Mal di mani in MTB e formicolio ai polsi: cause e rimedi

Il Mal di mani in MTB e il formicolio ai polsi sono due problemi molto diffusi tra chi ama la bicicletta offroad: ecco cause e rimedi

Mal di mani in MTB e formicolio ai polsi: cause e rimedi

Il mal di mani in MTB è un problema che hanno molti biker, e non solo quelli alle prime uscite con le ruote grasse. E spesso il dolore alle mani da manubrio è accompagnato anche da formicolio ai polsi, un fastidio che passa solo dopo qualche ora dal termine dell’uscita in bicicletta. CI sono rider che per il dolore o il formicolio sono costretti a fermarsi, oppure a guidare con una mano sola mentre scrollano l’altra per ritrovare sensibilità per poter guidare.
Bisogna dire subito una cosa: indolenzimento alle mani, dolore vero e proprio, formicolio e altri fastidi e mani e polsi in mountain bike non sono una cosa normale, e non è bene far finta di niente o pensare che prima o poi ci si abitua.

Mal di mani in MTB e formicolio ai polsi | Cause e rimedi

Anzi, il mal di mani in MTB e formicolio ai polsi è spesso, se non quasi sempre, l’allarme che scatta quando c’è qualcosa che non va bene. Perché andare in bicicletta non dovrebbe provocare dolore o fastidio, e nella quasi totalità dei casi non è difficile individuare le cause e quindi trovare i giusti rimedi.Mal di mani in MTB e formicolio ai polsi: cause e rimediSono sostanzialmente 7 i fattori su cui possiamo agire per eliminare il problema del dolore alle mani in mountain bike e pedalare divertendosi senza soffrire:

1. Allenamento
2. Guanti e manopole
3. Assetto in sella
4. Manubrio
5. Sospensioni
6. Cerchi e Pneumatici
7. Tecnica di guida

1. Allenamento

Il problema a mani, polsi e braccia nasce durante le discese, lunghe e/o tecniche che siano. Non certo durante i trasferimenti pianeggianti e men che meno durante le salite, dove casomai si possono creare problemi di cervicale.
E cosa succede durante quelle discese: che vibrazioni, ostacoli e necessità di controllare la bici impongono a mani, polsi e braccia uno sforzo che non è abituale. Anzi, delle continue e violente sollecitazioni a cui rispondere con prontezza.
Un po’ serve allenarsi, nello specifico, cioè pedalare con continuità, un po’ può essere utile fare dell’allenamento extra per braccia e mani, per esempio con i TRX, con i classici esercizi a corpo libero, con dei manubri o anche con attrezzi che rinforzano specificamente le mani come gli handgrip. In fondo più si è forti e meno ci si sforza.

 

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2. Guanti e manopole

Più le manopole dei guanti, possono davvero fare la differenza sulla sensibilità e precisione di guida, e quindi sul modo in cui ci sforziamo, o non ci sforziamo, per guidare la nostra MTB. Le manopole non sono tutte uguali, tanto per materiale e mescola quanto per dimensioni e design: nel dubbio, chiedere a un bravo negoziante di suggerire un paio di manopole adatte alle proprie mani e al proprio stile di guida può essere un buon upgrade, e probabilmente il suggerimento sarà quello di indirizzarsi verso quelle in neoprene, decisamente più morbide e con potere di assorbimento delle vibrazione superiore alle altre.

3. Assetto in sella

Il 99,99% dei problemi di dolore in bicicletta nasce da uno scorretto posizionamento in sella. Ci sono pochi soldi spesi bene per chi va in bici come quelli spesi da un biomeccanico per una corretta messa in sella. Che significa regolazione di sella, manubrio, pedali e ogni altro aspetto che regola il rapporto tra persona e bicicletta. Davvero, bastano pochi mm di squilibrio per variare il modo in cui impugniamo il manubrio, costringendoci a sforzi non necessari.

4. Manubrio

Non tutti i manubri sono creati uguali, per dimensioni, per forma e anche per materiale. Anche il tema manubrio e mal di mani rientra nella questione biomeccanica e della messa in sella, ma ci sono anche altre cose da fare nei casi peggiori, per esempio provare la strada di un manubrio in carbonio, che ha una capacità superiore di dissipare vibrazioni. Un piccolo trucco per molti è quello di regolare le leve freni in modo da poterle utilizzare con un solo dito, al massimo 2 dita, durante le discese, in modo da non affaticare troppo le mani irrigidendole oltre il normale: c’è chi deve spostare le leve freno, e chi invece deve solo inclinarle diversamente per evitare angoli strani e pericolosi del polso.

5. Sospensioni

Le responsabili numero 1 della maggior parte dei problemi di dolore alle mani, ai polsi e alle braccia di chi va in MTB. Ci sono diversi fattori di cui tener conto, dalla tipologia di sospensioni alla loro escursione e, non ultima, la loro regolazione. Qui puoi leggere le differenze delle sospensioni della MTB a molla e ad aria

6. Cerchi e pneumatici

Il punto di contatto della bici, e di conseguenza del rider, con il fondo e con tutte le sue sconnessioni e asperità. Ci sono cerchi più rigidi, e quindi più scorbutici, e altri più “morbidi” e quindi più in grado di assorbire le vibrazioni, così come gli pneumatici di giuste dimensioni rispetto alla tipologia di percorsi che si affrontano, e gonfiati alla giusta pressione, sono in grado di assorbire molto meglio le asperità che altrimenti si ripercuotono lungo la forcella e il manubrio fino alle mani e ai polsi.

La tecnica di guida

Per ultimo, ma solo perché è l’aspetto più importante, c’è tutta la questione della tecnica di guida. Perché anche con il miglior allenamento e tutta la componentistica che si vuole, se si guida “male” sarà inevitabile sentire intorpidimento alle mani, dolore ai polsi o perdita di sensibilità.
La regola generale, nonché la cosa più difficile da imparare, è di rimanere rilassati, senza stringere troppo le manopole o pesare troppo con le mani sul manubrio, e tenere braccia e spalle sciolte per assorbire colpi e asperità del terreno, senza che questi gravino tutti ed esclusivamente sulle articolazioni come polsi, gomiti e spalle. Anche l’uso dei freni è da imparare, perché c’è chi andando un po’ oltre le proprie possibilità finisce per tenere sempre le dita sui freni, in una tensione continua che non aiuta la guida rilassata, quando invece bisogna imparare a lasciar scorrere la MTB e a frenare forte solo quando serve davvero.

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