6 consigli per comprare una MTB elettrica

MTB elettrica consigli

Le biciclette a pedalata assistita sono la grande novità di questi ultimi anni e quando si tratta di comprare una MTB elettrica ci sono da considerare non pochi aspetti ulteriori rispetto alla scelta di una mountain bike tradizionale. Dal telaio a motore e trazione, dalla batterie a ruote e gomme, e senza dimenticare il peso complessivo che dipende da tutti questi aspetti, ne abbiamo parlato con Nicolò Redaelli, product manager di RMS, distributore italiano dei marchi Ebike Das Original, Kettler e Black Bird.

I consigli per scegliere la MTB elettrica più adatta

Ovviamente è quasi impossibile stabilire in assoluto quale sia la miglior e-MTB da comprare, e tuttavia considerando l’uso che se ne intende fare, il budget a disposizione e appunto le caratteristiche tecniche che vanno dal peso complessivo al materiale per il telaio, dalla potenza e capacità di motore e batteria alla tipologia di ammortizzazione e trasmissione che abbiamo riassunto qui in 8 punti, ci sono alcuni consigli utili a scegliere la MTB a pedalata assistita più adatta a sé.

Quale telaio per una e-MTB

Anche per le eMTB la scelta del telaio al momento è sostanzialmente tra alluminio e carbonio. Vantaggi e svantaggi dei telai in alluminio e carbonio per le MTB elettriche sono grosso modo gli stessi di quelli che quelli per le bici tradizionali: quelle in allumino sono più pesanti, meno nervose alla guida e hanno il vantaggio di poter capire se ci sono danni strutturali in caso di caduta; i telai in carbonio permettono di risparmiare almeno 1/2kg sul peso complessivo, portandolo spesso sotto i 20kg che è la soglia psicologica di una bici off road a pedalata assistita, sono ovviamente più scattanti ma anche più scorbutici, quindi adatti a chi cerca la prestazione più che un uso travel della e-MTB, e ovviamente, in caso di caduta, è difficile valutare se ci siano danni strutturali nascosti.

Ciò che invece al momento accomuna sia i telai in carbonio che quelli in alluminio e che sicuramente fa la differenza sia dal punto di vista estetico che pratico e funzionale è la tendenza a inserire la batteria all’interno del telaio, in particolare nel tubo obliquo: la e-MTB sembra più una vera MTB tradizionale e anche il bilanciamento dei pesi ne guadagna.

MTB elettrica: Front o Full?

L’altro aspetto che divide il cielo del mondo MTB è la scelta tra Front, quindi ammortizzata solo sulla forcella anteriore, o Full, quindi con lo Shock posteriore, i cui pro e contro abbiamo già spiegato qui. Vale anche per la MTB elettrica: se per le MTB tradizionali la scelta del Front è anche dettata dalla riduzione di peso, nelle e-MTB ci si può permettere quel kg circa in più dell’ammortizzatore posteriore, che è orizzontale e permette di sfruttare di più la bici anche in montagna, in particolare in discesa.
Insomma, se la e-MTB serve per un uso travel, su strade bianche o su colline con pochi dislivelli, va benissimo anche Front; se invece se ne fa un uso tipo All-Mountain, o la si prende per superare grandi dislivelli e poi dedicarsi al gravity come il Flow e i single trail, le Full assicurano maggior comfort sia in salita che in discesa.
Ovviamente le Full costano di più delle Front, è sempre bene specificarlo.

Le ruote da scegliere sulle MTB elettriche

Nelle MTB tradizionali ormai la partita è tra 27.5 e 29 e tra tradizionali e Plus, come abbiamo spiegato qui. Nelle MTB elettriche il trend prevalente è quello delle 27.5 Plus che assicurano buona dinamicità e ottimo scorrimento. Escluse le 26″, oggi le 27,5″ Plus sono comunque scattanti nei cambi di marcia, permettono di tenere alta la velocità media e – soprattutto le Plus – assicurano grande stabilità. Tuttavia in giro si vedono anche sempre più MTB elettriche con ruote da 29″.
Argomento vicino a quello delle ruote sono i freni: sulle MTB elettriche lo standard sono i freni a disco idraulici, per ovvi motivi di sicurezza. Tuttavia per approfondire vantaggi e svantaggi tra freni tradizionali a pattini e appunto freni a disco, idraulici o meccanici, si può leggere questo articolo.

Il motore della MTB elettrica

Se finora si è parlato di aspetti che più o meno ricalcano quelli delle MTB tradizionali, quando si tratta del motore di una e-MTB si comincia a entrare nelle caratteristiche che fanno davvero la differenza dal punto di vista dell’esperienza d’uso. Dimensioni, peso e coppia della spinta, espressa in N-m (Newton Metro) sono i 3 aspetti principali da valutare nella scelta di una MTB elettrica.

