Un viaggio in Armenia è il modo migliore per scoprire l’oriente in modo sicuro: guida essenziale per una settimana

Lago di Sevan

L’Armenia è una di quelle destinazioni che colpiscono al cuore chi ha voglia di allontanarsi dai soliti circuiti turistici. È un paese ricco di spiritualità, cultura e natura, con panorami che spaziano da vette innevate a canyon aridi, da monasteri rupestri a foreste di montagna. Yerevan è collegata con voli diretti da diverse città italiane (Venezia, Milano, Roma), rendendo questo viaggio accessibile e perfetto per chi ha solo una settimana.
Si tratta di una delle mete più interessanti e attualmente sicure per scoprire il vicino oriente. Guarda i luoghi più iconici nella gallery!

Come girare l’Armenia in una settimana

Sette giorni in Armenia bastano per capire che è molto più di un Paese ex-sovietico incastonato tra Caucaso e Medio Oriente. È una terra di contrasti e armonie, dove la spiritualità si intreccia con la natura e la storia millenaria affiora ovunque. Ecco un’idea di viaggio di una settimana.

Giorno 1 – Yerevan

Si parte dalla capitale, tra le più antiche città del mondo. Fontane danzanti, caffè all’aperto e sculture moderne convivono con musei che raccontano millenni di storia armena. Da non perdere la Cascade, monumentale scalinata panoramica, e il Museo Nazionale di Storia.

Giorno 2 – I templi di pietra: Garni e Geghard

Si esce dalla città per esplorare il tempio pagano di Garni, la “Sinfonia delle Pietre” nella gola dell’Azat e il Monastero rupestre di Geghard, patrimonio UNESCO. Un tuffo nella spiritualità e nella geologia, con una sosta golosa per assaggiare il lavash appena sfornato.

 

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Giorno 3 – Lago Sevan e Dilijan

Il terzo giorno è dedicato al relax nella natura. Prima il Lago Sevan, “la perla blu” incastonata tra le montagne, poi Dilijan, villaggio dal fascino alpino tra case in legno, monasteri nei boschi e botteghe artigiane.

Giorno 4 – Echmiadzin e manoscritti antichi

Giornata intensa e affascinante tra la Cattedrale di Echmiadzin, sede della Chiesa Apostolica Armena, le rovine della maestosa Zvartnots e il Matenadaran, che custodisce migliaia di antichi manoscritti miniati.

Giorno 5 – La regione di Lori

Si risale verso nord per scoprire monasteri spettacolari come Akhtala, Sanahin e Haghpat, circondati da vallate verdi e silenzi profondi. Un’esperienza mistica in paesaggi che sembrano fuori dal tempo.

 

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Giorno 6 – Vigneti e canyon di Khor Virap, Areni e Noravank

Al sud, l’Armenia mostra un volto diverso: più arido, ma altrettanto affascinante. Si visita Khor Virap, con vista mozzafiato sul Monte Ararat, poi il villaggio di Areni – patria del vino più antico del mondo – e infine Noravank, incastonato tra pareti di roccia rossa.

Giorno 7 – Il monastero sospeso di Tatev

Ultima tappa, il Monastero di Tatev, raggiungibile con la funivia più lunga del mondo. Un luogo simbolico, mistico, spettacolare. Prima del rientro, una sosta alla cascata di Shaki regala un ultimo respiro di bellezza naturale.

 

È sicuro viaggiare in Armenia?

L’Armenia è un paese generalmente sicuro per i turisti. I livelli di microcriminalità sono bassi e la popolazione è accogliente e disponibile con gli stranieri. A Yerevan e nei principali siti turistici, si può girare tranquillamente anche da soli. Le strade di montagna possono essere impegnative ed è meglio affidarsi a una guida o a un autista esperto, soprattutto in inverno.
Tuttavia, è bene tenere presente di evitare le aree di confine con l’Azerbaigian, soprattutto la regione del Nagorno-Karabakh, a causa di possibili tensioni.
Prima di partire, è consigliabile consultare sempre il sito Viaggiare Sicuri del Ministero degli Esteri per aggiornamenti ufficiali.

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