Il Cammino di Santiago ha un tratto alle Canarie, nell’Isola di Gran Canaria, tra dune e paesaggi vulcanici. Un’esperienza perfetta da fare in autunno, inverno e primavera per staccare da tutto e riconnettersi con se stessi.
Sono 66 km splendidi di un percorso a piedi da fare in tutte le stagioni. Niente di inventato a tavolino: furono i marinai spagnoli a usarlo già nel quindicesimo secolo, ispirati da San Giacomo, che qui costruirono un eremo a lui dedicato.
Anzi, la tappa finale di Gàldar fu la prima località al di fuori della terraferma spagnola a essere designata come luogo santo sul Cammino.
È un percorso intenso, da fare in 2-3 giorni per esplorare tutta l’isola in modo diverso e entrare in sintonia con la natura splendida del ‘continente in miniatura’. Venire qui in vacanza e non farne un pezzo sarebbe un peccato!
Il Cammino di Santiago alle Canarie, un meraviglioso trekking tra dune e vulcani
Dalla Francia al Portogallo, il Cammino di Santiago si sviluppa lungo percorsi che lasciano senza fiato per le loro bellezze naturali. Meno conosciuto, ma non meno affascinante, è il tratto che attraversa da sud a nord Gran Canaria, un’isola caratterizzata da paesaggi così variegati da meritarsi l’appellativo di “continente in miniatura”.
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Ascolta il nostro podcast Due per Trek! dedicato a un trekking-avventura lungo tre isole alle Canarie: il Cammino di Santiago a Gran Canaria, la salita al vulcano Teide a Tenerife e la foresta di La Gomera:
Le tappe del Cammino di Santiago alle Canarie
Il Cammino Giacobeo di Gran Canaria attraversa dune, paesaggi vulcanici, riserve naturali e siti archeologici, in soli 66 chilometri di percorso porta a scoprire tutti gli ambienti dell’isola.
Il Cammino inizia dalle dune di Maspalomas, nel sud di Gran Canaria: prima tappa è il villaggio bianco di Fataga, situato in una gola naturale conosciuta come la Valle delle Mille Palme. Da qui il percorso attraversa la necropoli di Arteara, il più grande cimitero aborigeno di Gran Canaria, e arriva a Tunte, dove si trova la chiesa giacobina di San Bartolomé.
Dal belvedere astronomico Degollada de las Yeguas si ammirano la bellissima costa di Maspalomas e il canyon di Fataga. Secondo la tradizione, il tratto di sentiero che va da Maspalomas a Tunte fu creato da alcuni marinai galiziani nel XV secolo, ispirati dallo stesso San Giacomo a costruire un eremo sulle alture di Tirajana per la grazia di cui godettero mentre superavano una terribile tempesta nell’oceano.
Dopo Tunte, inizia il secondo tratto del Cammino che porta a Cruz de Tejeda e abbraccia le cime di Gran Canaria, caratterizzate da un’orografia accidentata, descritta dallo scrittore Miguel de Unamuno come “tempesta pietrificata”.
Questo segmento attraversa luoghi straordinari come la Caldera de Tirajana e anche un sito patrimonio mondiale dell’Unesco: la Riserva della Biosfera di Gran Canaria, che è così grande che racchiude il 46% del territorio di Gran Canaria. Qui ci sono il Parco Naturale di Tamadaba e la Ventana del Nublo (Finestra delle Nuvole), uno dei migliori punti panoramici dell’isola.
La parte finale del Cammino di Santiago, che collega la Cruz de Tejeda a Gáldar, è forse la parte più speciale del percorso, caratterizzato da conformazioni vulcaniche e meravigliosi paesaggi agricoli con piccoli insediamenti rurali. In questo tratto si ammirano il Risco Caído e le Montagne Sacre di Gran Canaria, altro patrimonio mondiale dell’Unesco.
C’è anche la possibilità di vedere la Caldera de los Pinos de Gáldar, un sorprendente cratere che ospita pini centenari. Tappa finale del Cammnino è Gáldar, capoluogo di uno degli antichi regni dell’isola, che nel 2021 festeggia l’Anno Santo Giacobeo, a distanza di 11 anni dall’ultima celebrazione.
Gáldar, l’antica capitale di Gran Canaria
Gáldar rientra tra le sedi della storia di San Giacomo per essere stata la prima località extra-Spagna a diventare tappa del Cammino: nell’epoca in cui gli spagnoli non avevano ancora stabilito il loro insediamento nelle isole Canarie, il vescovo Don Juan de Frías celebrò per la prima volta la messa a Gáldar il giorno di San Giacomo nel 1482.
Passeggiare per le strade di Gáldar significa immergersi nella grandezza di quella che fu la città principale dei guanartemes, i capi aborigeni dell’isola, e che possiede una ricca eredità culturale, artistica e architettonica.
Dal magnifico museo e parco archeologico Cueva Pintada, fondamentale per conoscere il passato aborigeno delle Isole Canarie, alla via Capitán Quesada (o Calle Larga), epicentro commerciale e vitale della città vecchia.
A Gáldar si trovano palazzi in perfetto stato di conservazione, piazze che trasportano i visitatori in un’altra epoca, strade pedonali con affascinanti taverne e, naturalmente, il tempio di Santiago de los Caballeros.
Questo singolare luogo di culto si trova nella Plaza de Santiago de Gáldar: con le sue tre ampie navate e quindici cappelle, è uno dei monumenti più rappresentativi delle Isole Canarie e conserva parte dell’eredità culturale legata all’apostolo San Giacomo (Santiago).
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