sono dove andiamo a raccogliere le castagne o i funghi, dove andiamo a passeggiare con il cane o la famiglia, dove è morto a fine agosto Simon Gautier, l’escursionista francese di 27 anni vittima di una incredibile serie di concause. Noi, per esempio, per testare Garmin inReach siano stati a Ponteranica, in un bosco a poche centinaia di metri dal limite del comune di Bergamo, un capoluogo di provincia: è bastato allontanarsi 5′ a piedi nel bosco per ritrovarsi completamente isolati dal segnale telefonico. Nessuna possibilità di chiamare né di inviare un messaggio: e in queste condizioni non c’è Numero Unico delle Emergenze 112 o App come GeoResq del Cai che tenga. Se non c’è segnale, non si può chiamare in nessun modo.

Garmin inReach Mini

Come funziona Garmin inReach

Ecco, in tutte queste situazioni, e nel caso di emergenza, l’unico dispositivo che funziona sempre è un localizzatore satellitare come il Garmin inReach: ne esistono 2 modelli, il Mini, tascabile e compatto, e il GPSMAP 66i con anche la cartografia e la navigazione outdoor, ma quello che conta è il sistema satellitare che permette di conoscere e inviare la propria posizione e chiedere aiuto. Garmin inReach non si aggancia al segnale telefonico ma a quello dei satelliti Iridium, che hanno 2 particolarità: la prima è che garantiscono la copertura terrestre al 100%, da Ponteranica al Circolo Polare Artico o l’Himalaya; la seconda è che trattandosi di satelliti orbitali (e non stazionari) LEO (Low Earth Orbit) riescono a inviare il proprio segnale anche all’interno di spaccature del terreno come crepacci, forre, cavità carsiche. Garmin inReach funziona in modo molto semplice: una volta acceso registra a intervalli regolari impostati a propria scelta la posizione del dispositivo e ne permette la visualizzazione in tempo reale anche a chi è a casa (tramite la pagina Web o un App su smartphone); ma soprattutto, in caso di incidente è sufficiente premere il tasto SOS che si trova su un lato del dispositivo per inviare la richiesta di aiuto alla centrale operativa internazionale GEOS. C’è da sottolineare che hanno un costo sia il dispositivo (349,99 per il Mini, 599,99 Euro per il GPSMAP 66i) che il servizio di soccorso ed emergenza internazionale (ci sono varie formule, annuale o a consumo mensile, con diversi plafond di copertura assicurativa, a partire da una quindicina di euro al mese). Inoltre Garmin inReach permette di comunicare anche con un gruppo di contatti selezionato oppure con altre persone dotate del dispositivo. Spiegato in termini pratici: mi succede qualcosa, sono in una zona senza copertura telefonica, posso inviare un messaggio a un mio contatto o a un compagno di escursione dotato di Garmin inReach inviando le coordinate GPS con l’esatta posizione e dicendo cosa mi è successo, oppure invio l’SOS al centro di coordinamento emergenze internazionale GEOS e indipendentemente che io sia ancora in grado di comunicare o meno (la prima risposta è sempre un messaggio con richiesta di chiarimenti nella propria lingua, ma magari sono svenuto oppure mi è caduto il dispositivo) si mette in moto la macchina dei soccorsi.

Garmin inReach GPSMAP 66i

Come funzionano i soccorsi con Garmin inReach

Ora, qui bisogna essere molto chiari: Garmin inReach è un dispositivo che ha un costo di acquisto e che offre anche un servizio a pagamento come quello del centro di coordinamento emergenze internazionale GEOS. Poi però i costi dell’eventuale soccorso sono a carico dell’utente, e qui dipende se si ha un’assicurazione (e cosa copre, e fino a che cifra), se il Soccorso addebita il costo dell’intervento (in Italia la situazione è molto variegata, e all’estero altrettanto) oppure se rientra tra gli interventi a carico dello Stato.

Garmin inReach, perché comprarlo?

Alla fine, allora, perché comprarlo questo Garmin inReach? Principalmente perché le aree in cui è di fatto impossibile usare il cellulare per chiamare soccorso sono più, e più estese, di quanto si pensi; per la facilità d’uso di un solo bottone da premere in caso di emergenza o incidente; perché registrando la posizione satellitare e rendendola visibile a famigliari e amici può aiutare ad allertare i soccorsi anche nel caso in cui non si riesca a farlo in prima persona (cado, svengo, i miei famigliari vedono che sono da ore fermo in una posizione e non rispondo a chiamate e messaggi = allertano i soccorsi); perché la copertura è garantita al 100% in ogni angolo della Terra, 24 ore al giorno, 7 giorni su 7, 365 giorni l’anno, festività comprese; perché ha un livello di resistenza a urti, freddo, polvere, acqua superiore a un normale cellulare; perché la batteria dura da 50 ore con invio della posizione ogni 10′ a 1 anno in modalità standby; perché in fondo la nostra vita vale più del costo di 1 caffè al giorno e un abbonamento alla PayTv al mese.

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