Che abbiamo corso e finito la Reebok Spartan Race di Milano ve l’abbiamo già raccontato. Quello che non vi abbiamo detto è che l’abbiamo corsa con le Reebok All Terrain Super Spartan e, se avete letto com’è andata, saprete che le scarpe possono fare la differenza.
Lo scrivono anche tra i consigli per affrontare la Spartan Race: indossate scarpe da corsa con suola anti-scivolo e tassellata, e due cose francamente ci preoccupavano un po’ sapendo di correre dopo una notte di pioggia e temporali. Appunto scivolare su salite e discese e la quantità di acqua, fango, sassolini e detriti che avremmo imbarcato nelle scarpe e che ci saremmo dovuti portar dietro per tutti i 6 km e rotti della corsa.
Al netto che siamo abituati a camminare per sentieri di montagna e a correre in salita e in discesa (qui come correre in salita, e qui in discesa), durante la Spartan Race di Milano non siamo mai scivolati. Davvero: mai. Anzi, non abbiamo nemmeno usato le corde di ausilio che sono dislocate per affrontare i passaggi più ripidi o semplicemente scivolosi perché ci sono già passate legioni e legioni di spartan. In effetti la dentellatura al centro e le alette nelle aree laterali della suola hanno fatto il loro sporco lavoro più che alla grande.
Poi c’era la questione di fare il pieno di acqua e fanghiglia, e anche qui problemi zero: quando uscivamo dai guadi o dai passaggi melmosi sentivamo l’acqua e il fango defluire dalle aperture (si chiamano H2Out) che si trovano ai lati della tomaia. Certo, i sassolini e i vari detriti di paglia ed erba ci sono rimasti nei piedi, ma questo è parte dello spirito spartan.
Quello che non avevamo invece valutato era il superamento dei muri: in quei casi o hai la forza di issarti solo con le braccia, oppure devi puntare i piedi dove capita usando la punta delle scarpe. Le Reebok All Terrain Super Spartan hanno un rinforzo che si chiama Dura Grip che non è così strutturato come quello di un paio di scarpe approach da trekking, però un po’ protegge il piede e soprattutto permette di fare presa sui piccoli, scivolosi appoggi che si trovano sui muri. Il concetto delle scarpette da arrampicata, per capirci.
Altro aspetto verso cui eravamo curiosi: il drop tra tallone e punta è davvero minimalista (parliamo di 5 mm), mentre noi abitualmente corriamo con scarpe con più cushioning sul tallone. Ovviamente correre sullo sterrato non richiede lo stesso livello di shock-absorbing sul tallone del correre sull’asfalto, ma affrontando la Spartan Race con queste Reebok All Terrain Super Spartan ci siamo resi conto di un altro aspetto: il fango e il terreno scivoloso e cedevole ti inducono a correre sull’avampiede più di quanto si è portati a fare normalmente (a meno che non si sia dei veri barefooter). Forse non le metteremmo per correre dei lunghi on the road (ma proveremo a farlo, per vedere l’effetto che fa), ma su sterrati secchi o infangati vanno benissimo.
Un errore invece l’abbiamo commesso: la linguetta ha una lunga sequenza di fori, ed è bene usarli tutti perché altrimenti fango e acqua la spostano continuamente e un po’ procura fastidio. Ma quando ce ne siamo resi conto ormai era impossibile armeggiare con le stringhe: terremo buona la lezione per la prossima volta.
Infine, a parità di misura con altri modelli Reebok che abbiamo provato (per esempio qui) sono un po’ più strette e un po’ più lunghe di pianta. Il motivo che ci siamo dati è che in questo modo il piede si sposta meno lateralmente quando calze e scarpe sono ormai fradice, e soprattutto c’è un piccolo margine rispetto alle dita dei piedi per quando si affrontano le discese.
Prezzo ufficiale delle Reebok All Terrain Super Spartan: 120 euro.
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