Lombardia zona rossa, cosa potrebbe succedere con il nuovo Dpcm

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La Lombardia probabilmente sarà classificata come zona rossa nel nuovo Dpcm del 4 novembre 2020 ed è destinata a un nuovo lockdown, a meno che il dialogo fra Governo e Regioni non spinga l’esecutivo a modificare lo status della regione lombarda. cambieranno probabilmente le regole su spostamenti, scuole, attività commerciali e sport.
Non saranno molte le differenze con il lockdown della scorsa primavera. Fondamentalmente potranno rimanere aperti asili, scuole elementari e medie ma solo per la prima classe. Per il resto si prevedono chiusure delle attività, coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino, autocertificazione per gli spostamenti (solo per comprovati motivi di salute e lavoro).

Lombardia zona rossa, cosa potrebbe succedere con il nuovo Dpcm

Difficilmente la Lombardia, a causa del suo indice di contagio e della percentuale di riempimento dei letti in ospedale, non verrà inclusa nella fascia di regioni a rischio. Nel frattempo il governatore della Lombardia Attilio Fontana e il sindaco di Milano Giuseppe Sala (ma anche governatori di altre regioni prevedibilmente inserite in zona rossa) invocano un accordo per non rendere esecutive alcune misure particolarmente restrittive.
Lo sapremo probabilmente nella giornata di oggi, quando il premier Giuseppe Conte annuncerà le misure definitive.

Le misure del nuovo Dpcm 4 ottobre a livello nazionale e regionale

Il decreto in arrivo dovrebbe essere in vigore dal 5 novembre al 3 dicembre.
Si divide in due parti: nella prima sono elencate le misure da adottare a livello nazionale, nella seconda ci saranno le norme più restrittive dedicate alle regioni e province classificate come a massima gravità.

Le misure nazionali prevedono:
– coprifuoco dalle 22 alle 5
– capienza massima consentita sui mezzi pubblici scende al 50%
– chiusura di musei

Le misure per le zone rosse come (ancora da confermare) potrebbe essere la Lombardia (si parla anche di Piemonte e Calabria):
– divieto di ogni spostamento in entrata e in uscita dal territorio, “nonché all’interno dei medesimi territori, salvo che per spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o motivi di salute”
– sospensione delle attività commerciali al dettaglio, “fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità”
– chiusura dei mercati, “salvo le attività dirette alla vendita di generi alimentari”
– chiusura per parrucchieri, barbieri ed estetisti
– restano aperte “edicole, tabaccai, farmacie, parafarmacie
– sospensione delle le attività di bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie. Consentita invece “la sola ristorazione con consegna a domicilio, nonché, fino alle 22, l’asporto”
– quanto allo sport, è consentito “svolgere individualmente attività motoria in prossimità della propria abitazione, nel rispetto della distanza di un metro da ogni altra persona e con mascherina”, così come l’attività sportiva all’aperto in forma individuale (qui un approfondimento). E, aggiungiamo noi è importante fare particolare attenzione a come ci comportiamo quando facciamo sport, per evitare i rischi: possiamo seguire i consigli del professor Fabrizio Pregliasco, virologo e sanitario dell’Irccs Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano.
– a scuola, lezioni in presenza solo “per scuola dell’infanzia, elementare e prima media”
[photo Foto di Dimitris Vetsikas da Pixabay]

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