Dove fare surf in Italia in estate e d’inverno

Dove fare surf in Italia? Bella domanda.
Premessa: in Italia bisogna mettersi d’impegno per trovare bei posti dove surfare. Le nostre spiagge, per chi è sempre alla ricerca dell’onda perfetta, non sono e non saranno mai all’altezza di quelle della California (dove il surf è diventato sport nazionale) o del Portogallo, dove arrivano mostri d’acqua come quello da record cavalcato da Maya Gabeira.

Ma i surfisti italiani possono comunque togliersi delle belle soddisfazioni, sia in inverno che in estate.

 

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Dove fare surf in Italia: onde e vento

In Italia le onde sono generate solamente dal vento e non dalle correnti o da altri fattori ambientali: ecco perché spesso risultano basse e poco appetibili per i surfisti. Nonostante ciò, le caratteristiche delle coste italiane sono in grado di soddisfare i desideri e le aspettative di chi ama addentrarsi in mare in equilibrio su una tavola.

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Informandosi bene, dunque, è possibile surfare ad alto livello anche lungo le onde che si infrangono sulle nostre spiagge. Qui di seguito vi elenchiamo i migliori posti dove fare surf in Italia. Non solo d’estate ma anche (e soprattutto) d’inverno, quando le condizioni meteorologiche rendono il mare più adatto a questo sport rispetto ai mesi caldi.

 

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Dove fare surf in Italia in estate

Levanto (Liguria)

Situato in provincia della Spezia, nella zona più orientale della Liguria, questo antico borgo marinaro di 5400 abitanti si è ormai consolidato come punto di riferimento e di ritrovo per i surfisti dell’Italia settentrionale. Levanto, per quanto riguarda il surf, è famosa per tre caratteristiche:

  • le sue onde alte fino a 3 metri
  • la varietà di venti grazie ai quali si può surfare (Maestrale, Libeccio e Scirocco)
  • le diverse tipologie di fondale che si incontrano nelle acque la baia

 

 

Ad esempio, negli spot del Casinò (al centro della baia) e della Pietra (sud) c’è la sabbia che permette di non correre rischi in caso di caduta, mentre in quello della Nadia (nord), che prende il nome dal bar della spiaggia, e della Gritta (nord) si trovano le rocce.
Lo spot della Pipetta, invece, è considerato “misto”. Per fare surf a Levanto non bisogna essere degli assi, ma è necessario avere delle solide basi (in paese ci sono numerose scuole per imparare). Considerato un “big wave spot”, il mare di

Levanto è stato spesso teatro di competizioni prestigiose come il Quiksilver Big Wave Invitational. L’onda tipica della zona è destra (quindi srotola, guardando la spiaggia, da sinistra verso destra) e il periodo ideale per surfare in questa baia è fine primavera/inizio estate o fine estate/inizio autunno.

 

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Capo Mannu e Sa Mesa Longa (Sardegna)

Nella parte occidentale della Sardegna, in provincia di Oristano si trovano due punti molto interessanti per gli appassionati. Capo Mannu offre almeno 200 giorni di surf all’anno ed è una zona (soprattutto il suo spot chiamato Godzilla) dove spesso si allenano i locali.

Per surfare qui bisogna essere esperti: il mare è esposto, il maestrale soffia forte e il fondale è roccioso. Alcune volte, durante le mareggiate più violente, le onde (che srotolano verso sinistra) possono addirittura raggiungere i 4 metri, rendendo questa zona un paradiso per i surfisti più abili.

Superando le scogliere del faro, andando verso nord, si giunge poi a Sa Mesa Longa. Questa spiaggia, meno conosciuta rispetto a Capo Mannu, è distante 10 minuti a piedi dal parcheggio per le auto ed è molto ricercata dai surfisti italiani e francesi. Merito senza dubbio delle ottime onde che arrivano da nord-ovest. Anche qui servono esperienza, cautela e la giusta attrezzatura.

 

 

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Santa Marinella (Lazio)

È la spiaggia italiana per surfisti più conosciuta a livello internazionale ed è considerata la nostra capitale del surf. Qui le onde del Tirreno, cavalcabili da destra e sinistra a seconda della mareggiata, sono lunghe, pulite, potenti e lineari. Inoltre, a Santa Marinella le correnti marine (grazie agli scogli e alle insenature costiere) riescono a incanalarsi in modo tale da creare le condizioni ideali per mettersi sulla tavola.

