Iniziare ad andare a funghi può regalare una nuova dimensione alla tua passione per le attività all’aria aperta: sei a contatto con la natura, è un’attività che insegna pazienza e osservazione, ti porta inevitabilmente in aree wild, è sostanzialmente un trekking ma con qualcosa in più e – con le dovute attenzioni e competenze – ti permette anche di diventare in parte autosufficiente per il cibo. Ma andare per funghi non è tutto rose e fiori: perché il pericolo di raccogliere funghi tossici, velenosi o mortali non è qualcosa da prendere alla leggera (sì, ce ne sono a decine anche nel nostro Paese) e perché basta fare una semplice ricerca online per “fungaioli dispersi” per rendersi conto di quanto sia facile perdersi nei boschi e rischiare di non tornare a casa
Iniziare ad andare a funghi: la guida per principianti
Ovviamente tutto quello che un fungaiolo principiante vuol fare è uscire, trovare un bel porcino, tornare a casa carico di entusiasmo e mangiarlo. Ma ci sono alcuni consigli su come prepararsi per andare a funghi, dove andare, le precauzioni da prendere, quali funghi raccogliere (e come) e a quali rinunciare senza rimpianti, che possono rendere tutto più sicuro, piacevole e sì, anche divertente.
PS: questa è una guida per principianti, ma NON una guida esaustiva; può dare qualche buon consiglio, e tra questi ci sono anche quelli di leggere con estrema attenzione qualche libro sulla raccolta funghi nella vostra zona (sì, i funghi dipendono dalla vegetazione e dal tipo di piante del bosco, nonché dal clima, quindi esistono guide locali sulla raccolta funghi) e magari fare anche un corso organizzato dalle associazioni micologiche o dalle guide dei parchi. Infine, ma non per ultimo, sappiate che in Italia le regole per la raccolta dei funghi spuntano come funghi, e oltre alla legge nazionale ce ne sono di regionali, provinciali, comunali e particolari: un po’ le trovate qui.
Premesso tutto ciò, vediamo i 12 consigli per iniziare ad andare a funghi.
1. Compra una guida ai funghi locale
Sì, lo ripetiamo perché con i funghi non si scherza: quelli che puoi trovare in Trentino non sono uguali a quelli che puoi trovare in Liguria, in Abruzzo o in Calabria. E questo vale per qualsiasi regione. Quindi compra una guida con delle belle immagini, grandi, e studiala bene bene bene: la differenza tra un finferlo commestibile e un Omphalotus olearius, raro ma velenoso, è in un piccolo dettaglio delle lamelle. E nel dubbio portala con te. Non solo: una guida ben fatta ti aiuterà anche a imparare la terminologia (come ad esempio cos’è un gambo o una volva) e le corrette e sostenibili tecniche di raccolta.
2. Vai con qualcuno
Il modo migliore per imparare a riconoscere i funghi è andare in cerca di funghi con qualcuno che abbia esperienza nella loro raccolta. Tanto per cominciare, questa persona può portarvi in luoghi dove i funghi crescono davvero, il che è meglio che vagare per i boschi da soli. Un cercatore esperto ha anche un occhio allenato e sarà in grado di farvi notare funghi che altrimenti non notereste. Infine, sempre per questioni di sicurezza, per quanto andare per funghi possa essere anche un’attività meditativa, in due o più si riducono i rischi di perdersi o di incidenti in zone remote o senza segnale telefonico.
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3. Vestiti e attrezzati come per un vero trekking
Sì, andare per funghi è una vera attività outdoor e per questo servono abbigliamento e attrezzature adatte: abbigliamento contro il freddo, una giacca impermeabile, scarponi robusti e che tengono i piedi caldi e asciutti, almeno un bastone. E poi il necessario per la raccolta: un coltellino da raccoglitore e il cestino di vimini per riporre i funghi raccolti (no, il sacchetto di plastica o simil plastica della spesa no).
4. Impara come raccogliere il fungo.
Quando finalmente trovate dei funghi procedete nel seguente modo:
- Staccate il fungo alla base con delle torsioni laterali senza strapparlo o tagliarlo;
- Pulite i residui di terra, foglie e aghi di pino;
- Mettete il fungo nel cestino senza coprirlo affinché possa rimanere ben areato.
