La Via dei Monaci, da Milano al Po, le tappe e la mappa

Le 5 tappe da fare a piedi o in bici dal centro di Milano per percorrere il Cammino dei Monaci, un itinerario sorprendente tra campagna, boschi, abbazie, borghi

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La Via dei Monaci è un cammino a tappe di 67 km che va da Milano alla via Francigena passando per il Po. È uno dei cammini vicino a Milano più interessanti, ancora non troppo conosciuto e battuto. Ti porta a camminare in territori poco turistici come il Basso Milanese e il Lodigiano, fra campagna, borghi e abbazie.
È un vero pellegrinaggio, un percorso da fare a piedi o in bici immerso nel verde e nel silenzio della cosiddetta Valle dei Monaci, nonostante si trovi appena fuori Milano.
Un cammino facile e adatto a tutti, che si svolge interamente in pianura.
È sorprendente fare un trekking in zone considerate marginali come San giuliano Milanese o Opera, che rivelano abbazie, borghi e zone di verde impensabili.
Andiamo a scoprire il Cammino dei Monaci, le tappe, la mappa e i luoghi da vedere.

La Via dei Monaci, da Milano al Po, le tappe e la mappa

I 67 km della Via dei Monaci, o Cammino dei Monaci, non si svolgono tutti nella Valle dei Monaci (che finisce a Melegnano, dove Lambro e Vettabbia si uniscono). Il percorso tocca 41 comuni dal centro di Milano al Po fino a Corte Sant’Andrea nel Lodigiano. Le tappe sono 5 e fanno parte della Via Francigena Renana.via-dei-monaci-abbazie

L’itinerario si sviluppa su piste pedonali e ciclabili, con pochi tratti su asfalto che dovrebbero del tutto sparire in virtù dei lavori di sistemazione dei pezzi mancanti. La Via dei Monaci, inaugurata nel 2021, è infatti ancora in via di sviluppo, ma già è stata inserita in alcune guide (Touring ad esempio). È stata progettata e realizzata dal Dipartimento di Architettura e Studi Urbani (DAStU) del Politecnico di Milano, all’interno del progetto MATER Cult (Milano, Agricoltura, Territorio, Cultura), promosso dal centro Nocetum, la Cooperativa sociale La Strada, il Consorzio SIR e l’Associazione Cascine Milano. Esiste un sito web della Valle dei Monaci che illustra il cammino.
Si tratta di un bel percorso da provare se vivi da queste parti: in più, puoi anche guadagnare camminando, sfruttando le app come WeWard che convertono i passi in moneta virtuale da usare nei negozi per fare acquisti veri.

Leggi anche: Le gite in bici da Milano facili, pianeggianti e per tutti

La Via dei Monaci, mappa da Milano al Po

Il Cammino dei Monaci collega in sostanza Milano alla Via Francigena e può essere una variante interessante per chi sta percorrendo il celeberrimo sentiero di pellegrinaggio. Si parte dalle Colonne di San Lorenzo, dalla basilica di San Lorenzo Maggiore, uno dei più importanti complessi di epoca romana della città e si segue il Lambro fino al Po, nei presi della Corte di S. Andrea, dove è possibile fare il “Transitum Padi”, l’attraversamento del fiume come i pellegrini di un tempo, per raggiungere la sponda emiliana a Soprarivo e prendere poi la Via Francigena.
Qui puoi scaricare la mappa in .pdf con alcune informazioni turistiche.
Ogni sabato e domenica ci sono tour guidati.cammino-dei-monaci-mappa

Cammino dei Monaci, le tappe

Sono 5 le tappe della Via dei Monaci, con 2 varianti.

TAPPA 1 -Da San Lorenzo Maggiore all’Abbazia di Chiaravalle

TAPPA 2 – Dall’Abbazia di Chiaravalle M.se alla Basilica di Santa Maria in Calvenzano

TAPPA 2 (variante) – Il sentiero dei Giganti

TAPPA 3 – Da Santa Maria in Calvenzano a Maiano

TAPPA 4 – Da Maiano a Ca’ de Mazzi

TAPPA 4 (variante) – Da Maiano Sant’Angelo Lodigiano a Ca’ de Mazzi

TAPPA 5 – Da Ca’ de Mazzi a Corte Sant’Andrea

 

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Cammino dei Monaci, cosa vedere

Il Cammino dei Monaci attraversa quattro aree protette: il Parco Agricolo Sud Milano, il Parco della Vettabbia, l’Oasi WWF di Montorfano e il Parco Locale di interesse Sovracomunale di San Colombano.
Si parte dal Parco delle Basiliche nel centro di Milano, esattamente da San Lorenzo Maggiore, esempio di arte romanica del IV e il V secolo, con i mosaici della cappella di S. Aquilino e la cripta. Si cammina verso la Basilica di Sant’Eustorgio e poi si imbocca il corso di Porta Romana e corso Lodi per uscire dalla città a sud. Si passa dalla chiesa di ss. Filippo e Giacomo del secolo XIII, che è parte del Centro Nocetum e conserva i resti della comunità cristiana Nocetum. Lì davanti c’è la Cascina Nosedo, cascina ristrutturata e ora centro di accoglienza e spiritualità. .

Si cammina dentro la Valle della Vettabbia, la roggia che nasce nel centro di Milano e scende verso sud fino al Lambro vicino a Melegnano. È questa la Valle dei Monaci, così chiamata perché qui nel medioevo vivevano e lavoravano i monaci cistercensi, che bonificarono le terre malsane rendendole produttive e dando vita a piccoli centri abitati attorno alle Abbazie di Chiaravalle, Viboldone, Mirasole.

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Una sosta obbligatoria è quella presso l’abbazia di Chiaravalle, edificio del secolo XII e istituzione conosciutissima dai milanesi, meta di gite del weekend.
Qui si può anche mangiare nel Ristoro e alloggiare nella foresteria, che offre la possibilità di vivere secondo i ritmi antichi della comunità dei monaci, che ancora oggi producono miele, marmellate, sughi e sali (si possono acquistare presso la Bottega dei Monaci).

Si prosegue verso l’Abbazia di Mirasole a Opera, risalente al 1200, quando gli Umiliati coltivavano i campi e producevano tessuti e panni di lana. C’è una tradizionale cascina lombarda, il chiostro e le unità abitative, che dal 2016 fanno da centro di accoglienza di famiglie svantaggiate e mamme con bambini in stato di fragilità.

L’abbazia successiva è quella di Viboldone, nel territorio di Giuliano Milanese, fondata dai monaci umiliati nel XII secolo. uno dei più importanti complessi medievali della Lombardia. Qui oggi vivono le monache di clausura dell’Ordine di S. Benedetto che seguono la regola del’ “Ora et labora”: restaurano libri antichi e creano icone sacre.
Anche qui c’è una foresteria in cui sostare.

Merita una sosta anche Borghetto Lodigiano, cittadina in mezzo alla campagna e ai cascinali: la piazza che ospita Palazzo Rho, edificio tardogotico che dà al borgo un’atmosfera di quiete dove fermarsi a contemplare un mondo antico.
Foto: valledeimonaci.org, inlombardia.it

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