Perché è meglio camminare 7 mila passi al giorno invece che 10 mila

Aggiungere una passeggiata di 20 minuti ogni giorno alle nostre solite attività dovrebbe diventare una regola per mantenerci in buona salute e ridurre i rischi di malattie cardiovascolari e di morte. L’importanza di contapassi e sportwatch per stimolarci e monitorare la salute

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È meglio camminare 7 mila passi al giorno che i 10 mila suggeriti da molte agenzie della salute, OMS compreso. La soglia dei 7000 passi quotidiani abbassa il rischio di morte per qualsiasi causa dal 50 al 70%. Lo spiegano due studi, che suggeriscono come sia questa la cifra da tenere presente per allungarsi la vita.
Insomma, camminare 7 mila passi al giorno, più o meno 6,4 km, a passo intenso, ci allunga la vita, ma soprattutto la rende piacevole, tenendo lontani i rischi di malattie importanti.

Perché è meglio camminare 7 mila passi al giorno invece che 10 mila

Uno studio dell’Università di Granada pubblicato sul Journal of American College of Cardiology ci spiega che esiste un numero ideale di passi per ottenere i maggiori benefici quanto a prevenzione di malattie cardiovascolari e morte prematura.
La soglia dei 7 mila passi mostra i primi benefici, anche se farne 8 mila è ancora meglio. Questo se consideriamo la lunghezza media del passo umano di 76 centimetri per gli uomini e 67 per le donne.
8.000 passi corrispondono a circa 6,4 chilometri, da fare ogni giorno.
Il ritmo è importante: più intenso è, meglio la camminata ci protegge dal rischio cardiaco.
Non serve arrivare a 10 mila passi al giorno, ma di sicuro male non fa, come spiega Francisco Ortega dell’Università di Granada: “Più passi si fanno meglio è, e non esiste un numero eccessivo di passi che risulta dannoso per la salute”.

Il numero di passi ideali da fare ogni giorno è 7 mila

Secondo un altro studio condotto presso il dipartimento di kinesiologia dell’Università del Massachusetts, le persone che hanno fatto circa 7.000 passi al giorno hanno avuto un rischio inferiore dal 50% al 70% di morire per tutte le cause. E non si tratta necessariamente di correre o camminare velocemente: lo studio ha mostrato che i passi più rapidi non portano a benefici migliori. L’intensità del passo, o il numero di passi al minuto, non ha influenzato il rischio di morire.

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La ricerca, pubblicata sulla rivista JAMA Network Open, si è basata sui dati raccolti a partire da 11 anni fa su un campione di popolazione, utilizzando un contapassi realizzato ad hoc.
E porta alla conclusione che l’esercizio fisico può ridurre il rischio cardiovascolare migliorando la pressione sanguigna, riducendo il colesterolo, migliorando l’iperglicemia diabete e contribuendo alla riduzione del peso.

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La soglia dei 7 mila passi è in realtà ‘mobile’. Non esiste un numero magico valido per tutti, ma secondo la ricercaa americana non è necessario focalizzarsi sui 10 mila passi quotidiani suggeriti dall’OMS, quanto concentrarsi sul fare un po’ di più rispetto a quanto abbiamo fatto il giorno prima.
Diciamo che aggiungere una passeggiata di 20 minuti ogni giorno a quello che si fa abitualmente può diventare una buona regola.20-minuti-al-giorno

7000 passi al giorno possono essere quindi un orizzonte ideale per chi non sta facendo un quantitativo di attività fisica adeguata. Non serve fare di più: “Abbiamo anche scoperto nel nostro studio”, spiegano i ricercatori, “che l’accumulo di un numero maggiore di passi al giorno è associato a un rischio di mortalità inferiore incrementale fino al livellamento, a circa 10.000 passi/giorno”.
In questo l’aiuto di smartwatch e sportwatch e app per il tracciamento dell’attività sportiva è importante.
Foto di Tobi da Pexels

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Spoiler: ne mandiamo poche, ma buone!

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