 

 

Essendo un punto di ritrovo per gli appassionati romani e del centro-Italia, bisogna tener conto dell’affollamento e sperare di trovare meno gente arrivando la mattina presto a fine primavera/inizio estate. Le prime onde si formano sulla secca e non è difficile raggiungere il largo, anche se già dopo qualche metro dalla riva il mare scende a strapiombo.

Il fondale è roccioso: qui, senza scarpette, non si può tassativamente surfare. I venti che creano le condizioni migliori sono lo Scirocco (da sud-est) e il Maestrale (da nord-ovest).

 

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Portopalo di Capo Passero (Sicilia)

Portopalo, a circa 60 chilometri da Siracusa (prendendo un pezzo di statale e poi l’autostrada A18/E45 si arriva dopo un’oretta di auto), è la miglior soluzione per fare del buon surf in Sicilia. Qui, di solito, tutti i venti (a parte la Tramontana e il Grecale) creano le condizioni ottimali per buttarsi in acqua con la tavola e uscire soddisfatti.

Le onde toccano facilmente i due metri e il clima è piacevole quasi tutto l’anno, eccezion fatta per dicembre, gennaio e febbraio. Il fondale è sabbioso e uno spot da provare è quello della Punta delle Formiche, con il Ponente da ovest e il Levante da est che regalano ottime onde in ogni stagione dell’anno.

Una particolarità della spiaggia di Portopalo è la presenza dell’Isola delle Correnti, raggiungibile attraverso una lingua di sabbia e ottima per i surfisti meno esperti.

 

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Baia di Manaccora (Puglia)

Situata a Vieste, a circa dieci chilometri da Peschici (Foggia), questa spiaggia del Gargano è riservata ai surfisti esperti e di medio-alto livello. Chi ama fare freestyle tra le onde, in particolare, troverà pane per i propri denti durante i primi mesi estivi.

Questo spot è costantemente battuto dai venti da nord-ovest e sud-est ed è caratterizzato da un fondale un po’ ingannevole: all’inizio c’è la sabbia, ma spingendosi in mare aperto c’è il rischio di finire sulle punte di roccia che delimitano la baia.

Chi preferisce il windsurf, invece, può prendere l’auto e percorrere mezz’ora di statale fino ad arrivare alla Baia Molinella.

 

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Dove fare surf in Italia in inverno

Sinis Torre Grande (Sardegna)

Si tratta dello spot più attrezzato dell’oristanese, probabilmente uno dei migliori d’Italia per i principianti. Non esiste un periodo ideale per andarci (giugno, luglio, novembre, dicembre e marzo sono teoricamente i mesi consigliati), ma noi lo inseriamo nella sezione invernale perché, quando il turismo si placa e le spiagge sono meno affollate, imparare (e sbagliare) è più semplice e divertente.

Il fondale è sabbioso, la frequenza delle onde è alta e il vento predominante (da nord-ovest e sud-est) è il maestrale. Questo spot, inoltre, è perfetto per chi ama lo slalom e vuole affinare la tecnica. Dista solo 4 chilometri da Oristano.

 

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Chia (Sardegna)

Se amate il surf e vi trovate nella zona meridionale dell’isola dei quattro mori, questa baia sulla costa sudoccidentale fa al caso vostro. Arrivarci da Cagliari è molto semplice perché è sufficiente percorrere circa 45 chilometri sulla SS 195.

A Chia, d’estate, si alza spesso un vento termico che, verso il largo, crea delle onde sinistre ottime per gli slalomisti e per i principianti. Ma il bello (per gli esperti) arriva d’inverno, quando il vento forte regala muri d’acqua di 4-5 metri e il quoziente di difficoltà cresce. Il fondale è totalmente sabbioso e i venti migliori per mettersi sulla tavola sono i seguenti: Grecale, Levante, Scirocco, Libeccio.

 

Grazie alla sua sabbia fina, alla vegetazione circostante e ai particolari colori dell’acqua, fare surf a Chia al tramonto può trasformarsi in un’esperienza davvero indimenticabile. Gli spot più famosi si chiamano Su Giudeu e Sa Colonia.

Per chi è in auto c’è un ampio parcheggio a pochi minuti a piedi dalla spiaggia; sulla costa sono presenti diversi punti per il noleggio delle attrezzature.

 

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Varazze (Liguria)

A mezz’ora da Genova e a meno di 2 ore da Milano, Varazze sta diventando sempre più gettonata tra i surfisti del Nord Italia. Il fondale è roccioso e le onde più lunghe e manovrabili sono le destre; inoltre, si rivelano molto tecniche e complicate durante il take off (la fase di partenza). Ecco perché, in particolare d’inverno, le condizioni del mare non sono ideali per i principianti.

