Nel cuore dell’Umbria, nascosta tra colline verdi e borghi silenziosi, La Scarzuola si presenta come un mondo sospeso tra realtà e immaginazione. Torri e archi si intrecciano tra giardini curati e spazi che sfidano la logica, creando percorsi che sorprendono a ogni passo. L’aria porta il profumo della pietra locale e dell’erba, mentre ogni dettaglio racconta la visione di un architetto che ha trasformato un sogno in un luogo concreto. Non è solo un edificio, né un semplice giardino: è un labirinto di forme e proporzioni che invita a osservare, esplorare e lasciarsi sorprendere, lasciando un’impressione che persiste anche dopo averne varcato le porte.
Dalle origini francescane alla visione di Buzzi
La Scarzuola nasce come piccolo convento francescano nel XIII secolo, ma la sua storia cambia radicalmente tra il 1958 e il 1978 secolo , quando l’architetto milanese Tomaso Buzzi lo trasformò in una ‘città ideale’, un complesso architettonico carico di simbolismo, ispirato a Villa Adriana e al Parco dei Mostri di Bomarzo. Ogni costruzione, ogni torre e ogni giardino riflette una visione personale che mescola simbolismo, riferimenti storici e invenzione fantastica.
Foto di Czechoriche – Own work, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia
L’intento non era quello di creare un museo o una residenza, ma di realizzare un universo architettonico autonomo, dove ogni elemento ha un significato e ogni percorso racconta una storia. Oggi La Scarzuola testimonia la volontà di piegare la realtà alla fantasia, offrendo uno spazio in cui il tempo sembra dilatarsi e il visitatore viene guidato attraverso un’esperienza che unisce meraviglia e contemplazione.
Architettura e opere più sorprendenti
Il complesso si sviluppa come un labirinto di torri, archi e giardini, un intreccio di percorsi che alternano spazi aperti e cortili raccolti, in cui ogni angolo riserva una sorpresa visiva. Le torri, alcune perfettamente simmetriche e altre volutamente irregolari, dominano la prospettiva e creano punti di osservazione unici sulle colline umbre circostanti. Tra le opere più iconiche spicca la Torre del Mondo, una struttura monumentale che simboleggia la visione cosmica di Tomaso Buzzi, con dettagli architettonici ispirati a culture e periodi diversi. Il Teatro delle Meraviglie, con il suo cortile semicircolare e gli archi decorati, invita a percepire l’arte come esperienza immersiva, quasi teatrale.
I giardini sono organizzati in aree tematiche che alternano geometria rigorosa e angoli di pura fantasia: il Giardino delle Statues mette a disposizioni sentieri fiancheggiati da figure enigmatiche, mentre il Giardino delle Sorgenti sorprende con fontane e giochi d’acqua nascosti tra la vegetazione. Fontane barocche, simboli allegorici e piccole cappelle si mescolano a sculture contemporanee, creando un dialogo tra passato e invenzione personale. Percorrere questi spazi significa seguire un percorso che non è solo fisico, ma anche mentale: ogni costruzione, ogni dettaglio sembra invitare a fermarsi, osservare e riflettere, trasformando la visita in un’esperienza totale tra architettura, arte e natura.
Leggi Anche
- Lago d’Idro, il lato segreto della Lombardia, dove l’autunno è ancora autentico
- Questi sono i luoghi gotici in Italia: 7 luoghi misteriosi tra arte e leggende
- Questi borghi abbandonati italiani sono perfetti per un Halloween da brivido
Come visitare La Scarzuola
L’ingresso a La Scarzuola avviene solo con visite guidate. I tour, condotti da Marco Solari, nipote dell’architetto Tomaso Buzzi, si svolgono principalmente nei fine settimana e in alcuni giorni festivi, con partenza alle 11:00, e durano circa due ore, il tempo giusto per lasciarsi sorprendere da ogni dettaglio.
Il biglietto costa 10 euro a persona, ma prenotare in anticipo è essenziale. Così la scoperta diventa più di un semplice giro tra edifici e giardini: è un viaggio attraverso un mondo costruito intorno a un sogno, dove ogni passo offre nuovi scorci, prospettive insolite e momenti di meraviglia.
Foto di Sailko – Own work, CC BY 3.0, Wikimedia
Dove si trova e come arrivare
Tra le dolci colline umbre, La Scarzuola si nasconde vicino al piccolo borgo di Montegiove, nel comune di Montegabbione. L’accesso è circondato da uliveti e campi verdi che cambiano colore con le stagioni, anticipando l’atmosfera surreale che attende all’interno.
Raggiungerla richiede un viaggio in auto: le strade strette e tranquille conducono lungo panorami tipicamente umbri, tra borghi silenziosi e scorci inaspettati. Dal centro di Montegabbione, bastano pochi chilometri seguendo le indicazioni per Montegiove, fino al bivio che segna l’inizio del percorso verso il complesso. La strada stessa diventa parte dell’esperienza, preparando alla meraviglia di torri, giardini e cortili che si dispiegano una volta varcata la soglia.
Foto di Copertina: Von LigaDue – eigenes Foto, CC BY-SA 3.0, via Wikipedia
©RIPRODUZIONE RISERVATA