Polonia in bici: la ciclabile Velo Dunajec vicino a Cracovia (si va anche in zattera)

Abbiamo percorso la Velo Dunajec 240 km da Zakopane, la più importante meta sciistica polacca, a Tarnow, la città del vino, a est di Cracovia.

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La Polonia in bici sta diventando un sogno per ogni cicloturista: panorami infiniti, accoglienza e una rete di piste ciclabili sempre più ampia, bella, attrezzata e segnalata. Lonely Planet l’ha inserita al secondo posto delle Regioni Best Value della sua classifica Best in Travel per un viaggio nel 2024.
Abbiamo percorso fra i primi la Velo Dunajec, forse la più bella ciclabile del paese. Sono 240 km che vanno da Zakopane, la più importante meta sciistica polacca, fino al punto in cui il fiume Dunajec sfocia nella Vistola.
Siamo nella regione della Malopolska (‘Polonia Minore’), una delle più incontaminate del paese, a sud di Cracovia.
Ecco come farla, dove andare e cosa vedere. Se siete dalle parti di Cracovia (una delle città più belle d’Europa), non pensateci due volte!

Polonia in bici: la ciclabile Velo Dunajec vicino a Cracovia

La Polonia sta investendo molte risorse nel cicloturismo, creando una rete di piste ciclabili che attraversano il paese e le sue bellezze naturali.
Strade a basso traffico, sentieri dedicati alle bici, ancora poca gente che le percorre, accoglienza semplice ma calorosa. E panorami infiniti, fra laghi (la regione dei Masuri), montagne (monti Tatra e Pieniny) mare (lungo il Baltico) e campagna (la tratta Cracovia-Vasravia-Danzica).
La ciclabile Velo Dunajec, nella regione della Malopolska (Polonia Minore) è fra le più belle e avventurose, che si snoda per 240 km da Zakopane seguendo il fiume Dunajec fino al punto in cui sfocia nella Vistola, tra foreste, castelli, laghi e fiumi da discendere anche in zattera (caricando la bici).polonia-in-bici-la-ciclabile-velo-dunajec-sul-fiume-anche-in-zattera-pieninyManca ancora un pezzo di ciclabile da completare per avere una pista dedicata alle bici al 100% ma pedalare sulle strade asfaltate secondarie polacche non è proprio come trovarsi sulla tangenziale ovest di Milano alle 8 del mattino.
Ecco le 3 cose più belle da vedere e da fare.

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1. Bici e zattera sul fiume Dunajec

Il corso del fiume Dunajec segna il confine fra Polonia e Slovacchia e si può seguire in bici (senza problemi di documenti e frontiere). Una bella avventura che si può fare è discenderlo in zattera per 15 km caricando la bicicletta, da Sromowiec fino a Szczawnica, per poi risalirlo in bici.
Fin dal Medioevo si usava questa via per trasportare il legname fino al Mar Baltico, per 1000 km. Sono circa 90 minuti di navigazione fra le anse e le gole del fiume, con i picchi iconici dei Monti Pieniny sullo sfondo. Il più alto e ipnotico è il Trzy Korony (Monte 3 Corone), che ricorda un po’ le Dolomiti e un po’ gli speroni di Yosemite.
È la zona più nascosta e interessante del Parco Nazionale dei Pieniny, un panorama fatto di boschi di faggio e di abete e animali selvatici che gironzolano.

 

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Ripercorrere il corso al contrario permette di vedere il Djunajec da un altro punto di vista, in mezzo alla foresta e su una strada sterrata ben segnalata.
Quando c’è la pioggerellina e un po’ di nebbia, come è capitato a noi, è ancora più emozionante.

2. Polonia in bici: itinerario sul di Lago Czorsztyn

Vale la pena fare l’itinerario ad anello del Lago Czorsztyn, tra foreste, malghe e tradizioni ancora vive. Sono circa 35 km di ciclabile, ampia, attrezzata e segnalata, lungo un lago che ti porta dentro la Polonia vera. Un’avventura anche culturale, adatta a tutti e da fare assolutamente se siete nella zona di Cracovia.
Il lago è collegato a un altro bacino artificiale, dentro il Parco Nazionale dei Pieniny, al confine con la Slovacchia.
Siamo partiti da Kluszkowce, stazione sciistica invernale (in realtà siamo appena a 1000 metri ma la neve arriva a ottobre e si può sciare in un comprensorio che porta anche sulle piste dei Monti Tatra).polonia-in-bici-la-ciclabile-velo-dunajec-sul-fiume-anche-in-zattera-lago-czorsztynL’anello è facile (salvo una salita nella parte nord ovest) e ci si può fermare alla chiesa in legno di San Michele Arcangelo a Debno Podhalanskie, Patrimonio Unesco e davvero una delle più suggestive e antiche della Polonia.
Poi c’è il
Castello di Niedzica, che divide i due bacini, per farsi un’idea di cosa fosse questa zona nel periodo d’oro (1300-1400) quando fiorivano i commerci e la vita culturale.
Infine da non perdere la sosta alla baita Hala Majerz, dove i pastori lavorano ancora a mano i formaggi di capra (l’Oscypek), che si possono anche assaggiare.

3. Tarnow e le strade del vino

La città di Tarnow è al centro della cosiddetta ‘Toscana Polacca’, la zona dei vigneti più importante del paese, 90 km a est di Cracovia. Siamo nella città più calda della Polonia, grazie al particolare microclima, che permette la coltivazione della vite e la fioritura di tante piccole aziende vitivinicole (ad esempio la Dabrowka).
Pedalando nella campagna si possono percorrere i saliscendi che collegano le aziende e entrare per degustare i vini che da qualche anno stanno crescendo nelle classifiche.polonia-in-bici-la-ciclabile-velo-dunajec-sul-fiume-anche-in-zattera-tarnow-vinoMerita una visita anche la stessa Tarnow, con la sua notevole piazza rinascimentale e le tracce e le storie della comunità ebraica, quasi interamente cancellata dal passaggio dei nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale.
Foto: Martino De Mori e VisitMalopolska

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