Tutta la bellezza di Sintra, la città sospesa tra castelli sognanti e foreste che sembrano ricordare antiche magie

Dalla vetta della Serra all’azzurro dell’Atlantico, Sintra affascina con palazzi fiabeschi, castelli antichi e giardini misteriosi. Un viaggio tra leggenda, natura e architettura che lascia senza fiato

Sintra, Portogallo

Il massiccio della Serra de Sintra sale dall’Atlantico come una spina dorsale di granito. La sua presenza modifica il clima, attira l’umidità oceanica e crea un ecosistema fitto di felci, muschi, querce e abeti introdotti nei secoli. Non è un semplice rilievo collinare: è un’improvvisa barriera verde che spezza la pianura portoghese e genera un paesaggio ricco di sorgenti, strati di roccia scolpiti dal vento, affioramenti che sembrano scudi antichi e valli ombrose custodite da una nebbia che cambia ogni ora.

È proprio questa conformazione geologica, abbinata alla posizione strategica sul mare, ad aver attirato popoli diversi fin dalla preistoria. Romani, Mori, monarchi portoghesi: tutti hanno lasciato segni profondi. La combinazione di natura, altitudini, correnti d’aria e storia ha reso Sintra un luogo irripetibile, simile e quei posti che si pensa esistano sono nei libri delle fiabe. Ecco cosa vedere.

Quinta da Regaleira

Quinta da Regaleira è stata progettata dall’architetto Luigi Manini all’inizio del Novecento e pare un manuale illustrato di simboli. La villa principale unisce gotico romantico, richiami rinascimentali e dettagli manuelini, con merlature scolpite e pinnacoli che ricordano un castello miniaturizzato.

Quinta da Regaleira, Sintra

Tuttavia, il vero nucleo del complesso si trova nel sottosuolo: c’è un pozzo Iniziatico che scende per circa 30 metri attraverso una scala elicoidale scandita da nove livelli, che alludono a un percorso spirituale tramato tra esoterismo, alchimia e riferimenti letterari. Sul fondo si trova una croce templare incisa sulla pietra, collegata a cunicoli che conducono verso la Grotta dell’Acquario, altre caverne e ai laghetti disseminati nel giardino.

Castelo dos Mouros

Sul crinale orientale, le mura del Castelo dos Mouros seguono con precisione chirurgica il profilo della collina. Ogni torre si posiziona su un punto di controllo visivo che, nel IX secolo, serviva ai Mori per monitorare la pianura fino al Tago e le rotte che dal mare puntavano verso Lisbona. L’accesso principale conserva archi che rivelano l’impronta islamica, mentre le ricostruzioni ottocentesche non hanno cancellato la rudezza originale del granito locale.

Passeggiare lungo i camminamenti consente di leggere la geografia intorno: a ovest, le creste che portano al Palácio da Pena; a est, la valle dove sorge il centro di Sintra; a sud, la grande pianura costiera che si allunga fino al Tago.

Palácio Nacional de Sintra

Al centro del paese si erge il palazzo reale più antico del Portogallo. La parte originaria risale al periodo islamico, ancora riconoscibile in alcuni cortili interni e nelle finestre polilobate. I monarchi portoghesi ampliarono la struttura tra il XV e il XVI secolo, generando un insieme eterogeneo ma armonico. Gli iconici camini conici della cucina, alti più di 30 metri, raccontano una capacità tecnica sorprendente per l’epoca e sono diventati il simbolo visivo del palazzo.

Palácio Nacional de Sintra, Portogallo

Gli interni mostrano sale decorate con azulejos del Cinquecento, soffitti lignei dipinti con animali araldici, piastrelle geometriche di influenza moresca e un susseguirsi di spazi che rivelano la fusione culturale del Portogallo rinascimentale.

Palácio da Pena

Sulla vetta del monte, a oltre 480 metri, il Palácio da Pena (nella foto di copertina) sembra un castello animato da linee morbide, colori saturi e torri che sfidano il cielo. Eppure sotto l’aspetto fiabesco c’è una storia precisa. Nel Medioevo, proprio qui sorgeva un monastero geronimita, devastato dal terremoto del 1755. Quando Ferdinando di Sassonia, marito della regina Maria II, scelse questo punto, decise di trasformare le rovine in un manifesto del romanticismo europeo.

Oggi il palazzo si appoggia su un roccia naturale, lasciandola spesso affiorare nei cortili. Attorno, il parco si apre in 200 ettari di foreste modellate come un giardino planetario: sequoie, magnolie, camelie e persino felci arboree provenienti dall’Australia, introdotte da Ferdinando con l’idea di creare un microcosmo botanico.

Santuario di Peninha

Sulla cima di una delle alture più occidentali della Serra si trova un complesso che sembra piantato direttamente nella roccia: è il Santuario di Peninha. L’aria qui è più tagliente, il vento spinge forte e la vista si apre fino alle scogliere della costa e alla vasta distesa dell’Atlantico.

Santuario di Peninha, Sintra

Le origini del culto sono legate a una leggenda del XVI secolo che racconta l’incontro tra un pastore muto e una figura femminile misteriosa. Il luogo divenne meta di pellegrinaggi e, alla fine del Seicento, si sviluppò una cappella dedicata alla Senhora da Peninha. Le costruzioni sfruttano la forma naturale degli affioramenti granitici, creando ambienti che sembrano scolpiti dal vento e dalla salsedine.

Chalet e Giardino della Contessa d’Edla

All’interno del parco di Pena, tra curve boschive e radure strette, sorge un piccolo chalet dalle proporzioni delicate. La contessa d’Edla, amante dell’arte e del teatro, progettò un rifugio che unisse estetica alpina e gusto scenografico. Le facciate in stucco imitano la trama del legno attraverso una tecnica di incisione raffinata che ricorda le illustrazioni dei libri per ragazzi.

Il giardino circostante amplifica l’effetto scenico grazie a sentieri che seguono le ondulazioni del terreno, rocce collocate per creare quinte naturali e una raccolta di felci arboree che prosperano grazie al microclima della Serra.

Come muoversi a Sintra

Le altitudini, il traffico del centro e le strade strette rendono l’organizzazione degli spostamenti fondamentale. Dalla stazione partono autobus (tra cui la linea 434) che collegano i principali monumenti di Sintra, come il Palácio da Pena e il Castelo dos Mouros; per la Quinta da Regaleira, invece, conviene considerare anche la linea 435.

Mappa di Sintra, Portogallo

I sentieri pedonali permettono di muoversi tra i siti più vicini, sfruttando pendenze non sempre leggere ma ricche di scorci panoramici. Chi preferisce evitare autobus affollati può percorrere il tratto fino alla Regaleira a piedi, mentre per raggiungere Pena e il castello conviene considerare un mix di bus e brevi camminate.

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