Inverno di semola e sentieri antichi: gustando gli Gnocchi alla Romana tra neve e natura

Un itinerario tra alture gelate e boschi spogli, con soste per assaporare gli Gnocchi alla Romana: un piatto robusto che scalda più dello stomaco dopo ore d'aria fredda

Gnocchi Romana, Lazio

Quando le temperature precipitano e la luce inconfondibile dell’inverno avvolge le valli e le creste dell’Appennino laziale, uno strato di neve bianca trasforma i sentieri in un regno silenzioso e che pare persino magico. In questo scenario, il corpo reclama calore e sostanza, al punto che il conforto che arriva dal piatto diventa parte integrante dell’esperienza.

Gli Gnocchi alla Romana, con la loro morbidezza, la gratinatura dorata e l’abbondanza di burro e formaggio, incarnano esattamente questa esigenza. Dopo ore trascorse tra faggete silenziose, panorami brulli e borghi che sembrano sospesi nel tempo, il piatto restituisce energia e piacere, raccontando al contempo la storia e la tradizione di una terra che sa sorprendere. Nelle righe che seguono scoprirete come la loro origine e il territorio si intrecciano in un percorso che unisce natura e gusto.

Origini e storia degli Gnocchi alla Romana

La tradizione culinaria attribuisce questo primo piatto alla cucina regionale del Lazio, in particolare alla città di Roma dove nel tempo è entrato nel calendario gastronomico locale e nelle abitudini familiari.

Sono dei dischi di semola (quindi diversi rispetto agli gnocchi tradizionali) cotti nel latte, arricchiti con burro e formaggio e gratinati fino a formare una superficie leggermente croccante. Serviti caldi per sprigionare profumi e sapori intensi, non prevedono né patate né farina e la cottura avviene in forno e non nell’acqua bollente. Chi si aspetta qualcosa di consueto, quindi, potrebbe restare sorpreso. La verità, però, è che il sapore conquisterà subito.

Gnocchi alla Romana croccanti, il top in inverno

La storia delle origini è interessante e non priva di controversie: alcuni studiosi e appassionati di cucina (osservando la presenza del burro che è ingrediente più comune nelle regioni settentrionali dell’Italia come il Piemonte) hanno avanzato l’ipotesi che la ricetta potesse avere origini altrove. In effetti la combinazione di burro e parmigiano ha portato a teorizzare un’influenza piemontese o addirittura una trascrizione storica errata di un termine simile. Tuttavia questa idea è largamente confutata dalle testimonianze di grandi gastronomi italiani dell’Ottocento e del Novecento che lo citano tra i piatti tipici romani.

Escursioni invernali nel Lazio da fare prima di un piatto di gnocchi

L’Appennino tra la provincia di Roma e quella di Frosinone offre molte proposte per esploratori delle stagioni fredde.

Monti Simbruini e Monte Livata

Una delle proposte più affascinanti per chi ama la montagna d’inverno è l’area dei Monti Simbruini, in cui leggere coltri nevose che trasformano i boschi in scenari da fiaba. I sentieri che conducono verso il Monte Livata mettono a disposizione panorami ampi sulle valli sottostanti e si prestano a passeggiate con ciaspole o scarponi, attraversando faggete silenziose e radure sospese. La natura qui si mostra in forme pure e, soprattutto, lontana da qualsiasi artificio.

 

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Campo dell’Osso e Monte Autore

Un’altra esperienza intensa è data dal percorso che parte da Campo dell’Osso e sale verso il Monte Autore. In inverno il terreno si copre di neve compatta, i faggi si allungano verso il cielo e ogni passo sembra aggiungere spazio alla mente. La salita è un’alchimia di fatica, aria gelida e vedute che si aprono gradualmente, fino a raggiungere un punto da cui si distinguono le sagome nette di montagne vicine.

Tra borghi e storia: Subiaco e dintorni

Per chi desidera alternare natura e architettura, i percorsi attorno a Subiaco conducono attraverso paesini arroccati in pietra che testimoniano secoli di vita contadina e religiosa. Durante i mesi invernali l’aria è tagliente, ma la vista delle abbazie romaniche e delle mura antiche mette in scena un contrasto vivido con il paesaggio ghiacciato.

Subiaco, Lazio

Ristoranti dove fermarsi a mangiare

Gli scorci montani meritano una pausa intensa a tavola. È difficile trovare locali di alta cucina sulle alture più alte, ma alcune trattorie e ristoranti nella zona di Subiaco e Monte Livata offrono piatti tradizionali e accoglienti (tra cui, alcune volte, gli Gnocchi alla Romana):.

  • Ristorante Torrione, Subiaco: situato nei pressi del centro storico, è il top a seguito di un itinerario che ha attraversato le colline innevate o ha lambito i resti medievali. Il menu sposa la cucina locale con ingredienti stagionali, e gli gnocchi trovano qui una declinazione ricca e curata (anche se non sempre ci sono quelli alla Romana).
  • Trattorie verso Monte Livata: nelle frazioni sono presenti locali che celebrano la cucina di montagna e le tradizioni laziali. Da queste parti il piatto di semola gratinata diventa infatti un simbolo di convivialità.
  • Ristoranti a Roma specializzati nel piatto classico: alcune trattorie nel centro storico servono Gnocchi alla Romana secondo la tradizione. Ne sono degli esempi Ristorante Pinseria Da Massi, Matricianella e Osteria da Fortunata.

Foto Canva

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