Lavare la mountain bike all’autolavaggio la rovina?

Lavare la mountain bike all'autolavaggio la rovina?

Abbiamo tutti provato almeno una volta a lavare la mountain bike all’autolavaggio. Del resto con l’idropulitrice è tutto più comodo e veloce. E anche economico. Arrivi con la tua bicicletta piena di fango e morchia, spendi pochi euro, indirizzi il getto dell’idrante e in pochi minuti la bici è linda. Perché è vero che tutti dicono che la mountain bike sarebbe meglio lavarla con una spugna morbida, un secchio d’acqua e tanto amore, ma non tutti hanno un giardino o un cortile in cui farlo, e non è che puoi portare in casa la bici e lavarla nella vasca da bagno. Né tantomeno puoi lasciarla con il fango a seccare, soprattutto se vivi in posti dove il terreno è molto argilloso, quindi alcalino e spesso ricco di calcare. Cioè perfetto per rovinare la mountain bike in poco tempo.
Solo che poi c’è sempre qualcuno, molto ben informato e molto competente, che ti dice che no, guai se lavi la bicicletta con l’idrogetto, che le mountain bike non vanno mai lavate a pressione e che questo è il modo migliore per rovinarle.

In parte hanno ragione, ma se – per esempio – in tutti i negozi di noleggio mountain bike che ci sono in giro per le montagne del mondo c’è sempre un idrogetto a pressione per lavare le bici dopo una giornata di ride, allora forse è il modo in cui pulisci la bici nell’autolavaggio a fare la differenza.

Intanto è vero che l’acqua a pressione può rovinare i cuscinetti (nel mozzo, nel movimento centrale e nella serie sterzo) e anche i paraoli delle forcelle. In questo caso anche con la conseguenza di dilavare il grasso e, infiltrandosi nelle sospensioni, anche emulsionando l’olio. E questo è senza dubbio qualcosa da evitare. Un getto troppo potente (e negli autolavaggi si parla anche di 400 atmosfere) potrebbe anche rovinare le leve di freni e cambio, e stortare i deragliatori. Quindi se per lavare la mountain bike all’autolavaggio intendi sparare acqua senza ritegno addosso alla tua povera bici sì, è un errore grave.

Però, se non puoi ridurre la pressione dell’acqua e non puoi fare altrimenti per togliere fango, polvere e sporco dalla tua mountain bike, ci sono alcune cose che puoi fare per ridurre se non evitare i rischi.
Come prima cosa stai a debita distanza, almeno 2 metri, così riduci la violenza del getto d’acqua sui componenti meccanici della bici. E in ogni caso non dirigere il getto direttamente su queste parti. La prima passata falla direttamente con l’acqua saponata: il sapone aiuta a far scivolare via lo sporco, così serve meno azione meccanica del getto d’acqua. Presta attenzione a non fare entrare l’acqua nel tubo sella: non c’è via d’uscita e l’acqua che ristagna al suo interno può essere un grosso problema (anzi, la cosa migliore sarebbe a fine lavaggio togliere il sellino e rovesciare la bici per far uscire eventuale acqua). Sciacqua la bicicletta con l’acqua osmotizzata e, dopo il risciacquo, asciugala con il getto d’aria (sempre con l’accortezza di stare a debita distanza).

Dopo il lavaggio è buona norma ingrassare di nuovo la catena. Se usci la cera può anche non essere necessario (costa una decina di euro il flaconcino da almeno 100 ml) ma se usi l’olio da catena tradizionale è obbligatorio. E se vuoi preservare la tua mountain bike tanto da fango, polvere e morchio quanto dai lavaggi troppo aggressivi puoi usare uno spray al silicone che crea una pellicola protettiva (anche questi costano una decina di euro per i flaconi da 500 ml).

NB: Tutto questo vale per le tradizionali MTB; se invece hai una e-MTB elettrica le cose cambiano totalmente. Siccome devi tener conto della batteria, del computer di bordo, del motore e di altri componenti elettronici, il modo migliore per pulire la tua mountain bike a pedalata assistita la puoi leggere qui.

Foto di Scott Webb da Pixabay

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