I migliori docufilm e serie tv sul basket da guardare su Netflix adesso

film-serie-basket-netflix

I migliori docufilm e serie tv sul basket da guardare su Netflix possono ispirarti in campo e darti motivazione anche fuori dal rettangolo di gioco.
Esiste un catalogo piuttosto ricco e caratterizzato da prodotti di grande qualità che non si focalizzano sul mero aspetto sportivo, ma raccontano straordinariamente anche il contorno sociale e culturale che rende le storie di pallacanestro ancora più affascinanti.
E i documentari, a partire dal capolavoro The Last Dance, lo sanno fare meglio di molti film, che invecchiano presto e non hanno la forza epica del vero basket, che quanto a emozioni non ha eguali.
Un bel documentario sullo sport può quindi essere un ottimo modo per trascorrere una serata, che siate o meno appassionati della palla a spicchi.

I migliori docufilm, film e serie tv sul basket da guardare su Netflix

The Last Dance, dedicato ai leggendari Chicago Bulls di Michael Jordan, è senza dubbio la docuserie sportiva migliore che c’è su Netflix, da molte riviste considerata la migliore del decennio, se non addirittura della storia.migliori-film-basketEsistono però anche altri titoli che gli amanti della pallacanestro non possono perdere. Alcuni dei docufilm proposti faranno scendere una lacrimuccia ai nostalgici di una NBA che ormai non c’è più. Altri film di fiction compresi, raccontano il gioco di oggi, aiutando a comprendere meglio le dinamiche sociali e culturali di questo sport.

Anche altre piattaforme streaming hanno in archivio film interessanti sul basket. Su Disney c’è Rise, la storia di Giannis Antetokounmpo, lo straordinario giocatore dei Milwaukee Bucks che, membro di una modesta famiglia immigrata in Grecia dalla Nigeria, ha saputo conquistare la Nba lottando ogni giorno.

Su Apple Tv c’è Underrated (foto sotto), una storia per certi versi simile quanto a underdog e riscatto, quella di Stephen Curry, talentuoso ma penalizzato da un fisico gracile, che con una determinazione assoluta ha saputo non solo farsi largo nel campionato profesionistico americano ma anche vincere 4 titoli e cambiare la storia del gioco del basket.

underrated-film-serie-basket

Mettetevi comodi e godetevi i migliori docufilm, film e serie sul basket da guardare su Netflix. Ricordando che ci sono  straordinari film sul basket anche su Amazon.

Hustle

Regia: Jeremiah Zagar
Anno: 2022
Durata: 117 minuti

Un film sul basket che riesce ad essere allo stesso tempo leggero, curioso, divertente e profondo. E a mettere in scena delle grandi sequenze di pallacanestro giocata. Si tratta di una classica success story in cui il protagonista sembra un giocatore venuto dal nulla che cerca di entrare nella Nba (ce la farà?). In realtà la vera storia è quella del suo talent scout, interpretato da un Adam Sandler splendidamente sotto controllo.
Hustle è la storia del suo personaggio (Stanley Sugerman), uno scout dei Sixers bistrattato dal suo manager e dalla vita, che decide di rischiare il tutto per tutto su una intuizione. 
Il film riprende anche un po’ il mood del primo Rocky (è ambientato a Philadelphia) e mette in mostra belle sequenze di basket e di trash talking. Nel ruolo del giocatore protagonista c’è lo spagnolo Juan Hernangomez (ala di 206 cm in forza agli Utah Jazz), ma nel film compaiono moltissimi nomi del basket mondiale, da Doctor J a Sergio Scariolo, da Shaq a Kenny Smith a tanti altri che compaiono nei titoli di coda (a proposito, il film è prodotto anche da Lebron James).
Da vedere anche se non hai mai toccato una palla a spicchi.

 

Last Chance U Basketball

Regia: Greg Whiteley
Anno: 2021
Durata: 8 puntate
Al polo opposto rispetto a The Last Dance c’è Last Chance U Basketball: è un documentario avvincente che segue la stagione cestistica del team dell’East Los Angeles College, non proprio una squadra fra le migliori e più blasonate.
Una squadra di ragazzi sconosciuti, alcuni talentuosi altri meno, alcuni con un futuro nel basket altri no. Li guida John Mosley, un allenatore duro, dalle dalle forti, che non esita a scontrarsi con i suoi giocatori, sempre intento a trovare motivazioni e stratagemmi per farli rendere al meglio.
I ragazzi degli Huskies sono in una buona stagione ma sano che senza vittoria non avranno niente in mano per guardare al futuro sportivo. Come finirà?

