La via Francigena non attraversa solo la Toscana, come pensano alcuni. E non va nemmeno solo da Canterbury a Roma, ma tocca anche la Sicilia. Negli ultimi anni un gruppo di appassionati camminatori e ricercatori siciliani ha percorso e tracciato le vie che in Sicilia si ricollegano alla Francigena.
Di recente un pezzo di questi percorsi è stato ufficialmente riaperto con il nome di Magna Via Francigena in Sicilia. ma ce ne sono altri già percorribili per un viaggio fuori dalle solite rotte, fra trekking, natura e cultura, in una terra magnifica.
> Leggi anche: La Via Francigena: a piedi attraverso l’Europa
Che cos’è la Magna Via Francigena in Sicilia
L’Associazione Amici dei Cammini Francigeni di Sicilia è nata nel 2009 dopo una serie di cammini in Italia e all’estero, con l’idea di ripercorrere a piedi, in bici, in sella a un asino le vie storiche di Sicilia. Ovvero un sistema di sentieri antichissimo, che venivano utilizzati da Greci, Romani, Bizantini, Arabi e Normanni.
Furono proprio i Normanni, che nella seconda metà del XI secolo scesero in Sicilia a organizzare il territorio e mappare le vie: negli atti compare anche la menzione di alcuni tratti denominati ‘Via Francigena’. Così oggi questi amanti del viaggio a piedi stanno cercando le tracce di questo network di strade utilizzato fino a tutto il medioevo e poi un po’ scomparso dai radar. Scoprendo un reticolato di sentieri che fanno la felicità di ogni pellegrino, trekker, biker.
> Leggi anche: Guida al trekking: 12 consigli fondamentali
Da Palermo a Agrigento: la Magna Via Francigena
Incrociando le informazioni, seguendo le tracce sul terreno e tenendo come riferimento i beni archeologici dell’isola, il gruppo ha scoperto alcuni tratti, che hanno catalogato in una mappa. Tutti questi percorsi hanno la Via Francigena come elemento comune.
Agrigento e Palermo sono gli snodi più importanti: non a caso la strada che le collega è chiamata Magna Via Francigena: attraversa la campagna interna toccando Sutera, Castronovo, Corleone e Altofonte: è la Magna Via Francigena.
Abbandonata da secoli, è stata ora ripristinata grazie al lavoro dell’associazione e inaugurata ufficialmente grazie al comune di Castronovo in partenariato con altri 13 comuni e con la diocesi. Sono 160 chilometri, divisi in tappe da 20-25 chilometri ciascuna.
> Leggi anche: I primi 10 passi del Cammino di Santiago
Le altre vie
Ma le vie francigene siciliane non si fermano qui. Non ancora istituzionalizzate ma perfettamente percorribili, ce ne sono altre per una rete che in totale arriva a oltre 900 chilometri.
C’è la via che da Palermo porta a Messina lungo le Madonie e i Nebrodi, un intrico di sentieri di montagna che ha per nome Palermo-Messina per le montagne e corre parallela a un’altra, che invece segue la linea costiera.
Un altro itinerario è quello che da Mazara del Vallo si risale verso Palermo nella Via Francigena mazarense, con alcune ramificazioni a nord (Alcamo-Carini-Palermo) e a sud (verso Marsala).
Da Mazara parte invece una strada antica che porta a Siracusa, chiamata Via Selinuntina. Si tratta di un collegamento antichissimo fra i più importanti insediamenti greci (e poi romani) che si trovano fra le due città: si passa da Selinunte, Licata e Gela, per poi risalire l’interno via Niscemi, Caltagirone e arrivare a Lentini. Qui il percorso si divide in due, raggiungendo da una parte il mare a Siracusa e dall’altra, con il nome di Via Francigena Fabaria, risalendo fino a Santa Maria di Maniace, nella zona del’Etna. Qui si collega con la Magna Via Francigena.
> Leggi anche: La Rota Vicentina, le tappe del cammino più bello del Portogallo
Dove andare
In totale sono oltre 900 chilometri da percorrere a piedi o in bici, o appunto a dorso d’asino. Si viaggia lontano dalle rotte turistiche, in una Sicilia magnifica, struggente, ricca di tradizioni, cultura, buon cibo. Si può dormire in strutture convenzionate o in alloggi simili a quelli dei pellegrini del Cammino di Santiago, messi a disposizione dai Comuni.
> Leggi anche: 50 ciclovie per attraversare tutta l’Italia in bici
I consigli
Meglio camminare leggeri: scarpe da trekking, cappello, sacco a pelo e crema solare sono obbligatori. Le bacchetta da trekking servono eccome, al di là dei dislivelli che si possono affrontare (specie fra Nebrodi e Madonie). E una giacca impermeabile: in Sicilia non c’è per forza sempre e solo il sole. Esiste la pagina Facebook dei Cammini Francigeni di Sicilia che mette in contatti gli aspiranti pellegrini e fornisce informazioni utili.
> Leggi anche: Come si prepara lo zaino
©RIPRODUZIONE RISERVATA