Prendete un monopattino, tipo quello da bambini, fatelo un po’ più stabile e robusto, metteteci almeno una ruota normale (da 26″ o 28″ quella anteriore, quella posteriore varia da 16″ ai 24″), freni a tamburo e tutto l’occorrente per la sicurezza, ed avrete una kickbike. Nei paesi francofoni la chiamano anche trottinette, ma il concetto è quello: è uno sport vero e proprio con tanto di federazione internazionale (International Kicksled Scooter Association), è un ottimo strumento di fitness da alternare a corsa e bicicletta, e soprattutto è un modo molto divertente ed elettrizzante per scendere da una montagna.
Che poi è quello che abbiamo fatto noi, scendendo dai 2300 metri circa di Sunnega a Zermatt lungo un percorso specifico per le kickbike, in mezzo a boschi di larici e pini e con la vista quasi sempre sulla mole del Cervino.
Come si guida? Tutto sommato è molto semplice: un piede si appoggia sul predellino, l’altro spinge quando occorre prendere velocità. Per il resto è come una bicicletta sulla quale non ci si siede: c’è un manubrio, due freni (e in discesa, sullo sterrato, non c’è bisogno di dire di usarli entrambi, vero?) e il gioco consiste tutto nel mantenere l’equilibrio. I veri kickbiker sanno alternare gamba di spinta ogni 5 o 6 kick, ma per un principiante non è così semplice, visto che tutti noi abbiamo una gamba dominante che è più forte e ci rende più sicuri.
Che velocità si può raggiungere? Su strada in piano, da almeno 10 km/h fino anche a 30 km/h, in discesa il rischio è quello di andare anche più veloce: ecco perché nella dotazione c’è sempre il casco ed è consigliato indossare anche un paio di occhiali per riparare gli occhi da sassolini che potrebbero schizzare dal terreno.
PS: Già che siete a Zermatt, provate anche uno di questi 6 trekking panoramici con vista sul Cervino.
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