Capri d’autunno: quando il rumore dell’estate svanisce e resta solo la bellezza

Quando l’estate finisce, Capri rivela il suo volto più autentico: panorami limpidi, profumo di mare e luoghi che tornano a respirare

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In autunno Capri cambia pelle. Le barche veloci continuano ad arrivare da Napoli e Sorrento, ma al porto scendono volti curiosi e non le folle con trolley tipiche dei mesi estivi. L’isola in questo periodo dell’anno rallenta, al punto che a ottobre e novembre tutto diventa più leggibile e speciale. Ecco cosa fare e vedere a Capri in autunno.

I sentieri e la costa

Questa è la stagione giusta per scoprire il lato più fisico dell’isola. Il Sentiero dei Fortini Borbonici, che unisce il Faro di Punta Carena alla Grotta Azzurra, è lungo circa sei chilometri e richiede due ore abbondanti di cammino tra muretti a secco e torri costiere. D’estate è quasi proibitivo per il caldo, ma in autunno si percorre bene: la luce è morbida, il profumo del lentisco torna percepibile, e il mare sotto cambia colore a ogni curva.

Passeggiando per CapriFoto di La So su Unsplash

Un altro percorso bellissimo è quello che porta alla Villa Jovis, la residenza di Tiberio costruita a strapiombo sul mare. L’ingresso costa pochi euro, e la vista sull’intero Golfo di Napoli è tra le più impressionanti dell’isola. Nelle giornate limpide si vedono Ischia e la penisola sorrentina. Da lì si può proseguire fino alla frazione di Capo, una delle zone più autentiche e silenziose.

Luoghi che in autunno ritrovano la calma

I Giardini di Augusto, chiusi solo in inverno, sono quasi deserti in questo periodo. Il biglietto costa poco più di un euro e permette di affacciarsi sul mare in un silenzio che in estate è impensabile. Poco lontano, la Certosa di San Giacomo (fondata nel Trecento e oggi sede di mostre e concerti) riapre le sue stanze senza il pienone dei mesi caldi. Vale la visita anche solo per l’odore di pietra umida e gelsomino che si sente nei cortili.  capri-autunno

Foto di Martino De Mori – Sportoutdoor24

Ad Anacapri, la Villa San Michele di Axel Munthe è un luogo da vedere proprio ora. I giardini, che in estate sembrano un museo all’aperto, in autunno tornano un posto di silenzio: il vento muove gli alberi di cipresso e la vista si apre fino a Napoli. La casa ospita spesso piccole esposizioni e concerti autunnali: il programma si trova sul sito della fondazione.


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Il mare, ancora possibile

Il mare in ottobre resta sorprendentemente accogliente. Le spiagge di Marina Piccola si svuotano, e le barche che d’estate si accalcano intorno ai Faraglioni si diradano. È il momento migliore per prendere un piccolo gozzo e fare il giro dell’isola: i pescatori locali offrono escursioni più tranquille, spesso improvvisate sul molo di Marina Grande, a prezzi più onesti. In un paio d’ore si toccano tutte le grotte e si vedono i versanti dell’isola che d’estate sfuggono.

Capri, faraglioniFoto di Mackenzie Vance via Unsplash

La Grotta Azzurra è un’incognita: se il mare è calmo resta aperta, ma se chiude si può entrare nella meno celebre Grotta Verde, verso Punta Carena, dove la luce del pomeriggio crea riflessi smeraldo impressionanti.

 

 

L’isola dei capresi

In autunno tornano a vivere anche i luoghi abitati. A Capri centro i negozi di lusso chiudono, ma le botteghe di ceramiche e di sandali artigianali restano aperti. È il periodo in cui si può parlare con chi lavora davvero, senza fretta. Le giornate finiscono nei bar di piazza Umberto I, con i residenti che giocano a carte o leggono il giornale.

Nel borgo di Anacapri, invece, si sente la quotidianità dell’isola. Le case basse, i vicoli, il profumo del mosto e del legno bruciato ricordano che Capri è anche campagna. Qui si trovano piccoli laboratori di liquori al limone, profumi e prodotti locali che non vengono venduti “ai turisti”, ma per il gusto di farli bene.capri-passeggiata

Foto di Martino De Mori – Sportoutdoor24

L’Autunno è il tempo della luce radente. Al tramonto, la costa ovest – quella di Punta Carena – diventa il punto più emozionante dell’isola. Il faro, costruito nel 1866, si può raggiungere anche in autobus da Anacapri in pochi minuti. Verso le cinque, quando il sole cala dietro l’isola d’Ischia, la roccia assume colori rosso e rame. Pochi restano fino al buio, ma chi lo fa capisce davvero cosa resta di Capri quando l’estate svanisce.capri-sentieri

Foto di Akhil Prasad via Pexels

Capri in questa stagione è un’isola più piccola e più vera. Si cammina, si ascolta, si guarda, ma senza la frenesia del “vedere tutto”. È il momento giusto per tornare nei luoghi che l’estate brucia in fretta e riscoprire la materia viva dell’isola: la pietra, il mare e la luce. Chi arriva in questi mesi se ne va con la sensazione di aver visto Capri per la prima volta.

Foto di copertina di LInda Cooper via Pexels

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