Leo Fioravanti: io e il surf

Da Ciccio e Pallino, due amici di famiglia che gestivano un surf shop a Cerveteri, il mare davanti a casa, al diventare il primo italiano a partecipare al World Surf League Championship Tour e mettersi alle spalle John John Florence e Kelly Slater, due mostri sacri della tavola e delle onde: Leo Fioravanti ha 25 anni, e più della metà li ha dedicati al surf. Nel 2020 ha ottenuto la vittoria al Sydney Pro Surf e l’anno dopo ha partecipato alle Olimpiadi di Tokyo. Leo interpreta il surf come un vero atleta, lontano dall’approccio filosofico ed esplorativo dei pionieri della disciplina.

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L’intervista a Leo Fioravanti

Fioravanti è sempre in giro tra i mille viaggi alla ricerca delle onde giuste tra Australia, Marocco, Portogallo e altri spot, ma noi siamo riusciti a incontrarlo fra una tappa e l’altra, per capire come si allena, ma non solo.

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L’allenamento di Leo Fioravanti

Se vuoi provare ad allenarti come un pro surfer, ecco la descrizione dell’allenamento di Leonardo Fioravanti.

«Abbiamo proposto a Leonardo e alla classe che si è allenata con lui, un percorso di tipo funzionale chiamato Grid ideato e realizzato in esclusiva da Virgin Active», ha detto la trainer Virgin Active, Ivana Poludvorna, «L’allenamento è cominciato con degli swing con la kettlebell, mentre il secondo esercizio sono stati degli squat press con le chain (catene) fatte sul bosu, seguiti poi da degli affondi. Il quarto esercizio sono stati dei russian twist (torsioni) con la medicine ball (palla medica), dopodichè Leonardo e i soci si sono cimentati con le trazioni con TRX. Infine, l’ultimo esercizio della sessione di allenamento, sono stati dei mountain climber push-up eseguiti sul bosu. Con questo allenamento di soli 40 minuti sono state interessate tutte le parti del corpo, con un focus particolare sulle gambe e sulle braccia, che sono i gruppi muscolari che i surfisti utilizzano di più».

«L’allenamento è stato faticoso ma mi sono molto divertito», ha affermato Leonardo Fioravanti, «Abbiamo svolto esercizi molto simili a quelli che faccio abitualmente quando mi preparo per le gare: endurance, cardio, resistenza ed equilibrio. E’ per me sempre importante mantenere il ritmo soprattutto ora che ho obiettivi e gare molto importanti».

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