Un bel documentario a puntate che scava nella mente e nei corpi di un team di una college statale, di quelli frequentati dalle minoranze e dai ragazzi meno abbienti. Allenamenti, partite, scontri, gioie e delusioni; poca gloria, molto sudore, molta passione.

The Last Dance

Ideatore: Michael Tollin
Regia: Jason Hehir
Anno: 2020
Durata: 10 puntate da circa 50 minuti a testa
In origine, The Last Dance doveva essere lanciato nel giugno 2020. Visto il lockdown, però, la produzione ha fatto un enorme regalo a tutti gli appassionati, anticipando l’uscita all’aprile del 2020. Inutile dire che questo capolavoro, del quale si sta parlando tuttora, è stato come una luce all’interno delle scure giornate della prima ondata del Coronavirus.
La docuserie racconta l’ultimo titolo NBA (e l’ultima stagione) dei Chicago Bulls di Michael Jordan, che ha spalancato le porte di casa sua alla troupe di The Last Dance. Il risultato? Una serie di interviste imperdibili, in cui “His Airness” si è aperto in modo inedito e ha ripercorso non solo la cavalcata del 1998, ma anche le stagioni precedenti. Dal suo arrivo in NBA al successo planetario, senza dimenticare le polemiche e i fallimenti (sportivi e personali) da cui ogni campione deve passare prima di diventare grande.

La forza di The Last Dance è stata l’aver fatto combaciare perfettamente la narrazione dell’evento principale (la stagione 1997-1998) e la narrazione storica, dedicata all’ascesa dei Chicago Bulls del GM Krause e di coach Phil Jackson. Un piccolo spoiler: a un certo punto compare anche Kobe Bryant. Un difetto: si focalizza eccessivamente sulla storia di Jordan, lasciando un po’ nel dimenticatoio alcuni protagonisti.

The Way Back – Tornare a vincere

Regia: Gavin O?Connor
Anno: 2020
Durata: 108 minuti
Un film che sembra tratto da una storia vera, ma che non lo è. Ben Affleck interpreta Jack Cunningham, ex campioncino di basket locale che nella vita si è perso e affoga i suoi dispiaceri nell’alcol. La sua seconda occasione si presenta quando viene ingaggiato come allenatore dalla scalcagnata squadra della scuola cattolica Bishop Hayes, in cui militava un tempo.
Jack ribalta la squadra e la riporta in alto nel ranking, ma deve combattere contro i suoi demoni e contro un ambiente un po’ bigotto per i suoi metodi. Se l’impostazione è quella della classica storia di riscatto, il finale non è per nulla scontato.

Un buon film che racconta una storia che va oltre lo sport, rafforzato dalla presenza di Ben Affleck, vero appassionato di basket (tifa per i Boston Celtics) e particolarmente convolto nel ruolo anche a causa della similitudine fra la sua vicenda personale (le difficoltà dell’alcolismo) e quella del protagonista del film.

Basketball or Nothing

Regia: Matt Howley, Michael Lucas e Gabriel Spitale
Anno: 2019
Durata: 6 puntate
Basketball or Nothing parla di una squadra di pallacanestro di una scuola superiore nella Riserva Navajo, in Arizona. Per chi non lo sapesse, i Navajo sono un popolo nativo americano stanziato nell’Arizona settentrionale.
Nella città di Chinle c’è una squadra di basket composta da Navajo che non riesce più a ottenere buoni risultati attraverso il suo consueto sistema di gioco, pensato per nascondere i limiti fisici e atletici dei membri di questa popolazione (di statura tendenzialmente bassa). Con l’arrivo di un nuovo coach, però, la storia cambia in maniera evidente.

