A un passo dalle pendici dell’Etna, Bronte si apre come un angolo insolito di Sicilia, tra paesaggi lavici e colline di colore verde intenso. La città è famosa in tutto il mondo per i suoi pistacchi, piccoli tesori verdi che qui raggiungono una qualità unica, aromatica e intensa. Ogni anno, la Sagra del Pistacchio trasforma le strade del centro in un caleidoscopio di profumi e sapori, tra dolci tradizionali, prodotti locali e mestieri artigiani che sembrano rimasti fermi nel tempo. Bronte non è solo un luogo da visitare: è un’esperienza sensoriale che intreccia natura, cultura e gusto in maniera sorprendente e autentica.
Bronte, un po’ di storia
Bronte porta con sé un passato che si percepisce appena si mette piede nelle sue strade. Fondata secoli fa, tra il medioevo e l’epoca borbonica, conserva testimonianze di castelli e chiese che raccontano storie di nobili, contadini e mercanti.
Camminando tra i vicoli si sente ancora l’eco di eventi e leggende locali, mentre i panorami dell’Etna (che con il suo affascinante profilo sovrasta la città) ricordano quanto natura e uomo abbiano modellato insieme questo angolo di Sicilia.
Cosa vedere in città
Una passeggiata a Bronte permette di lasciarsi sorprendere dai piccoli dettagli che rendono unica la città. I vicoli del centro si aprono tra botteghe artigiane e palazzi nobiliari, in cui si percepisce il legame profondo tra la vita quotidiana e la coltivazione dei pistacchi. La Chiesa Madre di San Giovanni Battista racconta secoli di devozione con semplicità e fascino, mentre le piazze e i mercati sono pieni di profumi, colori e suoni che sono testimoni della Bronte autentica, lontana dalle folle di turisti.
Un’esperienza da non perdere assolutamente è quella sul Treno del Pistacchio, che parte da Giarre-Riposto e attraversa Randazzo prima di arrivare in città. Le carrozze d’epoca scorrono tra colline, lava e pistacchieti, offrendo panorami insoliti e la sensazione di attraversare una Sicilia ferma nel tempo. Arrivati a Bronte, il centro storico e i suoi dintorni diventano un caleidoscopio di scorci, tra terrazze panoramiche sull’Etna, colline verdi e strade che profumano di pistacchi.
Foto di Giorgio Stagni – CC BY-SA 3.0 – Via Wikimedia
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La Sagra del Pistacchio, il tesoro di Bronte
La Sagra del Pistacchio a Bronte è la vera e propria anima della città che si mostra tra profumi, sapori e chiacchiere dei vicoli. Nel 2025 torna nei due weekend di ottobre, dal 10 al 12 e dal 17 al 19, animando Piazza Spedalieri, Corso Umberto e Via Torquato Tasso. Venerdì si parte nel tardo pomeriggio, dalle 18:00 fino a notte, mentre sabato e domenica le strade si riempiono già dalla mattina, alle 10:00, e continuano fino a tarda sera, ovvero quando i prodotti più amati non finiscono.
Qui il pistacchio è molto più di un frutto: cresce tra la lava dell’Etna, con il vento e la luce che gli conferiscono un aroma unico, ed è il lavoro paziente di generazioni di agricoltori a trasformarlo in un tesoro da gustare. Tra stand di dolci, gelati, creme e piatti salati, tra laboratori e degustazioni, si sente l’energia di un paese che celebra sé stesso, la sua storia e le sue tradizioni.
Come arrivare a Bronte
Raggiungere Bronte è semplice e anche bellissimo, perché il paesaggio che lo circonda non passa inosservato. Da Catania si percorrono circa 60 chilometri tra strade che salgono tra colline verdi, uliveti e pistacchieti, con l’Etna sempre visibile in lontananza. Chi preferisce i mezzi pubblici può prendere il treno fino a Randazzo e poi un autobus per Bronte, oppure scegliere il Treno del Pistacchio con le sue carrozze d’epoca.
Arrivati a Bronte, il centro storico si scopre facilmente a piedi. Ogni vicolo, ogni piazza racconta qualcosa del passato e della vita quotidiana della città, tra botteghe, mercati e panorami che affacciano sulle colline.
Foto di copertina: zino65 – CC BY-SA 3.0, via Wikimedia
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