5. Fate controllare i funghi raccolti a qualcuno esperto
Se siete alle prime esperienze con la raccolta funghi, al momento della raccolta (se siete in compagnia) o a fine giornata chiedete sempre un secondo parere a qualcuno di esperto. Veramente, come principianti è davvero facile sottovalutare quanto sia difficile identificare correttamente i funghi, e se non si conoscono le caratteristiche da ricercare, è probabile che si finisca per scegliere qualcosa di tossico se non letale. È anche possibile recarsi alla ULSS / AST di competenza per far esaminare i funghi ad un esperto micologo al fine di escludere eventuali specie velenose.
6. Iniziate a riconoscere i funghi più facili da identificare e con pochi o nessun sosia
Sì, avete comprato il libro e lo avete studiato, ma avete ancora molta confusione e dubbi in testa. Per cui partite dalle cose facili, cioè riconoscere i funghi più facili da identificare e con pochi o nessun sosia. Che sono quelli commestibili con i pori. Cioè le specie Boletus, Suillus e Leccinum: sono gustosi, facili da identificare e hanno pochissimi sosia tossici o mortali.
7. Confrontate sempre il vostro fungo con i suoi sosia tossici
Nel dubbio, confrontate sempre il vostro fungo con i suoi sosia tossici. In particolare quando ci si trova di fronte alle specie a lamelle che, come detto prima, possono nascondere le proprie insidie tossiche o mortali nei dettagli.
8. Affettate i funghi per facilitarvi l’identificazione
Sì, affettare i funghi è un modo molto utile per distinguere le specie tossiche da quelle commestibili. Inoltre, è facile da usare quando si è sul campo e aiuta a ridurre il rischio di portare accidentalmente a casa un fungo non commestibile.
Diverse specie di funghi si ammaccano al taglio e la loro “polpa” diventa blu, rosa, rossa, nera o gialla. Utilizzate questo indizio visivo per confrontarli con le specie pericolose.
Tagliando i funghi a metà inoltre si può anche vedere come sono fatti all’interno, il che è un altro modo semplice per evitare specie non commestibili e mortali.
9. Nel dubbio, lasciate i funghi dove stanno
Una delle cose più importanti che dovrete imparare come cercatori di funghi è che non dovrete mai negoziare la commestibilità. Alcuni giorni tornerete a casa con un cesto pieno di porcini, altri no. Per quanto sia allettante, non bisogna mai raccogliere un fungo sconosciuto. Tornare a casa a mani vuote è meglio che finire in ospedale, anche se la frustrazione di una giornata senza successo sta avendo la meglio sulla vostra lucidità mentale.
10. Controllate la parte inferiore del cappello con le dita
Un po’ per non sprecare raccogliendo qualcosa che non si può mangiare, un po’ per evitare rischi con le specie tossiche, una buona cosa da imparare è toccare con le mani la parte inferiore dei cappelli dei funghi prima di raccoglierli.
Questo è un consiglio molto utile per i principianti. Da un lato, è un modo rapido per determinare se un fungo ha branchie o pori. E se siete alle prime armi con il foraging, è meglio evitare di raccogliere funghi con le lamelle. Inoltre è anche un buon modo per determinare se il fungo che avete trovato è nel pieno del suo splendore o è già stato attaccato da vermi e lumache e quindi è andato.
11. Non raccogliere funghi troppo vecchi o troppo giovani
Tanto per cominciare, i funghi piccoli e immaturi non costituiscono un pasto molto sostanzioso. D’altra parte, i funghi vecchi possono avere un sapore e una consistenza sgradevoli e spesso sono pieni di vermi.
Anche i funghi troppo giovani o vecchi sono difficili da identificare correttamente. Quando i funghi crescono, possono cambiare drasticamente il loro aspetto.
12. Tieni un diario dei funghi
Se il tuo obiettivo è diventare un raccoglitore di funghi a lungo termine, il consiglio è quello di tenere un diario dei funghi. Prendi un quaderno e, una volta tornato a casa, scrivi la data, cosa hai trovato, dove e quali erano le condizioni meteorologiche quel giorno.
Scrivi il tuo diario anche se non trovi nulla. Questo ti aiuterà a determinare cosa aspettarti ogni anno. Ripensando a ciò che hai scoperto, saprai quando iniziare a cercare diverse specie di funghi, a seconda della tua regione.
Un diario dei funghi ti aiuterà anche a tenere traccia di come cambia la disponibilità dei funghi nel corso degli anni.
Puoi anche scattare foto durante i giri di raccolta. Completeranno il tuo diario e ti aiuteranno a visualizzare i cambiamenti stagionali e la disponibilità delle specie.
Photo by Annie Spratt / Vasilina Sirotina / Jack Blueberry
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