Transporter è uno degli ultimi zaini proposti dalla californiana Osprey, di cui recentemente abbiamo già provato alcuni prodotti, come il Quasar 28. In generale sono prodotti di buona qualità, ottimi per l’uso nella vita di tutti i giorni e con un occhio allo stile. Il Transporter è un po’ duffel bag e un po’ zaino classico, un’idea interessante che unisce solidità e comodità nei viaggi da weekend. Noi però l’abbiamo provato in un viaggio da due settimane, dividendolo fra me e mia figlia di 8 anni.
Com’è fatto Osprey Transporter
La sua caratteristica principale è che è sì uno zaino con spallacci ma può anche diventare anche borsone, con 4 manici che permettono di portarlo in orizzontale o verticale. È costituito da materiali di qualità (nylon 800D oltre a un rivestimento di 0,2 mm in TPU) che lo rendono resistente (lo senti subito al tatto) e impermeabile. Ha poche tasche (4) e nessun fronzolo, una bella gamma di colori ed è leggero e contenuto: pesa 1, 21 kg e misura 53x31x27 cm.
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Come lo abbiamo provato
Ho scelto di usare il Transporter in un viaggio lungo la costa atlantica fra Spagna e Portogallo. È il modello giallo con 40 litri di capienza, una taglia non perfettissima per un itinerario che prevedeva oltre 2 settimane in giro e passaggio dal clima fresco delle isole Cies al caldo del sud dell’Alentejo. Ma avevo la necessità di usare solo bagaglio aereo a mano e portare poca roba per muovermi leggero. E poterlo far indossare a mia figlia di 8 anni, alla sua prima esperienza da backpacker.
L’ho anche utilizzato per delle escursioni nei weekend, del tipo borsa da viaggio che molli in casa e riprendi alla partenza.
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Come si è comportato lo zaino
Il Transformer ce lo siamo scambiato spesso io e mia figlia, maltrattandolo senza alcuna preoccupazione fra camping, spostamenti in treno, autobus, auto, lunghe scarpinate a piedi e giornate intere di trasferimenti. In breve è diventato suo: è morbido, leggero, ha spallacci ‘veri’, comodi e facili da regolare. E dà un buon feeling: sbatterlo a terra dopo averlo tenuto addosso è un piacere.
Non esiste una vera struttura portante sul retro e dunque nell’arco della giornata finisce per pesare sulle spalle, ma del resto è il suo limite dichiarato: non è uno zaino da trekking.
Tracolla e spazi
La chiusura a clip nella parte del busto aiuta a distribuire il peso. Quando ci muoviamo per stazioni e aeroporti è utile la possibilità di ripiegare gli spallacci e usare la tracolla imbottita che è staccabile; nel weekend in auto ha senso, ma nei viaggi impegnativi meglio lasciarla a casa perché occupa spazio).
La dotazione di tasche è ideale e non ti confonde: una sotto il coperchio, una per i documenti e una doppia e stop.
L’apertura è unica, a U, che apre la borsa in tutta la sua capienza, senza scompartimenti. Se vi servono alloggiamenti per materiale elettronico, o spazi per proteggere dei prodotti particolari dovete organizzarvi in altro modo. Le cerniere proteggono bene dalle intemperie che abbiamo incontrato, dalla sabbia, dall’acqua del mare.
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Conclusioni e prezzi
La versione da 40 litri di Osprey Transformer si è rivelata ideale per un viaggio variegato e dinamico. È decisamente resistente, adatta la sua forma alle situazioni, si può tenere addosso una giornata alternandolo sulle spalle o in mano o a tracolla, passa come bagaglio a mano sugli aerei, ha stile.
Esistono 4 versioni, da 40, 65, , 95 e 130 litri. Su Amazon si trovano a prezzi generalmente convenienti, a partire da circa 100 euro.
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