Green Pass nei rifugi di montagna: le regole, come funziona, come comportarsi

Da oggi, venerdì 6 agosto 2021, è obbligatorio il Green Pass nei rifugi di montagna, esattamente come per ogni altra struttura ricettiva. Ecco le regole, come funziona e come comportarsi per evitare di incappare in problemi.

Green Pass nei rifugi di montagna

Da oggi, venerdì 6 agosto, c’è anche il Green Pass nei rifugi di montagna, come da decreto del Governo firmato nella sera di giovedì e che lo prevede per frequentare tutti i luoghi al chiuso come ristoranti, palestre e piscine, teatri e così via.
Ma i rifugi di montagna sono strutture ricettive con alcune peculiarità ben diverse da quelle di un ristorante o un albergo nel centro di una città: non sempre è disponibile il WiFi o anche solo una connessione dati, talvolta i tavoli per mangiare sono grandi tavolate dove possono stare più persone non necessariamente parte di un gruppo, spesso i posti letto sono all’interno di camerate comuni, così come in comune sono i bagni. Quindi oltre a conoscere le regole per il Green Pass nei rifugi di montagna è bene anche sapere come funziona e come comportarsi per evitare spiacevoli inconvenienti.

Green Pass nei rifugi di montagna: le regole

Da oggi, 6 agosto 2021, è obbligatorio il Green Pass nei rifugi di montagna per accedere ai tavoli al chiuso e ai posti letto in camerata. Non c’è invece obbligo di Green Pass se si intende rimanere all’esterno del rifugio (anche seduti con servizio al tavolo) o se si intende consumare al bancone, analogamente a quanto previsto per bar e pasticcerie.

Il Green Pass è obbligatorio per tutte le persone sopra i 12 anni di età. I bambini/e sotto i 12 anni e le persone esenti sulla base di idonea certificazione sono esonerati dall’obbligo.

All’arrivo in rifugio è quindi obbligatorio mostrare il QR Code Digitale oppure la sua versione cartacea stampata. Considerando appunto che non sempre nei rifugi di montagna c’è il WiFi o la connessione dati per lo smartphone è consigliabile portare sempre con sé una stampa del QR Code. Il QR Code verrà verificato dal personale del rifugio tramite l’App VerificaC19.

La massima capienza consentita all’interno del rifugio, tanto per sedersi ai tavoli all’interno quanto per dormire, è stabilita dal Governo e dipende dai “colori” in cui si trova in quel momento la regione o la provincia o il Comune in base alla situazione epidemiologica.

Indipendentemente dal Green Pass, c’è da ricordare che al momento per dormire in un rifugio c’è l’obbligo di prenotare e di portare con sé il proprio sacco a pelo, utilizzando coprimaterasso e coprifedera usa e getta messi a disposizione dalla struttura.

Come avere il Green Pass

Può avere il green pass:

1) Chi ha ottenuto almeno la prima dose di vaccino nei precedenti nove mesi;
2) Chi è guarito dal Covid-19 nei precedenti sei mesi;
3) Chi ha effettuato un test molecolare, antigenico o salivare nelle 48 ore precedenti.

Per ottenere e scaricare sul proprio telefonino il green pass bisogna aver ricevuto un SMS con il codice authcode che dovrà essere inserito sulla pagina Internet dgc.gov.it oppure sulla applicazione «Immuni».
Sulla app IO, invece, il green pass compare direttamente.
Chi non ha ricevuto il messaggino con l’authcode o lo ha cancellato per sbaglio può in ogni caso andare sul sito www.dgc.gov.it per ottenere il codice necessario.

Servono il codice fiscale, le ultime otto cifre della tessera sanitaria e la data del vaccino o del tampone. Chi non riesce a scaricare il green pass può esibire il certificato cartaceo.

Foto di Roberto Shumski da Pexels

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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