Israele riapre al turismo, ecco come fare per andare nel paese a partire dal 1 novembre 2021.
Da questa data qualsiasi persona straniera vaccinata che soddisfi alcune condizioni cumulative potrà entrare in Israele. Le condizioni sono semplici. Non bisogna avere soggiornato o transitato in un Paese della lista rossa nei 14 giorni precedenti l’ingresso in Israele; il vaccino cui si è stati sottoposti deve essere approvato dall’OMS e l’ingresso nel Paese deve avvenire dall’aeroporto internazionale Ben Gurion.
Israele riapre al turismo, come fare per andare
Kalanit Goren Perry, direttrice dell’Ufficio del turismo nazionale israeliano, ha dichiarato: “Siamo felicissimi di questa notizia, non vediamo l’ora di riaccogliere anche i viaggiatori indipendenti in Israele. Attraverso semplici e chiare regole, e soddisfacendo tutte le condizioni che salvaguardano la sanità dei singoli e del nostro Paese, riapriamo le porte anche a chi non viaggi in gruppo o attraverso un tour operator”.
Le regole per entrare in Israele da novembre 2021
A partire dal 1 novembre 2021, qualsiasi persona straniera vaccinata che soddisfi le seguenti condizioni cumulative potrà entrare in Israele:
– Non si deve aver soggiornato in un Paese della lista rossa durante i 14 giorni precedenti l’ingresso in Israele.
– Bisogna essere vaccinati con un vaccino approvato dall’OMS o affine, in conformità alle condizioni stabilite nella sezione 3 di seguito.
– Non vi siano altri impedimenti di sorta che ne vietino l’ingresso in Israele.
– L’ingresso in Israele deve avvenire attraverso l’aeroporto Ben Gurion.
Uno straniero che non soddisfi le condizioni di cui sopra non sarà autorizzato ad entrare in Israele attraverso questo schema, nemmeno in condizioni di completo isolamento (per queste casistiche, continueranno ad operare gli Exception Committees già in vigore).
I vaccini approvati per entrare in Israele
I Israele si può accedere dopo aver fatto i vaccini:
Moderna
Pfizer
Johnson & Johnson – Janssen
AstraZeneca
Covishield
Sinopharm
Sinovac
SputniK-V, tenendo conto delle riserve di cui alla successiva sezione 3.4.
Il protocollo di vaccinazione e recupero approvato dal Ministero della Salute
In Israele possono entrare:
Stranieri vaccinati con Pfizer / Moderna / AstraZeneca / Sinovac o Sinopharm:
Che abbiano ricevuto due dosi di vaccino; trascorsi 14 giorni o più dal loro secondo vaccino all’ingresso in Israele (ma non più di 180 giorni dopo aver lasciato Israele). Ricevuta la dose di richiamo; siano trascorsi 14 giorni o più dal richiamo prima di entrare in Israele.
Stranieri vaccinati con Johnson 6 Johnson: siano trascorsi 14 giorni o più dalla data di vaccinazione al momento dell’ingresso in Israele (ma non più di 180 giorni dopo aver lasciato Israele).
Abbiano ricevuto una dose di richiamo e siano trascorsi 14 giorni o più dall’iniezione di richiamo all’ingresso in Israele.
Stranieri che presentano un riferimento che i sistemi MOH israeliani possono autenticare digitalmente, a un risultato positivo in un NAAT (test molecolare simile alla PCR)
siano trascorsi 11 giorni o più dal test all’ingresso in Israele (ma non più di 190 giorni dopo aver lasciato Israele).
Devono aver ricevuto in aggiunta almeno una dose dei vaccini approvati dall’OMS (in questo caso, l’intervallo di tempo e la sequenza degli eventi è irrilevante)
siano vaccinati con Sputnik, a partire dal 15.11.21, e soggetti a risultato positivo del test sierologico in Israele (rimarranno in isolamento fino a quando non si otterrà un risultato positivo).
Aver ricevuto due vaccinazioni e siano trascorsi 14 giorni o più dalla seconda vaccinazione all’ingresso in Israele (ma non più di 180 giorni dopo aver lasciato Israele).
aver ricevuto la dose di richiamo del vaccino e siano trascorsi 14 giorni o più dalla vaccinazione di richiamo all’ingresso in Israele.
Il processo di ingresso in Israele
Bisogna eseguire un test PCR fino a 72 ore prima del volo di andata.
Occorre compilare una dichiarazione di passeggero prima di entrare in Israele:
– i passeggeri con un certificato digitale verificabile scannerizzeranno o caricheranno il loro certificato di immunizzazione o recupero sul modulo del passeggero in arrivo e riceveranno un green pass prima di salire a bordo dell’aereo.
– i passeggeri che non hanno un certificato digitale verificabile dichiareranno il loro stato di vaccinazione nel modulo del passeggero in arrivo e compileranno una domanda per abbreviare il periodo di isolamento. Quindi, allegheranno i documenti pertinenti per ricevere un green pass prima di salire a bordo dell’aereo.
Condizioni di imbarco sui voli per Israele
Occorre presentare la documentazione a un risultato negativo del test PCR eseguito fino a 72 ore prima del volo.
Occorre presentare la prova della compilazione della dichiarazione del passeggero in arrivo.
Presentare certificato di immunizzazione che attesti l’effettuazione delle vaccinazioni secondo quanto previsto al precedente punto.
Con certificato di ripristino, i sistemi MOH israeliani possono autenticare digitalmente, indicando un ripristino in conformità con le disposizioni della sezione 3 di cui sopra.
Permesso di ingresso eccezionale del Ministero degli Interni israeliano (schema delle eccezioni, gruppi)
Conduzione di controlli casuali sulla conformità dei documenti da parte dell’Autorità per la popolazione all’aeroporto Ben Gurion.
Esecuzione di un test PCR all’atterraggio all’aeroporto Ben Gurion; rimanendo in isolamento fino a quando non si ottiene un risultato negativo, o 24 ore, se precedente.
Per coloro che sono vaccinati solo con i vaccini Sputnik si esegue un test sierologico all’aeroporto Ben Gurion; si resta in isolamento fino a quando non si ottiene un risultato positivo del test (o comunque in isolamento fino a quando non si ottiene un risultato negativo per il test PCR effettuato all’atterraggio).
Per ricevere ulteriori immagini video ed approfondimenti invia una mail all’indirizzo: press-it@goisrael.gov.il
Leggi anche
Il deserto del Negev in Israele a piedi o in bici, le tappe di un viaggio epico
©RIPRODUZIONE RISERVATA