Ci sono angoli delle Alpi che sembrano usciti da una cartolina, ma che pochi conoscono davvero. I laghetti del Servizio, sopra Starleggia, sono tra questi: piccoli specchi d’acqua incastonati nei prati dell’Alpe del Servizio, nella parte alta della Valle Spluga, la naturale prosecuzione della Valchiavenna.
In autunno, quando i larici si accendono di giallo e arancio e le montagne si riflettono nell’acqua immobile, questi laghetti diventano uno dei luoghi più belli e poetici della Lombardia.
Un piccolo paradiso nascosto tra i larici
I laghetti del Servizio si trovano poco a est dell’Alpe del Servizio alto, a circa 1900 metri di quota.
Solo di recente sono stati scoperti ‘turisticamente’ da alcuni escursionisti e fotografi appassionati, così c’è ancora la possibilità di fare escursioni senza folla, nel silenzio assoluto, specie in autunno. 
Sono piccoli bacini naturali, perfettamente integrati nel paesaggio alpino, che riflettono le cime del Pizzo Stella, del Pizzo Groppera, del Monte Mater e del Pizzo d’Emet.
Raggiungerli significa regalarsi una camminata immersa nella quiete, con la sola compagnia del vento e del rumore dei ruscelli che scorrono tra i larici.
Il percorso per raggiungerli
L’escursione parte dal parcheggio a sud di Starleggia, nella Valle di Starleggia, nel comune di Campodolcino. Si segue la strada consorziale oltre la sbarra, fino all’Alpe Bocci, dove una palina segnaletica indica il bivio verso sud.
Da qui si entra in uno spettacolare lariceto, che in autunno diventa una tavolozza di colori caldi. Il sentiero, ampio e regolare, aggira la Cresta del Piano passando accanto a una vecchia cava di pietra e scende dolcemente verso le baite di Colvedro.
Superata un’ultima balza erbosa, si arriva all’Alpe del Servizio alto. Appena oltre, nascosti dietro un dosso erboso, appaiono i laghetti del Servizio, perfetti nella loro semplicità. È un luogo che invita alla contemplazione, dove ci si ferma volentieri per scattare una foto, riposare o semplicemente ascoltare il silenzio.
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L’autunno in Valchiavenna
L’autunno è la stagione ideale per scoprire questo angolo remoto della Valchiavenna. I larici dorati si specchiano nell’acqua, le cime innevate fanno da cornice e la luce radente del pomeriggio trasforma tutto in un paesaggio quasi irreale.
Non servono grandi preparativi: bastano scarponcini da trekking, una giacca calda e un po’ di curiosità per vivere una delle esperienze più autentiche della montagna lombarda. Gia che ci siete, allungate la strada e andate a ammirare il lago di Angeloga.
Un’escursione per chi ama la quiete
I laghetti del Servizio non sono una meta turistica, ma un luogo da scoprire con rispetto e lentezza. Non ci sono rifugi né bar, solo natura pura, prati, boschi e montagne. Gli elementi perfetti per chi cerca una camminata breve ma rigenerante, per chi ama la fotografia naturalistica o semplicemente per chi vuole staccare e ritrovare il ritmo della montagna.
Foto APF Valtellina
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