Dove fare rafting in Italia? Ecco i 9 fiumi migliori

I 9 migliori fiumi dove fare rafting in Italia, dalle Alpi, su Sesia, Dora e Toce, agli Appenini, fino in Abruzzo e Calabria

Miglior Fiume Rafting Italia

La primavera e l’autunno sono le stagioni migliori per fare rafting in Italia, quando con il disgelo delle nevi o le prime piogge i fiumi si ingrossano di acqua trasformando il loro corso in vere e proprie rapide da affrontare a bordo di un gommone e a colpi di pagaia. Ora, il rafting, ovvero la discesa di un fiume a bordo di una imbarcazione di gomma inaffondabile e autosvuotante chiamata raft da governare pagaiando, non è propriamente uno sport estremo: certo è adrenalinico, certo richiede un certo impegno fisico oltre al fatto di saper nuotare, ma presso i centri riconosciuti dalla Federazione Italiana Rafting è possibile farlo in tutta sicurezza, dotandosi delle necessarie tuta di neoprene, dispositivi di galleggiamento e casco, e ovviamente divertendosi un sacco.

I 9 migliori fiumi dove fare rafting in Italia

Per tutti questi motivi sempre più gente approfitta del periodo tra la primavera e l’autunno, quando i fiumi sono gonfi d’acqua e scorrono più velocemente verso valle, per dedicare qualche ora alla pratica del rafting e del divertimento nella natura.
Potenzialmente si tratta di un’attività adatta a tutti, basta scegliere un percorso adeguato al proprio livello. Da nord a sud, sono numerosi i fiumi e i torrenti dove praticare questa disciplina in totale sicurezza, prenotando le migliori discese di rafting in centri specializzati e accompagnati da guide esperte.
Ma quali sono i fiumi migliori per andare a fare rafting in Italia? Eccoli, regione per regione.

1. Fiume Corno, Umbria

Nasce dal monte Terminillo nel Lazio e scorre per 56 km complessivi fino a sfociare nel Nera, in Umbria: le sue acque sono limpide e incontaminate perché intorno ha sé ha praticamente solo ambienti naturali, e alterna tratti ripidi e tortuosi ad altri più placidi come quello quello delle gole di Biselli dove riposare le braccia e ammirare il paesaggio delle pareti rocciose a strapiombo.

2. Fiume Lao, Calabria

Nasce in Basilicata, nel Parco del Pollino, dove lo chiamano Mercure, e sfocia nel Tirreno dopo aver attraversato la Calabria, dove appunto lo chiamano Lao: sono 50km con una portata media copiosa, anche se in Primavera e Autunno si gonfia con piene imponenti, ed è il fiume del rafting e dell’hydrospeed per eccellenza nel meridione d’Italia.

3. Fiume Adda, Lombardia

Non certo nel suo corso pianeggiante dopo Lecco, quando le acque scorrono placide, ma in Valtellina l’Adda è perfetto per il rafting, in particolare nella zona di Sondrio e paesi limitrofi dove si trovano numerosi centri rafting.

4. Fiume Sesia, Piemonte

Nasce dal ghiacciaio del Monte Rosa, a 2500 metri di altitudine, scorre per 140km fino a buttarsi nel Po, ed è indubitabilmente uno dei paradisi del rafting italiano: da Alagna a Varallo i centri rafting, hydrospeed e torrentismo si susseguono uno dietro l’altro e davvero non c’è che l’imbarazzo della scelta.

Rafting sul fiume Sesia in Valsesia

5. Fiume Noce, Trentino

La Val di Sole, altro capoluogo italiano del rafting, con l’acqua color azzurro turchese e le montagne a fare da scenario mozzafiato: il Noce sorge a 3000 metri d’altezza, nel Parco Nazionale dello Stelvio, e appena scesi dal Passo del Tonale, tra i comuni di Pellizzano e e fino al lago di Santa Giustina c’è un centro rafting via l’altro. Non a caso per il National Geographic questo è il miglior fiume d’Europa per il rafting e il secondo al mondo dopo lo Zambesi, in Africa.

6. Fiume Aventino, Abruzzo

Nasce a 860 metri di quota, dalle Sorgenti di Capo di Fiume in provincia di Chieti, e scorre per 45 km fino a confluire nel fiume Sangro: è un corso d’acqua a carattere torrentizio, impetuoso in primavera ed estate, ovvero nella stagione migliore per il rafting. Nella parte più alta ha un alveo stretto, pendente e impetuoso mentre in quella bassa si allarga permettendo una navigazione più tranquilla e adatta anche a bambini e famiglie.

7. Dora Baltea, Valle d’Aosta

Il “Colorado d’Italia”, per dirla tutta: la Dora Baltea nasce sul Monte Bianco e scorre impetuosa tra montagne, boschi e castelli. Anche questo, come molte valli di montagna, è un autentico paradiso per il rafting, soprattutto nel tratto tra Montovert e Chatillon.

8. Fiume Brenta, Veneto

Tra il massiccio del Grappa a est e l’altopiano dei 7 comuni a ovest, scorre il fiume Brenta, che nasce dal lago di Caldonazzo e Levico in Trentino e sfocia direttamente nel mar Adriatico. Uno dei tratti più interessanti per il rafting sul Brenta è quello tra Valstagna, San Nazario e Solagna (Vicenza), dove si trovano alcune strutture per il rafting.

9. Fiume Tanagro, Campania

92 km di corso, per lo più nell’area del parco del Cilento e Vallo di Diano, con alcuni km subito dopo il Vallo di Diano, nei territori di Auletta, Caggiano e Pertosa dove raccoglie anche le acque delle Grotte dell’Angelo, perfetti per il rafting, prima che il Tanagro confluisca nel Sele.

[Credits photo: Pixabay]

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