Perché Carrara merita una visita: oltre il marmo, una destinazione in fermento

White Carrara 2025

Carrara, nell’immaginario comune, evoca immediatamente due immagini distinte: le Alpi Apuane con le loro cave bianche o il mare e le sue spiagge. Tuttavia, la città di Massa Carrara sta emergendo come una nuova meta originale, al centro di una rinascita culturale che da anni la rende protagonista di una trasformazione silenziosa ma inarrestabile.

Carrara, una città in fermento culturale

Questo cambiamento è tangibile tutto l’anno, grazie a un ricco calendario di mostre ed eventi culturali promossi dal Comune di Carrara. L’estate 2025 vede protagonista la nona edizione di “White Carrara”, un “laboratorio creativo diffuso” visitabile gratuitamente fino al 28 settembre. Il centro storico si anima con opere d’arte di designer internazionali che hanno ideato progetti specifici per la città. Il tema, “Design Here and Now”, si basa sull’idea di utilizzare il marmo più pregiato del mondo per creare opere contemporanee che parlino del presente.White Carrara 2025 - JoJo, Donia Maaoui - Foto Enrico Amici (1)
Tra i talenti coinvolti spiccano nomi come Karim Rashid, Ross Lovegrove e Jean-Michel Wilmotte, affiancati da giovani promesse come Kickie Chudikova e da designer italiani del calibro di Elena Salmistraro, Giulio Iacchetti e Massimo Giacon. Un aspetto fondamentale del progetto è la collaborazione tra questi creativi e le aziende e maestranze locali, dalle grandi cave ai laboratori artigianali, un modello che reinventa il rapporto con un materiale che sembrava destinato al passato.

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Il marmo come linguaggio contemporaneo

“White Carrara” offre spazio anche alle arti visive e alla sperimentazione. Il mudaC – museo delle arti Carrara ospita la mostra di Vincenzo Marsiglia “Stars and Dust”, che esplora le frontiere della mixed reality e dell’intelligenza artificiale nell’arte contemporanea. Nella project room, Gianluca Sgherri espone la sua installazione “Uninverso”, che decostruisce le percezioni spaziali attraverso un labirinto dinamico e immersivo. Il marmo, quindi, viene proposto non come “cosa antica da museo”, ma come un linguaggio contemporaneo.White Carrara 2025 - Cane Mangia Cane, Massimo Giacon - Foto Enrico Amici (2)

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Tradizione e innovazione al CARMI

Questa stessa filosofia pervade il CARMI, il museo dedicato a Carrara e Michelangelo. Fino a ottobre, è possibile visitare la mostra straordinaria “Per forza di levare. Michelangelo scultore nelle fotografie degli archivi Alinari”.White Carrara 2025 - Pac-Cube, Michele Monfroni - Foto Enrico Amici (1)
Ottanta fotografie fine art degli Archivi Alinari raccontano come i grandi fotografi dell’Ottocento abbiano affrontato la sfida di catturare la tridimensionalità del marmo nella bidimensionalità della foto. Anche in questo caso, l’obiettivo non è la nostalgia, ma la comprensione di come tradizione e innovazione possano dialogare, e come il passato possa diventare futuro senza perdere la propria anima.
Carrara si sta affermando come una destinazione inaspettata e culturalmente vivace, che invita a scoprire la sua profonda trasformazione e il suo dinamismo attraverso un’offerta artistica e culturale di alto livello.

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