Jabra Sport Pulse Wireless: la nostra prova delle cuffie con cardiofrequenzimetro

Qui parliamo di auricolari wireless con cardiofrequenzimetro. Sì, le Jabra Sport Pulse Wireless sono cuffie senza fili, con all’interno un sensore per la rilevazione del battito cardiaco mentre corri, pedali, cammini o fai allenamento in palestra.

Niente fasce cardio al petto sotto la t-shirt, niente sensori aggiuntivi, niente di niente: un paio di cuffie nelle orecchie e via. Le abbiamo provate e funzionano perfettamente.

Come sono nel dettaglio? Ecco il resoconto del nostro test.

Ergonomia
Sono cuffie in-ear, ovvero con un eargel (un gommino) che si infila nel padiglione auricolare e in più un earwing (un’aletta gommata) che si aggancia nel bordo dell’orecchio. Quindi se avete in mente le Jabra Sport Wireless+ (ve ne abbiamo parlato qui) con la struttura in plastica che passa sopra l’orecchio, qui è tutta un’altra cosa.
Vi sorge il dubbio che durante la corsa possano staccarsi dall’orecchio? Legittimo, ma c’è la soluzione: nella confezione trovate quattro misure di eargel e altrettante di earwing. Noi, dopo qualche tentativo in cui quella di destra (con i comandi sul cavo, forse proprio perché pesa di più) ci si sfilava continuamente, siamo arrivati alla soluzione di usare due earwing di dimensioni diverse. Con buona pace dell’idea che il nostro corpo sia simmetrico.

Funzionamento e comandi
Sempre rispetto alle Sport Wireless+, è diversa anche la disposizione dei comandi: qui abbiamo tre tasti sul cavo verso l’auricolare destro che servono per gestire chiamate e playlist, e un pulsante sull’auricolare sinistro per gestire tutte le informazioni dell’allenamento.
Attenzione: gli auricolari Jabra Sport Pulse non sono stand-alone, ma funzionano collegandosi via Bluetooth allo smartphone. Noi abbiamo fatto il test con uno smartphone Android sul quale avevamo installato sia l’App Jabra Sport che la Jabra Sound. Non è obbligatorio: si può ascoltare la musica anche con il player dello smartphone e si può usare qualsiasi app per il fitness (qui trovate le migliori che abbiamo testato), ma ci siamo tolti lo sfizio di un’esperienza olistica nell’ecosistema Jabra per il fitness.
Detto questo, dobbiamo ammettere la nostra impressione: rispetto alle Jabra Wireless+, i cui piccoli tasti sul retro del padiglione auricolare non sono semplicissimi da gestire senza smettere di correre, qui è tutto molto più facile e immediato. Il tastierino con i tre pulsanti per chiamate e playlist si afferra al volo proprio come quelli dello smartphone, e il pulsante per le informazioni sull’allenamento si sfiora appena senza dover fare eccessive pressioni. Insomma, ottimo.

Dov’è il sensore cardio?
Il sensore cardio si trova nell’auricolare di sinistra. Una volta installate le app c’è una fase di test per vedere se la rilevazione del battito cardiaco avviene correttamente: 15″ da fermi, 15″ muovendosi un po’ sul posto e il gioco è fatto. Poi abbiamo cominciato a correre e qui avvengono tre cose. Premendo il pulsante sull’auricolare sinistro c’è una voce che fornisce le informazioni in diretta: distanza percorsa, tempo totale, frequenza cardiaca, velocità media. Oppure l’app si premura di fornire le stesse informazioni a ogni intervallo di distanza (1 km, 2 km, etc.) e di tempo (10′, 20′, etc.). Questa almeno con la funzione base dell’app – registrare l’allenamento. Poi ci sono altre opzioni: distanza, durata e calorie bruciate; obiettivo di velocità; zona cardiaca di allenamento; interval training. E l’app si premura di avvisarti e guidarti nel tuo allenamento. Tutto a voce, tutto nell’orecchio, tutto quando necessario. Una goduria.

E se il sensore si scollega?
A noi è capitato che l’auricolare si sia sfilato dal padiglione e il sensore si sia scollegato, e in quel caso l’app ti avvisa, sempre a voce, così puoi riposizionare l’auricolare nel suo alloggiamento (mentre l’app continua a registrare l’allenamento).

Il cardiofrequenzimetro è accurato?
Questa è probabilmente la domanda più importante a cui rispondere, dato che il principio secondo cui funzionano queste Jabra Sport Pulse è che nell’orecchio passano piccoli vasi sanguigni da cui sarebbe più semplice monitorare il battito cardiaco e il consumo d’ossigeno tramite un sensore opto-meccanico. Noi abbiamo fatto il confronto correndo con l’Adidas miCoach SmartRun al polso che usa il sensore Mio (qui il resoconto della nostra prova) e non ci sono state differenze, né nella rilevazione del battito cardiaco, né in quella della distanza percorsa.

Giudizio finale
Ogni valutazione deve tener conto ovviamente del prezzo, e quello consigliato per la vendita di queste Jabra Sport Pulse Wireless è di 199 euro. Quindi una spesa senza dubbio importante. Tuttavia la qualità dei materiali ci sembra ben sopra la media, non temono la pioggia, il sudore e l’eventuale polvere di un normale uso outdoor, rispetto alle Wireless + sono state anche alleggerite, e il cavo a sezione tonda è anche meno rigido rispetto al flatwire. La durata della batteria invece è quello che è (5 ore dichiarate, perché il Bluetooth consuma energia e se ci smanettate continuamente può durare anche meno).

C’è anche da dire che l’app Jabra Sound aggiunge il Dolby allo streaming, e che l’app Sport è proprio ben fatta (c’è anche l’istogramma con le zone cardio dell’allenamento), ma alla fine la discriminante è una sola: preferite uscire con uno smartwatch al polso da controllare con gli occhi (con o senza fascia cardio collegata) o con un paio di cuffie nelle orecchie più lo smartphone al braccio o nella taschina dei pantaloni?

Se la risposta giusta è la seconda, allora sfilate la carta di credito dal portafoglio e fatevi un regalone.

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