Il mercato dei motori per MTB elettriche se lo dividono sostanzialmente Shimano e Bosch, a cui si aggiungono Yamaha e Brose: l’e8000 di Shimano è il più compatto nonché il più leggero (3.2 kg, che con il peso della batteria arriva a 5.9); Bosch è più voluminoso e pesa 4kg (6.7 quello complessivo con la batteria) ma ha anche una linea più segmentata a livello di proposta di N-m (l’Active Line si è sdoppiato in Active Urban da 40N-m e Plus da 50 N-m, poi ci sono il Performance Line e il Performance CX che di N-m ne hanno rispettivamente 60 e 75); Brose ha peso e ingombri intermedi ed è quello con maggior N-m, 90.

Quale scegliere? La decisione è del tutto soggettiva, tenendo conto che meno N-m significa erogazione più morbida e meno spunto mentre se si vuole la MTB elettrica muscolare per salire le montagne servono più N-m e magari peso e dimensioni contenute.
Ci sono altri due aspetti da considerare nella scelta del motore per la MTB a pedalata assistita: il primo è la trasmissione, di cui parliamo dopo, e l’altro è il servizio post vendita. Su motori e batterie delle bici a pedalata assistita è difficile pensare di mettere le mani da soli e quindi il servizio post vendita in caso di guasti, malfunzionamenti o problemi di settaggio, è sicuramente un aspetto da valutare confrontandosi con il negoziante che vi vende la bicicletta.
> Leggi anche: I consigli per comprare il casco da MTB

Quale trasmissione per una e-MTB

Le e-MTB montano anche la trasmissione tradizionale a catena ma, considerata la peculiarità della pedalata assistita che si attiva in funzione della forza impressa sui pedali, la vera differenza la può fare quella a cinghia: la prima è sicuramente più scattante ma è anche più nervosa, la seconda decisamente più fluida, uniforme e senza strappi.
Catena o cinghia devono poi rapportarsi alla corona anteriore (attualmente la tendenza è la monocorona ma probabilmente in futuro si arriverà alle 2 corone) e al pacco pignoni (per lo più a 11 velocità, come standard nelle MTB, anche se qualcuno ha già cominciato a montare quello da 12). Infine c’è la questione del cambio: non è detto che a una MTB elettrica corrisponda il cambio elettronico, anzi per le “entry level” fino a circa 4mila euro è ancora preponderante quello meccanico.
> Leggi anche: Come si guida una MTB a pedalata assistita

Come scegliere la batteria per una MTB elettrica

Infine la batteria, che ancor più del motore è quanto distingue una MTB elettrica da una tradizionale. Quando si guarda una batteria di una MTB a pedalata assistita bisogna considerare il peso (ma nel complessivo aggregato con il motore, visto che si tratta di un sistema unico), la capacità espressa in Watt-ora (Wh) (per esempio Bosch ha modelli da 300, 400 e 500 Wh) e il numero di cicli di ricarica.

L’autonomia della batteria può dipendere da vari fattori: il peso della persona che monta sulla ebike può influire negativamente sulla durata della batteria (maggior peso significa maggior richiesta di energia); le modalità di utilizzo del motore proposte da Bosch (Eco, Tour, Sport, Turbo e anche la nuova e-MTB appena introdotta) e da Shimano (Eco, Trail, Boost) o da altri motori possono far aumentare o calare vertiginosamente i chilometri di autonomia della propria ebike in quanto possono richiedere più o meno energia al motore e quindi alla batteria.
In linea teorica, a parità assoluta di condizioni, una batteria da 500 Wh dura di più di una da 300 Wh. La velocità di ricarica è invece un aspetto secondario, meno importante rispetto al numero di cicli di ricarica dichiarato dal produttore: c’è chi ne dichiara 500, chi 1000, e questo è il numero dopo il quale l’efficienza della batteria può ridursi fino al 20% – 30% (un po’ come per gli smartphone: la carica è completa ma in effetti non è al 100% ma al 70%) e comincia a porsi il problema della costosa sostituzione della batteria.
> Leggi anche: 5 consigli per scegliere i pantaloncini da MTB

Come scegliere la MTB elettrica?

Concludendo, infine, come scegliere la MTB elettrica? Come sempre partendo dall’idea generale dell’uso che se ne vuole fare. Se la MTB a pedalata assistita servirà essenzialmente per un uso turistico, su strade bianche e sterrati con leggeri dislivelli, per gite di mezza giornata o poco più, e magari si vuole contenere il budget di spesa, si può andare su una Front con telaio in alluminio, cambio meccanico, trasmissione a catena tradizionale e batteria da 300 o 400 Wh.
Se invece se ne vuole fare un uso All-Mountain intenso, con tour impegnativi dal punto di vista del dislivello, discese emozionanti e magari la ricerca della prestazione, si punta al carbonio o all’alluminio idroformato 6061, al cambio elettronico, a batterie da 500 Wh e motori con molti N-m. Questi sono i due estremi tra i quali poi ci sono infinite scelte tra i diversi modelli e allestimenti tra cui trovare la propria mountain bike elettrica ideale.

>> Leggi anche: Quali scarpe usare per andare in MTB

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