The Carter Effect

Regia: Sean Menard
Anno: 2017
Durata: 60 minuti
Qual è stato il “Carter Effect”? L’aver sdoganato la pallacanestro in uno stato in cui la palla a spicchi, prima dell’arrivo di Vince Carter, era un oggetto misterioso. Nel 1998, lo sbarco di Carter a Toronto ha fatto crescere una franchigia NBA nuova e acerba come i Raptors: una scommessa vinta specialmente grazie alle schiacciate e alla personalità del fenomeno di Daytona Beach.
Carter è stato rivoluzionario sia per Toronto sia per il Canada, una città e una nazione in cui ha sempre dominato l’hockey. La sua firma per i Raptors è infatti coincisa con l’esplosione del basket nel paese nordamericano, che ha iniziato ad amare questo sport ammirando i voli di Vince Carter. Ecco la storia raccontata perfettamente da The Carter Effect, un documentario da vedere e rivedere.

Rucker 50

Regia: Robert McCullough Jr.
Anno: 2016
Durata: 56 minuti.
Se amate il basket all’aperto su strada, questo è il documentario che fa per voi. Rucker 50, infatti, è dedicato alla storia del campetto da basket (o playground, come dicono negli USA) più importante e iconico: il Rucker Park di Harlem, quartiere di New York. Un luogo leggendario, la mecca degli appassionati della pallacanestro su cemento che ha ospitato alcuni dei talenti più scintillanti, come ad esempio Julius Erving (grande frequentatore di Rucker Park).

La leggenda di Rucker Park è nata grazie a Holcombe Rucker, un insegnante che per allontanare i ragazzi dai guai di Harlem ha fondato un torneo estivo (il Rucker Pro Tournament) su quel cemento ormai intriso di storia e passione. Un torneo che, anno dopo anno, è cresciuto sempre di più, attirando l’attenzione di tutta la città e di tutto il paese.
La gente si arrampicava perfino sui tetti delle case popolari di Harlem pur di non perdersi lo spettacolo che andava in scena sulla 155esima strada.

Qball

Regia: Michael Tolajian
Anno: 2019
Durata: 1 ora e 37 minuti
Un interessantissimo documentario sulla squadra di pallacanestro dei San Quentin Warriors, ossia l’eccellenza del basket carcerario in una delle strutture più celebri e dure degli USA. Nel carcere di massima sicurezza di San Quentin, in California, il basket è parte integrante dei programmi di reinserimento sociale dei detenuti, e Qball narra di come questo sport sia in grado di restituire gioia e dignità a persone con un passato oscuro e una enorme voglia di redenzione.
Il produttore esecutivo di questo docufilm è nientepopodimeno che Kevin Durant, stella NBA attualmente in forza ai Brooklyn Nets

One In A Billion

Regia: Roman Gackowski con Satnam Singh Bhamara e Larry Bird
Anno: 2016
Durata: 1 ora e 9 minuti
One In A Billion racconta l’incredibile avventura di Satnam Singh, il primo indiano di sempre a essere scelto al Draft NBA. Nato e cresciuto in un piccolissimo villaggio rurale nel cuore dell’India, Singh ha lasciato la sua famiglia da ragazzino per intraprendere un percorso nuovo ed entusiasmante negli USA, diventando un vero e proprio eroe per la sua gente.
Il documentario mette in luce la timidezza e la semplicità di un ragazzo che è sempre stato abituato a vivere con poco, ma che da un momento all’altro è stato catapultato in un contesto inedito. Singh, purtroppo, di recente è stato protagonista di una vicenda di doping che lo terrà lontano dai campi per due anni.

Uncle Drew

Regia: Charles Stone III
Anno: 2018
Durata: 1 ora e 43
Un film che ha diviso la critica e non è piaciuto a tutti, ma in ogni caso interessante perchè si possono ammirare giocatori ed ex giocatori NBA nelle vesti di attori (con costumi di dubbio gusto). Il protagonista è Uncle Drew, interpretato da Kyrie Irving, un personaggio anziano da playground che già prima dell’uscita della commedia era molto conosciuto.
Gli altri giocatori ed ex giocatori presenti nel film sono Nate Robinson, Reggie Miller, Chris Webber, Shaquille O’Neal e Aaron Gordon. La trama parla di Uncle Drew e Dax (interpretato dal comico Lil Rel Howery) che organizzano un viaggio per radunare la loro vecchia squadra di basket, con l’obiettivo di dimostrare che un gruppo di vecchietti può ancora dominare.
Il film si trova anche su Amazon Prime.

Photo by Pixy

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Pubblicità

Potrebbe interessarti anche...