Se mangi la pasta nelle giuste dosi puoi dimagrire

Secondo uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Nutrition & Diabetes, mangiare pasta nelle giuste dosi consente di dimagrire

Pasta Carboidrati Glicemia

Smentendo una credenza popolare che resiste da secoli, una ricerca italiana rivela che mangiare pasta non provoca aumento della massa grassa e della circonferenza addominale, ma può addirittura aiutarci nelle diete dimagranti e farci perdere peso. Lo studio, che è stato effettuato dall’Istituto Neuromed (in provincia di Isernia, in Molise) nell’ambito del progetto Moli-sani e INHES, è stato da poco pubblicato sulla rivista scientifica Nutrition & Diabetes.

Pasta e peso corporeo

I ricercatori molisani hanno coinvolto circa 23 mila persone, di cui 14 mila solo in Molise e le altre da diverse regioni italiane e si è basato su un questionario relativo alle abitudini alimentari in particolare sul consumo di pasta nelle ultime 24 ore. insieme a questi dati sono state monitorate e incrociate altre informazioni sui parametri fisici delle persone e le loro abitudini alimentari.

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Quello che emerge è che la pasta, con il quantitativo di carboidrati che apporta al nostro organismo, non è in nessun modo correlata all’aumento di peso. E che se mangiata in dosi equilibrate all’interno di una dieta di tipo mediterraneo, ha un effetto positivo proprio sulla perdita di peso. È un risultato che non va preso come un invito a mangiare pasta indiscriminatamente per dimagrire ma che circostanzia i benefici di spaghetti e compagnia nel perimetro della dieta mediterranea, che prevede una alimentazione che comprende anche legumi cereali, formaggi, olio d’oliva, pesce e ortaggi.

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86 grammi

Secondo lo studio italiano la dose mediana giusta di pasta da consumare a pasto è di 86 grammi, quella indicata dal campione di persone esaminate e che è più o meno la porzione media di un ristorante. L’importante, spiega la ricercatrice Licia Iacoviello è variare gli ingredienti dei condimenti della pasta stessa. In ogni caso “la ricerca dimostra che imputare alla pasta la causa dell’aumento di peso è un atteggiamento sbagliato”.

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