Nelle spiagge in questione non è facilissimo trovare dei muri d’acqua allettanti, ma in determinati casi (con le mareggiate da sud-ovest o quando la tramontana dà il meglio di sé in inverno) l’onda di Varazze diventa a dir poco perfetta.

Lo spot migliore è il Centrale, però in estate risulta eccessivamente affollato. Meglio optare per gli spot del Backdoor e delle Piscine, dove le onde raggiungono spesso i 2 metri.

 

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Il Sale (Toscana)

Questo spot, ora uno dei più conosciuti d’Italia, è stato scoperto alla fine degli anni ’70 da un gruppo di amici (conosciuti come la Tribù del Surf di Antignano) che ha testato per la prima volta il surf sulle onde del Sale.

Se non si conosce, la spiaggia non è semplicissima da trovare: bisogna percorrere 6,5 chilometri a sud rispetto al Porto di Livorno, raggiungere i Bagni Roma e spostarsi verso destra. Si tratta di uno spot abbastanza impegnativo, caratterizzato da un’onda corta, potente e surfabile sia da destra, sia da sinistra. Il fondale è roccioso.

 

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Tito del Molo – Viareggio (Toscana)

Tito del Molo (provincia di Lucca) è il punto più celebre della Toscana dove fare surf. Perciò, durante i mesi estivi, è spesso affollato. E i furti alle macchine parcheggiate sono assai frequenti. Meglio andarci d’inverno, quando le sue onde che srotolano verso sinistra possono raggiungere buone altezze.

Questo spot sabbioso (sia la spiaggia, sia il fondale) si raggiunge in 20 minuti a piedi dal centro di Viareggio ed è adatto anche ai principianti. L’ideale è surfare in condizione di mareggiata da sud-ovest, che provoca onde continue alte più di 2 metri.  Nel video qui sotto potete vedere alcuni surfisti in azione in questa zona.

 

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Portonovo (Marche)

Questa bella spiaggia della Riviera del Conero, a circa 10 chilometri da Ancona, attira sempre tanti turisti grazie al suo mare cristallino. Chi fa surf, però, non pensa alle nuotate estive ma alle favolose onde (solitamente surfabili da destra) che si formano a causa delle perturbazioni invernali e autunnali.

Con lo scirocco, addirittura, ci sono giornate in cui i muri d’acqua possono tranquillamente superare i 3 metri. Uno degli spot di Portonovo preferiti dagli esperti e meno affollati (individuabile grazie alla torre di osservazione lì vicina) è quello della Torre, che dà il suo meglio quando i venti provengono da nord-est, est e sud-est.

Il fondale è prevalentemente roccioso, ma in alcuni punti si alternano la sabbia e i ciottoli.

 

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Marina Romea (Emilia-Romagna)

La spiaggia di Marina Romea, frazione di Ravenna che si affaccia sull’Adriatico, è conosciuta dai surfisti per via delle sue onde sinistre che possono raggiungere i 2-3 metri di altezza. Qui le stagioni migliori per surfare sono l’autunno e l’inizio dell’inverno, grazie alle mareggiate e ai venti provenienti dai quadranti meridionali. Anche a fine agosto, però, si trovano delle buone condizioni per uscire con la tavola.

A Marina Romea bisogna stare attenti ai venti provenienti da est, nord-est e nord, che rendono il mare assolutamente pericoloso per i meno esperti e abili.
Il fondale è sabbioso.

 

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Cosa serve per fare surf

Per surfare è indispensabile una tavola robusta e rivestita da una corazza in resina e fibra di vetro, così da evitare le infiltrazioni. La lunghezza varia in base al peso e al livello tecnico. Qui capirete come scegliere la tavola giusta per iniziare a cavalcare le onde.

Di solito è sconsigliato fare surf solo in costume: meglio comprare una muta estiva e una muta invernale. In alcuni punti rocciosi e freddi sono necessarie le scarpe da surf, i cappucci in neoprene (una gomma sintetica che resiste al sale) e i guanti acquatici.

Da non dimenticare la paraffina (una cera da spalmare sulla coperta della tavola per non scivolare) e il leash, ossia il laccetto che fissa il piede del surfista alla tavola in caso di caduta. Per imparare e scoprire quali sono gli allenamenti più adatti al surf, potete leggere (e ascoltare) la nostra intervista a Leo Fioravanti.

Per organizzarvi in anticipo controllando le condizioni degli spot (i venti, il mare e non solo), invece, la cosa migliore è scaricare l’App MSW Surf Forecast, disponibile su Apple, Android e Windows.

 

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Credits photo: CC Pixabay

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