L’Albero di Natale di Gubbio, il gigante di luce che illumina la notte: è il più grande del mondo

Sul profilo del Monte Ingino, Gubbio accende un colosso di luce: è l’Albero di Natale più grande del pianeta, un’icona luminosa che emoziona visitatori da tutto il mondo

Gubbio, l'Albero di Natale

Molti viaggiatori, sia italiani che stranieri, associano il nostro Paese a tesori già noti: città d’arte, isole iconiche, montagne imponenti e luoghi che riempiono da sempre guide e racconti. Eppure c’è un primato che, in molte circostanze, sfugge persino agli appassionati più attenti: in Umbria, a Gubbio, dal 1981 ogni anno viene acceso l’Albero di Natale più grande del mondo.

No, non è un’esagerazione: è certificato dal Guinness World Records. Tutta questo accade in una piccola città medievale nel cuore verde d’Italia, in una località tradizionalmente definita la “Città dei Matti” (vi basti pensare che si riceve la cosiddetta “patente da matto”, un titolo affettuoso nato dalla tradizione della Fontana dei Matti).

Affacciata sul Monte Ingino, durante le festività Gubbio diventa teatro di un’opera luminosa in grado di trasformare l’inverno in un itinerario emozionale, grazie all’impegno di un gruppo di volontari che da ben 45 anni porta avanti un progetto unico nel suo genere.

Perché quello di Gubbio è l’Albero di Natale più grande del pianeta

La figura dell’albero natalizio di Gubbio appare sul profilo del Monte Ingino attraverso oltre 800 punti luminosi, inseriti con cura lungo un tracciato che crea una silhouette inconfondibile, con un perimetro verde tracciato da più di 300 luci e un corpo centrale con oltre 400 elementi multicolore.

La struttura luminosa raggiunge 750 metri di altezza, si estende per 450 alla base e occupa una superficie di circa 130.000 metri quadrati. Ma non è di certo tutto, perché sulla sua cima svetta anche una grande stella luminosa che raggiunge i 1.000 metri quadrati e che è illuminata da 250 luci.

Stella di Natale, Gubbio

Per gestire l’intero impianto servono 7.500 metri di cavi e circa 1.300 ore di lavoro volontario. Numeri che raccontano l’intensità dell’impresa e spiegano la ragione del primato mondiale attribuito nel 1991.

L’albero di Gubbio, edizione 2025-2026

La 45ª accensione, in programma il 7 dicembre 2025, avrà una madrina d’eccezione: la Nave Scuola Amerigo Vespucci, considerata un capolavoro della Marina Militare e simbolo dell’eccellenza italiana. Il motto della nave, “Non chi comincia ma quel che persevera”, esprime alla perfezione lo spirito dei 70 volontari eugubini che, anno dopo anno, mantengono viva questa tradizione con un impegno gratuito e costante. A rappresentare la Vespucci ci sarà il Comandante, Capitano di Vascello Nicasio Falica.

La collaborazione con il veliero si lega anche a un messaggio rivolto alle generazioni future. L’albero infatti utilizza pannelli fotovoltaici, luci a LED e soluzioni a ridotto impatto energetico. Una scelta che trasforma la scenografia luminosa in un esempio di responsabilità ambientale, perfettamente coerente con la missione educativa della Vespucci.

La serata inaugurale sarà guidata da Fabio Vagnarelli e Davide Calabrese degli Oblivion, affiancati da Ubaldo Gini e Silvia Procacci. Piazza Quaranta Martiri diventerà il punto centrale degli eventi, accompagnata da musica, ospiti e una cornice che ogni anno richiama migliaia di persone. La cerimonia verrà trasmessa anche sui canali social del Comitato, su TRG Media e Arancia Live.

Il calendario degli eventi

La stagione luminosa seguirà il periodo tradizionale che va dal 7 dicembre alla seconda domenica di gennaio. Dal 26 novembre partirà l’iniziativa “Adotta una luce”, con la possibilità di sostenere il progetto tramite una semplice procedura sul sito ufficiale.

Il percorso di visita si arricchirà inoltre dell’apertura della sede espositiva provvisoria degli Alberaioli, allestita nei pressi della sala degli stemmi: un’occasione per scoprire strumenti, materiali e storie legate ai volontari. Le date verranno comunicate attraverso i canali digitali del Comitato.

Albero di Natale di Gubbio, edizione 2025-2026

Il calendario 2026 sarà dedicato, tra le altre cose, all’ottavo centenario della morte di San Francesco d’Assisi e renderà omaggio all’episodio dell’ammansimento del lupo, ricordato dalla statua situata accanto alla chiesa di Santa Maria della Vittorina. Un gesto di pace che trova un’eco naturale nella luce che avvolge il Monte Ingino durante le festività.

Foto Canva

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