Arrampicata alle Olimpiadi: le regole, come funziona, le specialità in gara

È la prima volta dell'arrampicata alle Olimpiadi, con la "combinata olimpica" che mette insieme le 3 specialità, Lead, Speed e Boulder. Ci siamo fatti spiegare le regole, come funziona e i favoriti per Tokyo 2020 da Matteo Demicheli di Black Diamond, una delle aziende di riferimento di questo sport

Arrampicata alle Olimpiadi Regole

L’arrampicata alle Olimpiadi è una delle novità di questa edizione di Tokyo 2020. Uno sport che nell’immaginario si pratica in ambiente naturale, sulle montagne, e che invece alle Olimpiadi è praticato su pareti artificiali appositamente preparate. Ma oltre a questa grande differenza, l’arrampicata sportiva che vediamo alle Olimpiadi di Tokyo è anche una vera e propria gara, con regole molto precise, tempi e penalità. Per scoprire come funziona l’arrampicata alle Olimpiadi, le sue regole e tutto quello che serve per guardare le gare e capire cosa sta succedendo abbiamo fatto due chiacchiere con Matteo Demicheli, Sport & Community Coordinator di Black Diamond, una delle aziende di riferimento a livello mondiale nello sviluppo di equipaggiamenti e
abbigliamento per l’arrampicata..

Matteo, in poche e semplici parole, cosa si intende per arrampicata sportiva?
L’arrampicata sportiva come la conosciamo oggi è uno sport relativamente giovane nel quale l’atleta è impegnato nella risoluzione di un percorso verticale su una parete o su un blocco, senza l’ausilio di mezzi artificiali utilizzati per la progressione. Le prime gare, organizzate intorno alla metà degli anni Ottanta, si svolgevano su pareti di roccia naturale. Certamente affascinante, da un lato, ma complicato se si pensa all’impossibilità di avere un tracciato uguale e uniforme per tutti gli atleti. Per questa ragione verso la fine degli anni Ottanta le gare hanno iniziato a svolgersi su pareti artificiali, cosa che avviene tutt’oggi in tutte le specialità.

Quali sono le diverse specialità nell’arrampicata?
In arrampicata sportiva le specialità sono tre: Lead, definita in gergo “fare corda”, Boulder, alla quale ci si riferisce spesso con l’espressione “fare blocchi” e Speed, la gara di velocità. La Lead è un tipo di disciplina, e conseguentemente di competizione, in cui l’arrampicatore deve risolvere un percorso fatto di prese artificiali, che si sviluppa lungo una parte alta fino a 25 metri, con l’ausilio di una corda impiegata solo per ragioni di sicurezza ma non utile alla progressione. L’obiettivo è raggiungere il punto più alto della parete e inserire la corda nell’ultimo rinvio (catena o top). Durante le competizioni ogni atleta riceve una serie di punti in funzione del punto più alto che riesce a raggiungere.
Il Boulder si svolge invece con l’obiettivo di risolvere un problema di pochi movimenti, generalmente più intensi e nel minor tempo possibile. Il punteggio viene calcolato sulla base della Zona del blocco raggiunta, o è massimo in caso di Top. Questa disciplina non richiede l’utilizzo di corda o protezioni (solamente un materasso sul terreno per eventuali cadute) e nasce come disciplina per risolvere problemi su sassi di piccole dimensioni, generalmente pochi metri.
Infine, nella Speed, l’obiettivo è raggiungere nel minor tempo possibile il top del percorso su una parete di 15 metri che, per questo tipo di disciplina, è sempre lo stesso. Per intenderci, il record del mondo attuale è di 5,208 secondi, conquistato dall’indonesiano Veddriq Leonardo lo scorso maggio durante la tappa di Salt Lake City della Coppa del Mondo di arrampicata.

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Come funzionerà alle Olimpiadi? Ci saranno tre tipi di gare diverse?
In occasione dell’edizione di Tokyo, esordio per l’arrampicata sportiva ai giochi olimpici, è riservata una sola medaglia all’arrampicata sportiva, una maschile e una femminile. Per questa ragione si è deciso di mettere alla prova gli atleti su tutte e tre le discipline, e non escludere nessuno specialista. La medaglia verrà dunque assegnata a chi realizzerà i migliori risultati possibili nelle tre discipline. Questo ha dato vita a una sorta di nuova specialità definita “Combinata olimpica”.
È previsto un turno di qualificazione a cui parteciperanno tutti gli atleti e la finale alla quale prenderanno parte gli otto migliori classificati. Il punteggio finale verrà calcolato moltiplicando il posizionamento dell’atleta, su un ranking da 1 – il migliore – a 8, in ognuna delle tre prove. Il punteggio complessivo più basso decreterà il vincitore.
Dall’edizione di Parigi, nel 2024, ci sarà il primo cambiamento: le medaglie da aggiudicarsi saranno due, una per la speed e una per la combinata lead e boulder. Sarà interessante vedere se nelle successive Olimpiadi si arriverà ad avere tre medaglie, una per disciplina.

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Quanti atleti sono qualificati a Tokyo?
Per questa prima edizione sono previsti 40 atleti, 20 donne e 20 uomini. A rappresentare l’Italia ci saranno Laura Rogora, Ludovico Fossali e Michael Piccolruaz. Già dalla prossima edizione il numero sarà maggiore e questo permetterà a più atleti di potersi qualificare.

Chi sono i favoriti?
Sarà un bellissimo spettacolo perché avremo raccolti nello stesso posto alcuni tra i migliori climber del mondo, con la differenza che per la prima volta tutti gli atleti si sfideranno su tutte e tre le discipline, mettendosi in gioco al di fuori della loro specialità. Questo cambia di molto le carte sul tavolo. Inutile dire che molti saranno gli occhi puntati su Adam Ondra, come su Janja Garnbret e proprio sull’italiana Laura Rogora. Ma comunque vada, il più grande successo è che l’arrampicata è diventata uno sport olimpico: si tratta di una vittoria per l’intero movimento e per lo sport, che non potrà che portare nuove persone ad avvicinarsi a questo bellissimo mondo. Che vinca il migliore e che tutti gli atleti possano divertirsi!

Arrampicata alle Olimpiadi

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