Il cicloturismo è molto più di una semplice pedalata: è immergersi nella natura, scoprire angoli nascosti e condividere la passione per le due ruote con gli altri. Che tu stia affrontando una bella e lunga ciclovia o la ciclabile locale vicino casa, la libertà che proviamo in sella è grande. Ma lo è anche la responsabilità. Non parliamo di codice della strada, che comunque dovresti conoscere, ma di un vero e proprio Galateo del Ciclista: quell’insieme di regole non scritte, dettate dal buon senso, che rendono l’esperienza più sicura e piacevole per tutti. Il principio cardine è uno solo: il Rispetto, verso la natura e verso gli altri utenti dei sentieri.
Il galateo del ciclista: 6 regole non scritte per ciclabili, ciclovie e sentieri
Sei un ciclista esperto che ha bisogno di un promemoria o un neofita alla prima avventura? Ecco i 6 pilastri del cicloturismo consapevole, da portare sempre con te.
1. Resta sui sentieri
Ogni ciclovia e sentiero è frutto di storia, manutenzione e accordi con proprietari privati. Il primo atto di rispetto è attenersi scrupolosamente alla traccia segnalata.
Perché è importante:
- Proprietà privata: non improvvisare percorsi, non scavalcare recinzioni o cancelli. I sentieri attraversano spesso terreni privati grazie a un diritto di passo, e noi siamo solo ospiti.
- Sicurezza: i percorsi “ufficiali” sono verificati. Uscire dalla traccia può esporti a pericoli inaspettati o a ostacoli non previsti.
- Segnaletica: rispetta scrupolosamente eventuali divieti di accesso o indicazioni specifiche. Se un sentiero è chiuso, c’è un motivo valido.
2. Non lasciare tracce e rispetta la natura
Il concetto di “Leave No Trace” (non lasciare tracce) è fondamentale per chi vive l’outdoor. Quando te ne vai, il sentiero deve apparire come se non fossi mai passato.
Perché è importante:
- Rifiuti: qualsiasi cosa porti con te, devi riportarla indietro. Questo vale anche per gli scarti “organici” come bucce di frutta o fazzoletti di carta, che impiegano tempo a degradarsi e sono sgradevoli.
- Erosione del suolo: i sentieri bagnati e fangosi sono estremamente vulnerabili. Pedalare sul fango distrugge il fondo e crea solchi che provocano erosione. Se il sentiero è troppo fangoso, valuta di fare dietrofront o di trovare un’alternativa.
- No alle scorciatoie: tagliare le curve crea nuovi sentieri e allarga inutilmente la pista, danneggiando la vegetazione circostante e aumentando l’erosione.

3. Guida con prudenza e rispetta te stesso
In bicicletta, un momento di distrazione può avere conseguenze spiacevoli. La sicurezza è sempre prioritaria.
Perché è importante:
- Velocità: mantieni una velocità che ti permetta di reagire prontamente. Dietro una curva cieca potresti trovare un escursionista, un bambino, un cane o un ostacolo imprevisto. Rispetta i limiti (se ci sono) e usa il buon senso.
- Controllo totale: guida sempre in modo da avere il pieno controllo della tua bicicletta. Se un tratto è troppo tecnico o sconnesso per il tuo livello, scendi e spingi. Non c’è vergogna nel mettere il piede a terra.
- Casco: sembra banale, ma va ricordato. Indossa sempre il casco. È l’equipaggiamento essenziale che ti protegge dalle conseguenze più gravi di una caduta.
4. Non spaventare gli animali: rispetta la fauna
Sui sentieri e nelle aree rurali, condividiamo lo spazio con la fauna selvatica e il bestiame. Entrare in modo brusco nel loro ambiente può spaventarli, con rischi per te e per loro.
Perché è importante:
- Animali e bestiame: in presenza di cavalli o bestiame al pascolo (mucche, pecore), rallenta, sii silenzioso e, se necessario, scendi dalla bici e cammina, dando loro ampio spazio.
- Fauna selvatica: evita movimenti improvvisi o rumori forti. Lascia agli animali selvatici il tempo sufficiente per adattarsi alla tua presenza e allontanarsi con calma. In fondo siamo ospiti a casa loro.

5. Le precedenze: rispetta chi è più vulnerabile
La regola d’oro in un ambiente condiviso è tutelare chi è in una posizione di maggiore difficoltà o minore controllo.
La gerarchia delle precedenze non scritte è chiara:
- Pedoni, cavalieri, trekker hanno la precedenza sui…
- Ciclisti che hanno la precedenza sui…
- Mezzi a motore (se ammessi).
Inoltre, tra ciclisti vale la regola della fatica:
- Chi scende deve dare precedenza a chi sale. Chi sta salendo fa più fatica ad interrompere lo sforzo. Se sei in discesa, rallenta drasticamente, mettiti da parte e lascia passare chi sta faticando in salita.
6. Sorpasso gentile e segnalato: rispetta gli altri
Sorprendere qualcuno da dietro è la cosa peggiore che possa capitare. Un sorpasso deve essere sicuro, gentile e comunicato.
Perché è importante:
- Comunicazione: non affidarti solo al campanello (che è obbligatorio da codice della strada ma può spaventare). Fatti sentire con un saluto amichevole o un annuncio: “Arrivo da dietro!”, “Permesso, passo a sinistra/destra!”. Assicurati che l’altro utente abbia compreso e si sia spostato.
- Cortesia: rallenta prima del sorpasso. Non sfrecciare via. Un piccolo cenno di ringraziamento o un sorriso dopo il sorpasso sigilla l’interazione in modo positivo.
- Distanza: lascia sempre spazio sufficiente. Ricorda che i pedoni o gli altri ciclisti potrebbero avere cani al guinzaglio, zaini ingombranti o fare movimenti inaspettati.
LEGGI ANCHE
10 regole che devi conoscere per andare sui sentieri in MTB
15 consigli per ridurre l’impatto sul pianeta delle nostre attività preferite
Ecco perché è meglio non buttare la buccia di banana per terra
Il cicloturismo è l’espressione massima della libertà di movimento, ma questa libertà si realizza appieno solo quando è consapevole e rispettosa. Adottando questo Galateo, non solo rendi più sicura la tua esperienza, ma contribuisci a diffondere un’immagine positiva di tutti i ciclisti, garantendo che i sentieri rimangano aperti e piacevoli per le generazioni future.
©RIPRODUZIONE RISERVATA




