A che età insegnare ai bambini a sciare?

A che età insegnare ai bambini a sciare?

A che età insegnare ai bambini a sciare? Qual è l’età giusta per portare i nostri figli per la prima volta alla scuola di sci? Abbiamo chiesto a un maestro – Stefano Gabrielli, responsabile del settore agonismo 6-12 anni della Scuola di Sci di Alta Val di Fiemme – tutto quello che bisogna sapere prima di portare i bambini a sciare e mettere i piccoli sugli sci affidandoli alle attenzioni di un maestro.

A che età è giusto portare i bambini a sciare per la prima volta affidandoli alla scuola di sci?

“Impossibile dare una risposta univoca. Se mi presentano un bambino di tre anni, parlo con i genitori e poi prima di tutto provo un semplice approccio sulla neve tenendo gli sci ai piedi anche solo per dieci minuti. È il bambino che ti fa capire se è il momento giusto per cominciare. A quell’età finisce quasi sempre che andiamo semplicemente a slittare da qualche parte. In genere a tre anni i bambini hanno ancora qualche difficoltà motoria e di coordinazione, quindi finisce che andiamo a slittare con i bob. Dai cinque anni in su, in genere, non ci sono mai problemi”.

Come si svolge una lezione?

“I bambini davvero piccoli, di tre o quattro anni, richiedono un’attenzione diversa e hanno bisogno di una lezione individuale. Vanno seguiti singolarmente perché non riescono a gestirsi. Dai 5 anni in avanti possono frequentare le lezioni di gruppo. In genere, dipende dal servizio che viene richiesto dai genitori. La moderna didattica vorrebbe che ci fosse un approccio alla neve anche senza sci ma i genitori vogliono vedere i figli che scendono. In realtà va fatto un avvicinamento graduale: facciamo i primi dieci minuti di lezione con un solo sci per cominciare a sentire gradualmente l’attrezzo che si muove sulla neve”.

A che età insegnare ai bambini a sciare?

Mamma e papà devono stare in zona a stretto giro di pianto?

“Quando i genitori acquistano l’ora chiediamo il numero di cellulare perché siano sempre rintracciabili. In genere, stanno nei dintorni a scattare fotografie. Cerco di spiegare loro che è meglio che stiano lontani altrimenti il bambino cerca il contatto visivo col genitore e si distrae”.

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Meglio assegnare un maestro o una maestra per la prima lezione?

“Meglio assegnare il maestro giusto. I genitori chiedono sempre la maestra, pensando che la figura materna sia più funzionale, come all’asilo. Non è necessariamente così”.

Qual è il problema principale nell’insegnare ai bambini?

“Bisogna entrare sulla stessa lunghezza d’onda, entrare nel loro mondo. Bisogna dialogare con loro perché comincino a fidarsi. Io guardo i cartoni animati in TV per avere qualcosa da condividere con loro. E bisogna usare il loro linguaggio semplice. Capiscono alto e basso ma spesso fanno fatica con destra e sinistra”.

Qual è il primo obiettivo quando si insegna lo sci ai piccolissimi?

“Sono contento quando vanno via contenti e quando tornano contenti l’anno seguente”.

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Esistono scuole specializzate per i bambini?

“Qui in Trentino le scuole più adatte a gestire i bambini sono certificate con un bollo ‘Gold’. Queste devono avere un numero minimo di maestri con l’adeguata specializzazione e una struttura che possa tenerli prima e dopo la lezione, mensa, aree indoor e giochi compresi”.

Esistono posti migliori di altri dove portare i bambini a sciare?

“Vanno bene tutti”.

A che età si comincia a partecipare alle prime gare?

“Le garette promozionali organizzate dagli impianti comprendono anche i bambini di 5 anni. Il circuito baby e cuccioli – quello più serio e istituzionale – comincia con le elementari”.

È diverso insegnare a bambini ‘montanari’ che giocano sulla neve e sciano sulla collinetta dietro casa tutti i giorni, rispetto all’insegnare ai bambini cittadini che sciano una volta l’anno?

“Quello che fa la differenza non è tanto la frequenza con cui i bambini sciano ma l’abitudine a muoversi. In genere, i bambini che vivono in montagna sono più pronti e brillanti da un punto di vista motorio dei bambini di città perché giocano sempre all’aperto. Non bisogna consumarsi i pollici su una consolle. Meglio sciare”.

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