No, il latte crudo non è più sano (e anzi è pericoloso): la verità dietro i falsi miti

I recenti casi di cronaca e l'allarme degli esperti, come il virologo Burioni, smontano la pericolosa credenza che il latte non pastorizzato sia un toccasana o non comporti rischi. Ecco perché consumarlo, soprattutto per bambini e donne incinte, è un rischio gravissimo.

latte crudo

L’eco dei recenti, tragici fatti di cronaca – il piccolo Mattia Maestri in coma e la scomparsa prematura di Zoe Anna Guaiti – ha riportato prepotentemente sotto i riflettori un tema tanto dibattuto quanto pericolosamente sottovalutato: il consumo di latte crudo. Mentre una certa narrazione insiste sui presunti benefici di tutto ciò che è “naturale”, la realtà, come ha sottolineato con forza anche il professor Roberto Burioni in un’intervista al Corriere della Sera, è ben diversa: «Il latte crudo è pericoloso, punto e basta». Dietro l’immagine idilliaca della mungitura e del consumo diretto, si nascondono infatti rischi sanitari concreti e potenzialmente letali.

I falsi miti sul latte crudo

Spesso si sente dire che il latte crudo non sia solo più gustoso ma che sia anche più ricco di nutrienti, che protegga da allergie o che sia un toccasana per l’intestino. Ma cosa c’è di vero? In realtà, la pastorizzazione, un processo termico blando a cui è generalmente sottoposto il latte prima di essere consumato, non riduce significativamente il valore nutrizionale del latte, ma è cruciale per eliminare batteri patogeni che possono causare gravi malattie. L’idea che le cose naturali non siano pericolose, un convinzione molto diffusa, ignora la potenziale presenza di microrganismi nocivi nel latte non trattato.

I rischi concreti per la salute

Il consumo di latte crudo espone a una serie di patologie, alcune delle quali con conseguenze gravissime:

  • Sindrome Emolitico-Uremica (SEU): è una complicanza molto seria, soprattutto nei bambini, che può portare a danni renali permanenti e persino alla morte.
  • Sepsi e shock settico: il tragico caso di Zoe Anna Guaiti, deceduta per uno shock settico iperacuto causato, con alta probabilità, da Escherichia coli presente in formaggio a latte crudo, dimostra la letalità di alcune infezioni trasmesse da questo alimento. L’Escherichia coli enteroemorragico può causare lesioni gravissime all’apparato digerente e da lì i batteri possono passare nel sangue, creando una condizione molto grave chiamata sepsi: uno shock settico pericolosissimo che può comportare conseguenze catastrofiche per la salute.
  • Altre infezioni: il latte crudo può essere veicolo di numerosi altri batteri pericolosi come Salmonella, Campylobacter e Listeria monocytogenes, responsabili di gastroenteriti, febbre, dolori addominali e, in soggetti fragili, complicazioni ben più serie.

latte crudo

Chi è più a rischio?

Consumarlo è un’imprudenza sempre, ma farlo bere a bambini, donne incinte o persone non in perfetta salute è un rischio gravissimo. Queste categorie sono particolarmente vulnerabili alle infezioni alimentari e alle loro complicanze.

Cosa fare (e cosa non fare)

  • Scegliere latte pastorizzato: la pastorizzazione è un processo sicuro ed efficace per eliminare i batteri nocivi senza compromettere significativamente le proprietà nutrizionali del latte.
  • Attenzione ai Formaggi: anche i formaggi a latte crudo possono essere pericolosi, soprattutto se freschi o non sottoposti a processi di stagionatura o cottura che inattivano i batteri.
  • Informarsi: leggere sempre attentamente le etichette dei prodotti e preferire quelli che indicano l’utilizzo di latte pastorizzato.

LEGGI ANCHE

A cosa serve bere latte da adulti (e quanto berne)?

Latte vs Latte vegetale: quale è meglio per vitamine, proteine, nutrienti e sapore?

Va sempre bene il latte per chi fa sport? Nì. Ecco cosa devi sapere

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Pubblicità

Potrebbe interessarti anche...