C’è un collegamento tra età e felicità (e dovresti saperlo)

Nuove ricerche sfatano miti e rivelano come il benessere emotivo si evolve nelle diverse fasi della vita.

C'è un collegamento tra età e felicità (e dovresti saperlo)

Abbiamo tutti un’immagine, magari un po’ stereotipata, di un’età in cui si è stati davvero felici. Forse pensiamo all’energia spensierata della giovinezza, ai successi della giovane età adulta o alla serenità della pensione. Ma è davvero così semplice? C’è un collegamento tra età e felicità? Esiste un’età “d’oro” della felicità, un momento in cui non potrai mai più essere così felice? La scienza si è interrogata a lungo su questo tema, e le risposte, come spesso accade, sono più sfumate e sorprendenti di quanto si possa immaginare.

C’è un collegamento tra età e felicità (e dovresti saperlo)

Le ricerche scientifiche che hanno esplorato il legame tra età e felicità offrono uno spaccato affascinante sull’evoluzione del nostro benessere emotivo nel corso della vita. Se da un lato alcune teorie suggerivano una sorta di “curva a U” della felicità, con un declino nella mezza età e una successiva risalita, studi più recenti gettano nuova luce su questa complessa relazione.

Sfatare il mito del picco di felicità unico

L’idea che ci sia un momento preciso della vita in cui si raggiunge l’apice della felicità sta venendo sempre più messa in discussione. Come evidenzia lo studio “HAPPINESS AND AGE—RESOLVING THE DEBATE” pubblicato sul National Institute Economic Review, il modello a U, pur avendo avuto una certa risonanza, non sembra essere una legge universale. Le traiettorie della felicità individuale sono molto più variegate e dipendono da una miriade di fattori personali, sociali ed economici.

La felicità fiorisce con l’età?

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, diverse ricerche suggeriscono che la felicità possa effettivamente aumentare con l’avanzare dell’età. Lo studio longitudinale condotto in 20 paesi europei (“Does Happiness Increase in Old Age?“) e pubblicato su Journal of Happiness Studies ha rilevato come, in molti casi, il benessere emotivo tenda a migliorare nella terza età. Questo fenomeno può essere attribuito a una maggiore capacità di regolazione emotiva, a una focalizzazione sulle relazioni significative e a una minore pressione legata alle ambizioni materiali e professionali. Con l’età, spesso si impara a dare priorità a ciò che conta davvero, apprezzando di più i piccoli piaceri della vita e gestendo meglio lo stress.

C'è un collegamento tra età e felicità (e dovresti saperlo)

Come ben illustra infatti anche l’articolo di Psychology Today (“Happiness Over the Lifespan“), le fonti di felicità cambiano nelle diverse fasi della vita. Se da giovani adulti la felicità può essere legata ai successi professionali e alla costruzione di una famiglia, con l’età adulta matura e la vecchiaia si può trovare appagamento nelle relazioni consolidate, nella saggezza acquisita e nella serenità interiore.

Il ruolo cruciale del portafoglio: felicità e reddito

È fondamentale, tuttavia, non generalizzare. Il collegamento tra età e felicità non è indipendente da altri fattori, primo fra tutti la situazione economica. Lo studio “The Relationship Between Age and Happiness Varies by Income“, anch’esso pubblicato sul Journal of Happiness Studies, evidenzia chiaramente come il reddito possa modulare significativamente questa relazione. Un adeguato benessere economico può fare una grande differenza nel modo in cui si vivono le sfide legate all’invecchiamento, contribuendo a un maggiore senso di sicurezza e, di conseguenza, di felicità.

Uno sguardo globale: cosa succede nel mondo?

Il “World Happiness Report 2024” dal canto suo offre una prospettiva ancora più ampia, analizzando i livelli di felicità in diverse fasce d’età a livello globale. Sebbene le tendenze varino da paese a paese, emerge un quadro complesso che sottolinea come fattori culturali, sociali ed economici influenzino profondamente il benessere percepito nelle diverse età della vita.

Perché con l’età si può diventare più felici?

L’articolo di Scientific American (“With Age Comes Happiness: Here’s Why“) approfondisce i meccanismi psicologici che potrebbero spiegare un aumento della felicità in età avanzata:

  • Migliore regolazione emotiva: gli anziani tendono ad essere più abili nel gestire le emozioni negative e nel focalizzarsi su quelle positive.
  • Priorità chiare: con l’età, spesso si definiscono meglio le priorità, concentrandosi su ciò che porta vera gioia e soddisfazione.
  • Apprezzamento del presente: c’è una maggiore tendenza a vivere il momento e ad apprezzare le piccole cose della vita.
  • Relazioni significative: i legami sociali tendono a diventare più profondi e significativi.
  • Meno confronto sociale: diminuisce la pressione a confrontarsi costantemente con gli altri in termini di successo o status.

La relazione tra età e felicità è tutt’altro che semplice e lineare. Le ricerche scientifiche ci mostrano come la felicità non sia un traguardo statico da raggiungere in una specifica fase della vita, ma un processo dinamico che si evolve con noi. Sebbene alcune sfide legate all’età siano innegabili, per molti la vecchiaia può rappresentare un periodo di maggiore serenità, saggezza e apprezzamento della vita.

C'è un collegamento tra età e felicità (e dovresti saperlo)

Lungi dall’essere un declino inesorabile, il percorso della felicità può sorprendentemente fiorire con l’età, soprattutto quando si è in grado di coltivare relazioni significative, mantenere una buona salute e godere delle piccole gioie quotidiane.

Vuoi provare a essere più felice? Allora prova a leggere anche questi altri articoli sulla felicità.

E tu, come percepisci la tua felicità nelle diverse fasi della vita? Condividi la tua esperienza nei commenti e continua a seguirci per altri approfondimenti sul benessere psicologico!

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